SAPEVANO TUTTI E NESSUNO HA MOSSO UN DITO? - GLI 007 AMERICANI AVEVANO ALLERTATO LA CASA BIANCA SULLE POSSIBILI MOSSE DI PRIGOZHIN - MA GLI USA NON HANNO ALCUN MOTIVO DI “TIFARE” PER IL CAPO DELLA WAGNER: E’ SULLA LORO LISTA NERA DA ANNI, E NÉ SPINGERE PER UN CAOS IN UN PAESE POTENZA NUCLEARE - ANCHE PUTIN, SECONDO L'INTELLIGENCE AMERICANA, ERA VENUTO A CONOSCENZA DEI PROGETTI DELL'EX "CUOCO" 24 ORE PRIMA, MA NON È CHIARO IL PERCHÉ NON L'ABBIA FERMATO - L’ANALISTA CIA MATTHEW KROENIG: “LA RUSSIA HA A DISPOSIZIONE MILLE ATOMICHE TATTICHE. IN UN CLIMA DI GUERRA CIVILE O DI ROTTURA DELLA CATENA DI COMANDO, I SOLDATI POTREBBERO PRENDERE IL MATERIALE NUCLEARE E VENDERLO SUL MERCATO INTERNAZIONALE ALL'IRAN O AI TERRORISTI”
1 - BLINKEN: "PROFONDE CREPE DENTRO AL CREMLINO" EUROPA E STATI UNITI ALZANO IL LIVELLO D'ALLERTA
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Il segretario di Stato americano Antony Blinken […] consegna un doppio messaggio: il primo è che la crisi in Russia «ha rivelato le profonde crepe nel sistema di potere di Putin»; il secondo è invece un avvertimento a non tirare conclusioni affrettate e perseguire nel monitoraggio di quanto accade, poiché – dice Blinken – «non abbiamo visto ancora l'atto finale ed è difficile dire dove si andrà a finire».
[…] Biden ha avuto un colloquio con Zelensky con il quale, evidenzia una nota della Casa Bianca, ha discusso «i recenti eventi in Russia» e ha parlato «della controffensiva in atto».
La linea statunitense è la medesima delle capitali europee […]
Si studiano i segnali che vengono da Mosca, Blinken ha evitato di rispondere se la leadership di Putin è finita, ma ha sottolineato che «abbiamo sempre dei piani contingenti per ciò che succede in Russia». Serviranno, si sottolinea in ambienti diplomatici, almeno 72 ore per avere un quadro chiaro di quanto successo e per unire i puntini di una tela che l'intelligence Usa era riuscita ad anticipare e a condividere con i leader politici.
In settimana ci sono stati due meeting al Congresso, giovedì poi la Gang of Eight, ovvero gli otto fra senatori e deputati più influenti sono stati avvertiti delle probabili mosse di Prigozhin. L'Amministrazione insomma era preparata a questo scontro fratricida anche se gli stessi 007 sono rimasti sorpresi dalla celerità con cui il capo di Wagner ha prima lanciato e poi chiuso l'offensiva.
[…] gli Usa non hanno alcun motivo di «tifare» per Prigozhin, sulla loro lista nera da anni, e né spingere per un caos in un Paese potenza nucleare. […] Anche Putin, secondo l'intelligence Usa citata dal Washington Post, era venuto a conoscenza dei progetti dell'ex "cuoco" 24 ore prima, ma non è chiaro il perché non l'abbia fermato. Questo è uno degli scenari su cui lavorano gli analisti Usa. […] Quel che a Washington comunque resta centrale son gli effetti sul conflitto in Ucraina e lo scontro interno alla Russia, offre spazi di manovra a Kiev, «gli ucraini hanno un vantaggio cui possono approfittare» ha chiuso il segretario di Stato.
[…] Anche la Cina è rimasta alla finestra per oltre 36 ore prima di prendere posizione. Sabato a Pechino c'è stato un incontro fra governo cinese e diplomatici russi, ieri gli emissari di Xi Jinping hanno ribadito la fiducia a Putin formulata nella frase «stabilità nazionale», e ribadito la linea cinese in questi eventi, ovvero che quel che accade «sono questioni interne».
2 - MATTHEW KROENIG "LA RUSSIA DIVISA AIUTA LA NATO MA IL PERICOLO NUCLEARE È ENORME" "
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Lo scontro fratricida in Russia apre scenari per la strategia occidentale sul fronte ucraino, ma sono calma e prudenza a prevalere […] È il ragionamento che fa Matthew Kroenig, esperto dell'Atlantic Council di Washington, ex analista della Cia e stratega su deterrenza e nucleare al Pentagono nelle Amministrazioni Bush, Obama e Trump.
[…] «La Russia ha a disposizione mille atomiche tattiche, sono quelle utilizzabili nel campo di battaglia. Sono custodite in basi militari. In un clima di guerra civile o di rottura della catena di comando, scenario quest'ultimo non ancora escluso, i soldati potrebbero lasciare le basi, disertare, schierarsi con i rivoltosi, magari prendere il materiale nucleare e venderlo sul mercato internazionale all'Iran o ai terroristi per citare due possibili acquirenti. La sicurezza degli arsenali è vitale e in situazioni come quelle che sta attraversando la Russia, l'attenzione Usa è ancora più forte. E il livello di pericolo è enorme».
Mosca potrebbe ricorrere al nucleare in Ucraina?
«È un'ipotesi sempre presente. Servirebbe a Putin per rovesciare il tavolo, uscire dall'angolo e fare una mossa che gli consentirebbe forse di confermare il suo potere».
[…] La Cina ha atteso quasi 48 ore prima di prendere posizione e alla fine ribadito che quanto accade in Russia è una questione interna ma sostenendo "la stabilità nazionale". Fiducia a Putin?
«Pechino vuole una Russia abbastanza forte da poter essere spina nel fianco di Nato e Usa. E vuole che Putin resti in sella. La relazione fra Xi e Putin è persino più solida di quella fra i due Paesi. Aiutare militarmente la Russia in Ucraina è troppo anche per Pechino, ma se il conflitto con Prigozhin fosse durato, non mi sarei stupito nel vedere l'arrivo di aiuti militari cinesi per lo Zar».