SE ASPETTANO UN PO’ ARRIVIAMO ALLE POLITICHE DEL 2023 – LO SCANDALOSO SPOGLIO DELLE SCHEDE A MESSINA DOVE, A CINQUE GIORNI DALLA CHIUSURA DEI SEGGI, IL CONTEGGIO NON È ANCORA TERMINATO: A OGGI MANCAVANO ALL’APPELLO 15 DELLE 253 SEZIONI ELETTORALI. IL MOTIVO? ERRORI NEI CONTEGGI DEI VOTI, DISCREPANZE NEI VERBALI MA ANCHE UN’ACCANITA “GUERRA” TRA LE LISTE – SE NON È IN DISCUSSIONE LA VITTORIA AL PRIMO TURNO DI FEDERICO BASILE, “EREDE” DI CATENO DE LUCA, RESTA IN DUBBIO IL PREMIO DI MAGGIORANZA CHE SCATTEREBBE SE…
-Claudio Del Frate per www.corriere.it
A cinque giorni dalla chiusura dei seggi avvenuto domenica scorsa, lo spoglio delle schede per le elezioni comunali a Messina non è ancora terminato: secondo il sito del municipio alle 14.30 di oggi, venerdì mancavano ancora all’appello 15 delle 253 sezioni elettorali.
Errori nei conteggi dei voti, discrepanze nei verbali ma anche un’accanita «guerra» tra le liste hanno fino a oggi ritardato clamorosamente la chiusura delle operazioni elettorali. All’atto pratico non è in discussione la vittoria al primo turno di Federico Basile («erede» del primo cittadino uscente Cateno De Luca) ma resta in dubbio il premio di maggioranza che scatterebbe se la coalizione di Basile dovesse superare il 40% dei consensi.
Detto in soldoni, se la giunta che governerà Messina nel prossimo quinquennio è chiara (e Basile proprio oggi ha già nominato i suoi assessori), incerta è la composizione del consiglio comunale. Il seggio unico centrale, presieduto dal magistrato Corrado Bonanzinga, ha dovuto riesaminare i risultati di diverse sezioni poiché i conti tra le schede e i verbali non quadravano: il giudice ha dovuto riconvocare numerosi presidenti di seggio.
Allo stato attuale, la coalizione che sostiene il neo sindaco Basile ( un «cartello» di liste civiche) ha raggiunto il 39,64% dei voti, staccando sia il centrodestra (arrivato al 35,23) che il «campo largo Pd-M5S (fermatosi al 22,27). In base alla legge elettorale siciliana, il premio di maggioranza della coalizione vincente scatta quando viene superata la soglia del 40%: un traguardo che ormai si gioca per poche centinaia di schede. Le contestazioni, i dubbi, addirittura le accuse di brogli si sono moltiplicate durante le operazione post voto.
La battaglia politica si è ben presto trasformata in guerra di carte bollate. I partiti avversari del neo sindaco (Pd, FdI, Forza Italia) hanno depositato memorie al magistrato che presiede il seggio centrale fornendo diverse interpretazioni del regolamento. Tutto lascia pensare, quindi, che per la proclamazione definitiva degli eletti occorrerà attendere ancora giorni.