1 - LA GARA DIPLOMATICA USA-IRAN
Estratto dell’articolo di Giordano Stabile per “la Stampa”
Il conto alla rovescia corre sempre più veloce. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu annuncia «l'assalto finale» a Gaza City. […] Una gara diplomatica è in corso in parallelo, tra Stati Uniti e Iran. Per Washington è una rincorsa contro il tempo sprecato negli anni precedenti. Come ha sintetizzato con amarezza Josep Borrell, «la tragedia in Medio Oriente è il fallimento morale della diplomazia occidentale, per la mancanza di sforzi nel realizzare la pace».
La soluzione «due popoli, due Stati» è stata di fatto rimossa, e il risultato è che il segretario di Stato americano Antony Blinken è dovuto andare a Ramallah da Abu Mazen scortato da un impressionante corte di blindati, per poi trasferirsi con un volo a Baghdad, e poi con un elicottero militare all'ambasciata Usa, dove è sceso con elmetto e giubbino antiproiettile per incontrare il premier Mohammed Shia Al-Soudani prima che partisse alla volta di Teheran.
Una tappa non prevista, preventiva di eventuali accordi fra Iraq e Iran, prima dello sbarco ad Ankara, dove ad aspettarlo c'era solo il vicegovernatore della provincia, mentre le forze di sicurezza disperdevano una folla di cinquemila persone che volevano assaltare la base Nato di Incirlik.
Lo sforzo è prevenire una deriva antioccidentale, soprattutto quando, caduta Gaza, è probabile un esodo di palestinesi verso il valico egiziano di Rafah. Per le leadership arabe la priorità evitare una seconda Nakba, un altro esodo di centinaia di migliaia di persone come nel 1948. Il premier giordano Bishr Al-Khasawneh ha riassunto ieri la disperata posizione dei Paesi arabi alleati di Washington: «Qualsiasi tentativo o creazione di condizioni per sfollare i palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania rappresenta una linea rossa che la Giordania considererà una dichiarazione di guerra».
khamenei nelle vignette di charlie hebdo 19
[…] Teheran […] è pronta ad accogliere le loro istanze nel summit dell'Organizzazione della cooperazione islamica, previsto entro fine mese a Riad. Il piano è coinvolgere […] Giordania ed Egitto in un'iniziativa di sanzioni, blocco all'export di petrolio e rottura dei rapporti con Israele.
2 - L’AVVERTIMENTO A TEHERAN: WASHINGTON DISPIEGA IL SOTTOMARINO FLORIDA
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
[…] Il sottomarino a propulsione nucleare Florida era alla fine di settembre nell’Europa settentrionale, impegnato in esercitazioni con i norvegesi. Un «dispiegamento» in una regione dove sono presenti da sempre i rivali russi. Ora lo hanno dirottato verso […] il Golfo Persico. […] un messaggio di deterrenza in un momento di alta tensione per la crisi a Gaza.
sottomarino a propulsione nucleare Florida
In servizio dai primi anni ’80, lo «squalo» della classe Ohio è armato di 154 missili da crociera con testata convenzionale, una piattaforma che consente al Pentagono molte opzioni. Sul ponte c’è l’hangar per ospitare i mezzi delle forze speciali, ulteriore proiezione della nave-madre, preziosa per eventuali operazioni sulle coste avversarie contando sulle sue caratteristiche di «silenziosità».
Lo schieramento […] si inserisce nel dispositivo attivato dal Pentagono per aumentare lo scudo militare in tutto il Medio Oriente e nel Mediterraneo orientale, dove si è concentrata la flotta Nato. Una misura ampliata in seguito alle minacce verbali dell’Iran […]