SANREMO APRE UNA PICCOLA CREPA TRA GIORGIA MELONI E MATTARELLA – LO CERTIFICA SORGI: “C’È UN CARATTERE DEL QUADRO POLITICO USCITO DAL VOTO DI SETTEMBRE DESTINATO A INFLUIRE SUL PROSIEGUO DELLA LEGISLATURA: MELONI È DISPOSTA A RISPETTARE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PURCHÉ MANTENGA UN RUOLO DI RAPPRESENTANZA E SUPER PARTES. SE INVECE, DAL SUO PUNTO DI VISTA, SE NE DISCOSTA (VEDI IL TENTATIVO DI RIALLACCIARE CON MACRON, DOPO LA PRIMA ROTTURA, E PERCHÉ NO?, LA PARTECIPAZIONE A SANREMO) LA PREMIER ENTRA IN FIBRILLAZIONE”
-Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “la Stampa”
Alla fine, a fare le spese dell'ultima ondata di polemiche sul Festival di Sanremo è stato Zelensky, declassato per prudenza Rai in terza serata, dopo l'una di notte. […] Le ragioni di questo duro e insieme tragicomico attacco a Fedez, con annessa richiesta di dimissioni dei dirigenti Rai, sono due, una logica e l'altra inconfessabile. La prima è che in mezzo a un pubblico talmente largo di telespettatori ce ne sono un sacco di destra, che hanno seguito, ma non hanno gradito, il modo in cui Fedez ha chiuso la sua performance.
[…] La seconda è legata al fatto che questa edizione di Sanremo, aperta con Benigni che celebrava la Costituzione rivolgendosi al palco in cui era seduto Mattarella, a FdI non è proprio andata giù. Sia per Benigni, che considerano un artista dichiaratamente di sinistra, sia - e questo è l'aspetto delicato ma non dichiarabile - per la presenza del Capo dello Stato nella serata d'apertura.
Torna qui un carattere del nuovo quadro politico uscito dal voto di settembre destinato a influire sul prosieguo della legislatura: […] Meloni è disposta a rispettare il Presidente della Repubblica purché mantenga un ruolo di rappresentanza e super partes. Se invece, dal suo punto di vista, se ne discosta (vedi il tentativo di riallacciare con Macron, dopo la prima rottura, e perché no?, la partecipazione a Sanremo) la premier entra in fibrillazione.