L’UNICO COMPLOTTO CONTRO GIORGIA MELONI È QUELLO DEI SUOI ALLEATI (CHE SONO I SUOI VERI "NEMICI") – LA DUCETTA, INVECE CHE STREPITARE CONTRO I PRESUNTI DOSSIERAGGI, FAREBBE BENE A GUARDARSI IN CASA - TRA GELO CON CROSETTO, CONTINUI SCAZZI TAJANI-SALVINI E GIORGETTI IN VERSIONE "FALCO DEI CONTI PUBBLICI", OGNI GIORNO HA LA SUA PENA PER LA SORA GIORGIA – LA GRANA AUTONOMIA, CON LA SPARATA DI NELLO MUSUMECI CONTRO CALDEROLI…

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Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per “il Fatto quotidiano”

 

GIORGIA MELONI

Ormai, lei, lo snocciola come un rosario: “Dacci oggi il nostro dossieraggio quotidiano”. Ma mentre manda messaggi ai “gruppi di pressione” che non la “leveranno di torno”, Giorgia Meloni non si è accorta di un dettaglio: i veri nemici del suo governo sono i suoi stessi ministri.

 

Sono “quasi amici”, Giorgia e i suoi. Scazzo dopo scazzo, la premier non si fida più di nessuno che non porti per lo meno il suo stesso cognome, figuriamoci quando da famigliari si diventa ex, come nel caso del fu cognato Francesco Lollobrigida, ora finito nella black list delle sorelle d’Italia.

 

[…] Meloni verga messaggi furibondi sulla chat del partito, organizza cacce agli “infami” […], alimenta ipotesi del complotto che si trasformano in teoremi e campagne sulla stampa amica. Non è affatto serena. E non è sereno nemmeno il rapporto con Guido Crosetto[…].

 

GIORGIA MELONI E I DOSSIERAGGI

[…] A Pontida, due sabati fa, i goliardici ragazzi della Lega hanno salutato l’arrivo di Antonio Tajani in terra padana con uno striscione poco commendevole, “Ius scholae in vista, Tajani scafista?”, e cori da stadio ancora meno cordiali: “Tajani, Tajani, vaffa...”.

 

Quella sera stessa Matteo Salvini li ha cazziati con serietà improvvisa e postura paterna: “Non possiamo giocare, non possiamo scherzare, gli avversari non sono in maggioranza, sono fuori. Antonio è un amico”. In un altro momento, ha definito i goliardi leghisti “4 o 5 scemi”. In testa agli scemi c’era Alessandro Verri, capogruppo della Lega a Milano, ma tant’è. […]

 

GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI

Tajani e Salvini tirano il carro in direzioni opposte, si contendono il ruolo di seconda forza della coalizione e si sopportano poco cordialmente da un bel po’. Non c’è solo lo ius scholae (indigeribile per Salvini) o la retorica del leghista contro le banche (indigeribile per Tajani); c’è un’incompatibilità abissale di modi, postura, rapporti nazionali e internazionali.

 

Una repulsione quasi antropologica che non è poi tanto differente da quella che separa Salvini anche dal ministro dell’Economia e in teoria suo compagno di partito, Giancarlo Giorgetti. Nell’immaginario leghista Salvini è il Capitano e Giorgetti è il burocrate. Il primo capopopolo spregiudicato, il secondo custode savio dei conti e dei rapporti con Bruxelles.

 

musumeci salvini

[…]  Ultimo in ordine di tempo, un caso politico ancora inesploso, ma che aleggia come una mina sopra la riforma dell’Autonomia. Il meloniano Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile, ha fatto le pulci al testo di Calderoli e inviato una serie di considerazioni su quello che non va. Gliele aveva scritte in una lettera e le ha ribadite su Repubblica.

 

TAJANI SCAFISTA - STRISCIONE DEI GIOVANI DELLA LEGA A PONTIDA 2

C’è un tema sensibile: il dissesto idrogeologico, sostiene Musumeci, non può essere delegato alle Regioni, la tutela dell’ambiente “è di competenza statale” e “lo standard minimo di sicurezza del territorio e dell’incolumità delle persone non può essere delegabile”. Più o meno hanno fatto lo stesso i ministri Piantedosi e Tajani su altre materie “non Lep”. La Lega non l’ha presa benissimo.

TAJANI SCAFISTA - STRISCIONE DEI GIOVANI DELLA LEGA A PONTIDA
GIOVANI DELLA LEGA CONTRO TAJANI A PONTIDA
antonio tajani giorgia meloni matteo salvini
giorgia meloni antonio tajani matteo salvini
BORDELLA - POSTER BY MACONDO
crosetto giorgia meloni
nello musumeci
FORZA SCAFISTA - MEME BY VUKIC
guido crosetto giorgia meloni - armamenti
giorgia meloni volodymyr zelensky foto lapresse
TAJANI SCAFISTA - STRISCIONE DEI GIOVANI DELLA LEGA A PONTIDA
GIORGIA MELONI