1. SARO’ DIPLOMATICO MA ANCHE OMOSESSUALE: GLI AMBASCIATORI GAY SCRIVONO ALLA BONINO: PASSIAMO DALLA TOLLERENZA SILENZIOSA ALLA TUTELA DEI NOSTRI DIRITTI 2. I GAY CON LA FELUCA CHIEDONO LE STESSE TUTELE ACCORDATE AI COLLEGHI ETEROSESSUALI, COMPRESO IL FATTO DI ESSERE ACCOMPAGNATI PER IL MONDO DAL CONIUGE 3. AGLI ESTERI C’È UN MOMENTO IN CUI IL “CONIUGE” HA UN SUO STATUS: GLI AMBASCIATORI IN GIRO PER IL MONDO SONO ACCOMPAGNATI DA MOGLIE O MARITO, CHE HANNO UN PASSAPORTO DIPLOMATICO E SOPRATTUTTO GODONO DELLE TUTELE CHE UN NORMALE CONIUGE ETEROSESSUALE SI VEDE RICONOSCIUTE DALLA LEGGI DELLA REPUBBLICA 4. I DIPLOMATICI AMERICANI VIVONO LIBERAMENTE LA LORO SESSUALITA' ALL'ESTERO. BRUCE ORECK, FELUCA (ETERO!) IN FINLANDIA, SI E' FATTO FOTOGRAFARE IN UNA SAUNA CON UOMINI NUDI


Vincenzo Nigro per ‘La Repubblica'

Gli ambasciatori italiani vogliono che i loro diritti vengano rispettati. Anche quelli dei diplomatici omosessuali. E se le leggi non sono aggiornate rispetto ai diritti, o magari anche solo alle pretese di un mondo che cambia, orami anche loro premono perché il vecchio, magico mondo incantato della Farnesina si dia una bella risvegliata.

l ambasciatore americano in australia sposa il suo compagno

Proprio in questi giorni, in coincidenza con la "conferenza degli ambasciatori", un gruppo di diplomatici italiani ha scritto una lettera al ministro degli Esteri Emma Bonino e al segretario generale Michele Valensise chiedendo tutela e diritti per i diplomatici omosessuali, gay o lesbiche che siano. Vogliono un aggiornamento soprattutto nel campo delle tutele dei loro compagni e del ruolo che possono rivestire, delle protezioni e prerogative di cui devono godere soprattutto quando sono in missione all'estero.

In Italia la vita privata dei vari funzionari pubblici non necessariamente incontra in maniera critica le amministrazioni di cui fanno parte. Ma agli Esteri c'è un momento in cui il "coniuge" ha un suo status: gli ambasciatori in giro per il mondo sono accompagnati da moglie o marito, che hanno un passaporto diplomatico e soprattutto godono delle tutele che un normale coniuge eterosessuale si vede riconosciute dalla leggi della Repubblica.

gay pride ambasciatore james hormel

«Con serenità ma anche con chiarezza abbiamo chiesto che anche chi fra noi ha un compagno omosessuale possa veder riconosciute tutele che ormai molti ritengono legittime e soprattutto né scandalose e tantomeno illegittime », dice uno dei diplomatici che ha firmato la lettera agli alti gradi del ministero.

La Farnesina, la "casa" come la chiamano loro, ha sempre accolto funzionari omosessuali senza nessun altro problema che non fosse quello dei pettegolezzi degli ignoranti (o semplicemente dei rivali interni). In passato oltre a ministri degli Esteri e sottosegretari, alla Farnesina anche segretari generali e grandi ambasciatori sono stati e sono omosessuali. Alcuni fra i migliori inviati italiani in Europa o Medio Oriente.

daniel baer ambasciatore americano all Osce con il suo partner

«Il problema è trovare il modo giusto per uscire da una fase di tolleranza silenziosa che registriamo anche nelle capitali in cui siamo accreditati, per arrivare a una fase di serena ma pubblica consapevolezza», dice il nostro diplomatico che parla (con linguaggio diplomaticissimo), chiedendo l'anonimato.

australia

Emma Bonino, che da quando è ministro si dovuta occupare più di diplomazia economica di un paese in crisi che di diritti umani, ha fatto rispondere agli appellanti che «ha ben chiaro il problema e si impegnerà per migliorare la condizione dei funzionari interessati ». Sceglie una strada di discrezione per provare a risolvere concretamente la cosa, e lo stesso fanno i diplomatici coinvolti. Della lettera era informato neppure il segretario del Sindmae, il sindacato dei diplomatici, Enrico De Agostini: «Non lo sapevo, ma sono a favore della tutela dei coniugi, dei compagni di ogni tipo che seguono i nostri colleghi in giro per il mondo e che oggi non hanno tutele da parte dell'amministrazione ».

ambasciatore gay in repubblica domenicana

Nel suo discorso alla Conferenza di qualche giorno fa la Bonino ha citato il caso davvero imbarazzante delle «promozioni bianche», ovvero dei diplomatici promossi di grado che però sono costretti a rimanere allo stipendio precedente. Ha ricevuto un applauso quando ha chiesto a Enrico Letta che questo taglio allo stipendio dei diplomatici venga cancellato. Per ora non ha voluto parlare dei diplomatici gay: prima o poi lo farà.

ambasciatore americano in finlandia manda una card di natale

 

gay
l ambasciatore americano gay in repubblica dominicana si presenta con il marito