LA SANTANCHÈ PARLA DI TOTI MA PENSA A SÉ – LA “PITONESSA”: “HANNO COSTRETTO TOTI A DIMETTERSI IN CAMBIO DELLA LIBERTÀ. LA CHIAMANO GIUSTIZIA. E SE POI TRA QUALCHE ANNO, COME GIÀ SUCCESSO CON ALTRI POLITICI, TOTI VENISSE ASSOLTO?” – LA MINISTRA DEL TURISMO, INDAGATA PER TRUFFA E FALSO IN BILANCIO, APRE IL PORTAFOGLIO PER NON FAR FINIRE "VISIBILIA" IN LIQUIDAZIONE: IERI È STATO APPROVATO L’AUMENTO DI CAPITALE DA 4,5 MILIONI DESTINATO AD ATHENA PUBBLICITÀ, L’EX VISIBILIA CONCESSIONARIA DI CUI LA "SANTA" HA IL 75%...
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INCHIESTA LIGURIA: SANTANCHÈ, TOTI COSTRETTO A DIMETTERSI IN CAMBIO LIBERTÀ
(LaPresse) – “Hanno costretto Toti a dimettersi in cambio della libertà. La chiamano giustizia. E se poi tra qualche anno, come già successo con altri politici, Toti venisse assolto?”. Lo scrive su X la ministra del Turismo, Daniele Santanchè, dopo le dimissioni del governatore Giovanni Toti.
VISIBILIA, SANTANCHÈ COSTRETTA A PAGARE
Estratto dell’articolo di Nicola Borzi per “il Fatto quotidiano”
Alla fine, stretta nella morsa delle azioni dell’amministratore giudiziale, con il rischio di vedere Visibilia Editore finire in liquidazione, Daniela Santanchè è stata costretta ad aprire il portafoglio.
La senatrice di Fratelli d’italia e ministra del Turismo del governo Meloni ieri ha partecipato, per delega, all’assemblea della società quotata del disastrato gruppo editoriale e pubblicitario da lei fondato e amministrato sino a inizio 2022. Sul tappeto c’era l’approvazione dell’aumento di capitale da 4,5 milioni destinato ad Athena Pubblicità, l’ex Visibilia Concessionaria nelle mani di Santanchè (al 75% attraverso Immobiliare Dani Srl) e della sua socia Paola Ferrari De Benedetti per l’altro 25%, tramite Alevi Srl.
La ministra ha approvato i conti della società, affossata da una perdita di 2,09 milioni. Soprattutto, con una lettera di impegno, Athena Pubblicità si è impegnata a sottoscrivere e versare la sua tranche da 4,5 milioni dell’aumento di capitale complessivo da 6,2. Gli altri 1,7 milioni saranno offerti in opzione agli altri azionisti.
Per Santanchè è un impegno gravoso, considerato che il suo palazzo di Milano e quello di suo figlio Lorenzo Mazzaro a Pietrasanta sono già stati destinati a garanzia di alcuni creditori. Ma senza aumento di capitale Visibilia Editore, tra perdite e crisi, era a rischio fortissimo di finire in liquidazione giudiziale, l’ex fallimento.
Il che avrebbe portato pesanti contraccolpi d’indagine su altre inchieste che riguardano la ministra e il suo “cerchio magico”. Il 3 ottobre a Milano si terrà l’udienza preliminare per Santanchè, imputata di falso in bilancio per i conti di tre società del gruppo Visibilia (tra le quali la Editore) insieme ad altre 16 persone, fra cui il compagno Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Mazzaro, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero.
Le accuse mosse dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dai pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi sono di aver falsato i bilanci dal 2016 al 2022 per indurre in errore soci e investitori “nascondendo al pubblico le perdite” milionarie e procurarsi “un ingiusto profitto”. Il 9 ottobre è fissata invece l’udienza preliminare per Santanchè e altri, tra i quali Kunz, nel procedimento per truffa aggravata all’inps per la cassa integrazione Covid a zero ore, incassata fra 2020-22 per 13 dipendenti che invece avrebbero lavorato.