È SCONTRO TOTALE TRA UE E POLONIA: LA PATATA BOLLENTE DELLA DECISIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE DI VARSAVIA SULLA PREVALENZA DEL DIRITTO NAZIONALE RISPETTO A QUELLO EUROPEO È STATA RINVIATA AD AGOSTO. INTANTO LA CORTE DI GIUSTIZIA UE HA BOCCIATO LA RIFORMA GIUDIZIARIA DEL GOVERNO POLACCO, E POTREBBE APRIRE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER LE LEGGI ANTI-LGBTIQ - MA VEDRETE CHE NON CI SARÈ NESSUNA POLEXIT: PER VARSAVIA L’UE È UN AFFARE. ANZI, UN BANCOMAT…

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ursula von der leyen mateusz morawiecki

1 - LA CORTE UE BOCCIA LA RIFORMA GIUDIZIARIA DELLA POLONIA

(ANSA) - Il regime disciplinare dei giudici in Polonia non è conforme al diritto dell'Unione. Lo stabilisce la Corte di giustizia europea nella sua sentenza odierna. Ieri i togati di Lussemburgo avevano accolto la richiesta della Commissione europea di misure ad interim, sempre sullo stesso dossier, per sospendere in via provvisoria i provvedimenti della sezione disciplinare della Corte suprema. Con la sua sentenza odierna, la Corte ha accolto tutti gli addebiti mossi dall'Esecutivo comunitario.

 

Jaroslaw Kaczynski

2 - VARSAVIA BOCCIA LA SENTENZA EUROPEA IL PPE: COSÌ SI VA VERSO LA «POLEXIT»

Francesca Basso per il "Corriere della Sera"

 

E pensare che solo due giorni fa, al termine della cena a Bruxelles con il premier polacco Mateusz Morawiecki, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, forse un po' ottimisticamente, aveva twittato «buono scambio» sui dossier affrontati: obiettivi climatici comuni, tassonomia verde, Recovery fund e le questioni che riguardano lo Stato di diritto.

 

A distanza di nemmeno ventiquattr' ore è scontro tra Unione europea e Polonia sullo Stato di diritto, dopo due sentenze, una della Corte di Giustizia dell'Ue e una della Corte costituzionale polacca. Inoltre per oggi era attesa la decisione della Corte costituzionale polacca sul quesito sollevato dal premier Mateusz Morawiecki se la legislazione polacca sia al di sopra di quella europea in caso di conflitto tra le due.

VIKTOR ORBAN MATEUSZ MORAWIECKI

 

La seduta sospesa il giorno della cena era stata rinviata a oggi ma è stata nuovamente rimandata, questa volta al 3 agosto. Quasi a voler prendere tempo. Ma andiamo con ordine. La Corte di Giustizia dell'Ue si è pronunciata sul ricorso della Commissione contro la riforma di Varsavia che modifica la legge sull'organizzazione dei tribunali ordinari, la legge sulla Corte suprema e alcune altre leggi.

 

E ha dato ragione a Bruxelles affermando che «la Polonia deve sospendere immediatamente l'applicazione delle disposizioni nazionali relative in particolare ai poteri della sezione disciplinare della Corte suprema». Sempre ieri la Corte costituzionale polacca ha respinto il regolamento dell'Ue che permette alla Corte di Giustizia europea di pronunciarsi su «sistemi, principi e procedure» delle corti polacche, affermando che questo «non sia in linea con la costituzione polacca».

il premier polacco morawiecki

 

Ma l'Ue si basa sul principio del primato del diritto comunitario su quello nazionale. La decisione della Corte polacca ha scatenato la reazione del Ppe, per il quale «il rifiuto di attuare le sentenze della Corte di Giustizia europea in Polonia è un chiaro passo verso l'uscita di Varsavia dall'Unione europea.  Temiamo che il governo polacco sia sulla via della Polexit».

jaroslaw kaczynski 4

 

Se infatti ad agosto la Corte costituzionale polacca dovesse affermare il primato del diritto nazionale, sostenendo che gli articoli 1 e 19 del Trattato dell'Ue non sono compatibili con la Costituzione, resterebbero a Varsavia due strade: o modificarla o uscire dall'Ue (ma la decisione è volontaria perché l'Ue non prevede un meccanismo per cacciare uno Stato).

 

mateusz morawiecki

La Commissione Ue, che è la guardiana dei Trattati, può limitarsi ad aprire procedure d'infrazione, applicare l'articolo 7 e ora attivare il nuovo meccanismo per la protezione del bilancio dell'Ue in presenza del mancato rispetto dello Stato di diritto, su cui però hanno fatto ricorso Polonia e Ungheria. Il gruppo S&D ha invitato la Commissione a «reagire con tutti gli strumenti a sua disposizione».

MORAWIECKI

 

Oggi Bruxelles potrebbe aprire una procedura d'infrazione per le zone «Lgbtiq-free» istituite in Polonia a partire dal marzo 2019 da oltre 100 regioni, contee e comuni. La Commissione si richiamerebbe al principio di «mancata sincera collaborazione» perché il governo polacco non avrebbe fornito le informazioni richieste. A questo punto Varsavia avrà due mesi di tempo per rispondere alla lettera di messa in mora. Ma la procedura a carico della Polonia andrà ad aggiungersi alle altre già aperte per altre infrazioni dello Stato di diritto e che non hanno portato ad alcun risultato.