SCENE DA UN DIVORZIO. I RENZIANI ACCUSANO IL GOVERNATORE DELLA TOSCANA ROSSI (PASSATO CON MDP) DI AVER AIZZATO MARRONI (CONSIP) CONTRO LOTTI – ZANDA SI TURA IL NASO E SOSTIENE MATTEO ALLE PRIMARIE – GOTOR CONTRO ANZALDI: NON PUO’ FARE CAMPAGNA PER DUCETTO ALLE PRIMARIE E SEDERE NELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA RAI
1. RENZIANI: E’ ROSSI IL MANDANTE CONSIP
Monica Guerzoni per il Corriere della Sera
Cambiando le punte della sua squadra e piazzando come goleador della comunicazione il «mastino» Michele Anzaldi, Renzi si prepara a una campagna delle primarie che si annuncia più dura del previsto. L' ex premier non farà sconti, gli avversari interni sono avvisati. Chi intende smarcarsi, metta in conto la reazione del favorito.
Con Luigi Zanda, che non si era affrettato a sottoscrivere la sua mozione congressuale perché erano i giorni della scissione e il capogruppo al Senato è uomo assai cauto di natura, Renzi non è stato tenero. Ma dopo giorni di tensioni generate dalla commissione di inchiesta sulle banche, il leader e il presidente dei senatori si sono chiariti. E così Zanda ha deciso: «Voterò per Renzi, anche se alcune sue mosse non mi hanno convinto».
Il capogruppo non ha condiviso alcune scelte sul Pd e ha frenato la fretta di Renzi sulle banche, perché «su un tema così delicato non si può fare campagna elettorale». Ma oggi stesso smentirà la tentazione di sostenere Orlando. Per Zanda la cosa più importante è che il Pd «sostenga il governo Gentiloni, in tutte le misure che ha preso e che prenderà».
Un' altra personalità che sta saggiando sulla sua pelle i metaforici colpi dei renziani è Enrico Rossi. Non passa giorno che il presidente del movimento «Articolo 1», fresco di addio al Pd, non venga sferzato da qualche toscano, come il senatore Andrea Marcucci e il segretario regionale Dario Parrini. Nei capannelli in Parlamento, di Rossi si dice sottovoce che avrebbe ordito il «complotto» contro Lotti per colpire «Matteo», attraverso la deposizione dell' ad di Consip Luigi Marroni. D' altronde, non fu il governatore della Toscana a chiamarlo come assessore alla Sanità?
«Questa del complotto è stupefacente - smentisce il presidente -, Luigi è diventato renziano già nel 2014 e da allora ci saremo incontrati una volta e sentiti solo per gli auguri di Natale». Non fu lei a dire che Marroni è un bravo manager? «Confermo, un bravo manager nominato da Renzi. Una decina di giorni fa mi ha inviato un messaggio per ringraziarmi di aver difeso la sua esperienza in Regione. Mi ha scritto "in questo periodo difficile la cosa importante è tenere la schiena dritta come tu mi hai insegnato"».
A schiena dritta intende andare avanti anche Rossi, determinato a resistere al pressing sottotraccia dei renziani: «Io sono un outsider, ho un curriculum che parla per me. Mirano a farmi saltare i nervi, perché sono uscito dal Pd e ho un ruolo istituzionale. Ma perché dovrei mollare? Non sono delegittimato perché non sto più nel Pd».
Nel giglio magico ribaltano lo schema e dicono che è Rossi a creare tensione, perché «vuole candidarsi alle politiche e gli farebbe comodo che noi gli togliessimo la fiducia in Regione». Renzi intanto ha presentato la sua mozione congressuale dal titolo «Avanti, insieme!» e ha scelto per guidarla il veltroniano Roberto Morassut nel Lazio e la moglie di Dario Franceschini, Michela Di Biase, a Roma.
2. MDP ALL’ATTACCO DI ANZALDI
«Michele Anzaldi si dimetta dalla commissione di Vigilanza della Rai». L' ex pd Miguel Gotor, senatore passato a Mdp, attacca il dem Anzaldi, appena nominato dall' ex premier ed ex segretario pd Matteo Renzi a capo della comunicazione politica della sua mozione congressuale.
Secondo Gotor, Anzaldi «si è contraddistinto per un atteggiamento particolarmente aggressivo nei riguardi del sistema di comunicazione, dando pagelle ai giornalisti, emettendo giudizi su trasmissioni a suo parere squilibrate nei riguardi di Renzi». Conclusione: «Sarebbe opportuno che si sospendesse per evitare che il suo nuovo ruolo possa assumere una coloritura vagamente intimidatoria».
Sulla stessa linea i dem Gero Grassi e Dario Ginefra. Contro Gotor si schiera la senatrice Francesca Puglisi: «Sfiora il ridicolo. Anzaldi sta lì perché eletto nelle liste di un partito, esattamente come Gotor».