SE LA GERMANIA OGGI È SULL’ORLO DI UNA CRISI SENZA PRECEDENTI, È ANCHE COLPA DI SCHAEUBLE – L’EX MINISTRO DELLE FINANZE TEDESCO, MORTO MARTEDÌ SERA ALL’ETÀ DI 81 ANNI, È STATO L’ARCHITETTO DELL’AUSTERITY DI BILANCIO – È LUI A ESSERSI INVENTATO LA “SCHULDENBREMSE”, IL FRENO AL BILANCIO IN COSTITUZIONE, CHE IMPONE UN DEFICIT MASSIMO DELLO 0,35, E LO “SCHWARZE NULLE”, IL PAREGGIO DI BILANCIO. DECISIONI CHE HANNO INCHIODATO BERLINO A UN ENORME RITARDO NEGLI INVESTIMENTI, E ORA INGUAIANO SCHOLZ
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1. WOLFGANG SCHÄUBLE, IL SISIFO DELLA GERMANIA CHE INVENTÒ L’AUSTERITY MA «RALLENTÒ» L’EUROPA
Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”
[…] Schäuble rimarrà legato a due decisioni che sono alla base del ritardo della Germania negli investimenti pubblici e oggi stanno creando enormi difficoltà al sistema-Paese e al governo di Scholz. La prima fu la Schuldenbremse, il freno al bilancio inserito nella Costituzione nel 2009, che pone un limite dello 0,35 al deficit di bilancio annuale, tranne circostanze eccezionali come guerre e pandemia. L’altro è lo schwarze Null, il pareggio di bilancio, luogo dell’anima della leggendaria parsimonia tedesca. […]
2. WOLFGANG SCHAEUBLE, ADDIO AL PALADINO DELLO ZERO NERO NEL BILANCIO TEDESCO
Estratto da www.ilsole24ore.com
È stato il ministro di ferro, l’esponente del partito del rigore nell’Europa travolta dalla crisi dell’euro. Per questo, soprattutto, verrà ricordato Wolfgang Schaeuble, morto martedì sera 26 dicembre all’età di 81 anni; verrà ricordato anche per aver imposto al suo Paese la regola dello Schwarze Null (Zero Nero), ossia un bilancio statale in perfetto equilibrio (zero) o in nero (positivo) che ha permesso alla Germania di avere “fieno in cascina” di fronte ad avversità improvvise e imprevedibili come la pandemia.
Ma l’ex ministro delle Finanze di Angela Merkel, esponente della Cdu, membro del Bundestag per oltre 50 anni, è stato anche molto altro. Entrato per la prima volta al Bundestag nel 1972 con la Cdu […], Schaeuble svolse un ruolo determinante - come ministro dell’Interno del governo di Helmut Kohl - nel Trattato di unificazione della Repubblica federale con l’allora Repubblica democratica tedesca, nel 1990.
In quello stesso anno, il 12 ottobre, subì durante un evento di campagna elettorale a Oppenau, nel Baden-Wuerttemberg, l’aggressione di un uomo affetto da problemi psichiatrici che gli sparò ferendolo gravemente, costringendolo da allora su una sedia a rotelle.
Era diventato ministro delle Finanze della Cancelliera Angela Merkel nell’ottobre 2009, poco prima che le rivelazioni sul crescente deficit di bilancio della Grecia scatenassero la crisi che travolse il continente, minacciando di destabilizzare l’ordine finanziario mondiale.
Sostenitore di lunga data di una maggiore unità europea, ha contribuito a condurre uno sforzo durato anni che mirava a un’integrazione più profonda e a regole più severe. Tuttavia in quegli anni la Germania è stata anche criticata a più riprese in quanto sostenitrice di misure di austerity. […]