SE DAMIEN HIRST DIPINGE LA FARMACIA COME “NEW RELIGION” DEI LAICI, BERGOGLIO RILANCIA E DISTRIBUISCE PILLOLE DI “MISERICORDINA, LA MEDICINA DELL’ANIMA”
Paolo Rodari per "La Repubblica"
«Adesso vorrei consigliarvi una medicina, ma non è che il Papa fa il farmacista... ». Un Papa che distribuiva una «medicina dell'anima » non lo si era mai visto. Eppure, questo ieri ha fatto Francesco, al termine dell'Angelus in piazza San Pietro.
Sotto il palazzo apostolico, la folla di fedeli lo ha ascoltato delucidare il contenuto di una piccola scatola precedentemente distribuita, appunto la cosiddetta «medicina spirituale "Misericordina" », da usare «come prevenzione contro i falsi salvatori, i santoni, i maghi e gli stregoni, i leader del mondo», ha detto Francesco. E ancora: «Non dimenticatevi di prenderla perché fa bene al cuore, all'anima, a tutta la vita».
Tutti i Papi hanno invitato a pregare. Ma la frequenza con cui Francesco invita i fedeli alla preghiera è unica. Ieri il Papa ha voluto che tutta la piazza avesse in mano la "Misericordina", una piccola confezione prodotta dalla casa editrice polacca Widawnictwo sw Stanislawa, contenente i «rimedi contro i mali dell'anima»: un rosario, un'immaginetta della Divina Misericordia, un "bugiardino" con posologia e istruzioni d'uso.
«Si tratta di una medicina spirituale», ha spiegato il pontefice. Dicono le istruzioni per l'uso che «la somministrazione prevede la recita della Coroncina alla Divina Misericordia
promossa da santa Faustina Kowalska, la religiosa polacca tanto cara a Giovanni Paolo II». E ancora: «Non si riscontrano effetti imprevisti e controindicazioni. I santi sacramenti favoriscono l'efficacia del medicinale. Prima di usare il farmaco si consiglia di rivolgersi a un sacerdote per ulteriori informazioni».
Spiegano le istruzioni che il "medicinale" porta «misericordia nell'anima, avvertita con una diffusa tranquillità del cuore. La sua efficacia è garantita dalle parole di Gesù. Viene applicato quando si desidera la conversione dei peccatori, si sente il bisogno di aiuto, manca la forza per combattere le tentazioni, non si riesce a perdonare qualcuno, si desidera la misericordia per un uomo moribondo e si vuole adorare Dio per tutte le grazie ricevute. Può essere applicato, sia dai bambini sia dagli adulti, tutte le volte che se ne avverte il bisogno».
L'iniziativa è stata suggerita al Papa dal polacco monsignor Konrad Krajevski, elemosiniere pontificio per volere di Jorge Mario Bergoglio. Prima di diventare elemosiniere Krajevski lavorava già in Vaticano. Quando rincasava la sera passava sotto i portici di via della Conciliazione per aiutare i senza tetto che abitualmente trascorrono lì la notte. Il Papa l'ha saputo e l'ha scelto come elemosiniere.