SE QUESTO È UN OMO - SALVINI BOMBARDA SPADAFORA CHE OSTACOLA IL DDL PILLON INSIEME AL PD: ''FORSE LUI NON LO SA O NON È UN PROBLEMA CHE VIVE SULLA SUA PELLE, MA L'AFFIDO CONDIVISO IN TROPPI CASI NON VIENE ATTUATO'' - IL PIDDINO PAGANO: "INDECENTI ALLUSIONI APPARENTEMENTE DI CARATTERE SESSUALE CONTRO IL SOTTOSEGRETARIO"
-
- FAMIGLIA: SALVINI, DDL PILLON BUON PUNTO PARTENZA
(ANSA) - Il Ddl Pillon, secondo il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, "e' un buon punto di partenza". "Il diritto di famiglia va rivisto - ha detto a margine di un comizio a Como -: l'affido condiviso oggi non e' attuato, in troppi i casi i bambini perdono la madre, il padre o i nonni". "Forse Spadafora non lo sa - ha proseguito -, o non e' un problema che vive sulla sua pelle. Pero' e' pieno di bambini che vengono usati dagli adulti per i propri litigi e non e' corretto e non e' giusto".
- FAMIGLIA. PAGANO (PD): INDECENTI ALLUSIONI SALVINI SU SPADAFORA
(DIRE) - "Le allusioni di Salvini, apparentemente di carattere sessuale, nei confronti del sottosegretario Spadafora rappresentano l'ultimo indecente spettacolo di questo inciucio Lega-M5s cementato solo dalle poltrone. La volonta' di occupazione del potere davvero va oltre ogni rispetto della dignita' personale?". Lo scrive su facebook il deputato del Partito democratico Ubaldo Pagano, componente della commissione Affari Sociali della Camera, a proposito della dichiarazione di Salvini 'l'affido condiviso oggi non e' attuato, in troppi i casi i bambini perdono la madre, il padre o i nonni. Forse Spadafora non lo sa, o non e' un problema che vive sulla sua pelle'".
"E' possibile che nel giorno in cui- prosegue Pagano- tutta Italia e' attonita di fronte a fatti di cronaca gravissimi, come la gambizzazione a Roma e il cadavere bruciato a Milano, il ministro dell'Interno salti da un appuntamento elettorale all'altro, insultando tutto e tutti, senza minimamente occuparsi della sicurezza dei cittadini? E' accettabile questo spettacolo di Lega e M5s, che si insultano e fingono di litigare, salvo poi procedere compatti portando il Paese nel baratro?".
- CONTRO LA LEGGE PILLON SPUNTA L' ASSE GRILLINI-PD
Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
« Il provvedimento Pillon è chiuso, non esiste più quella cosa lì. Quel testo non arriverà mai in aula, è archiviato » . La sentenza del sottosegretario alle Pari Opportunità Vincenzo Spadafora, espressa di primo mattino a Omnibus, su La7, lascia spiazzati soprattutto i senatori 5 stelle. Che erano sì al lavoro su un nuovo testo sull' affido condiviso, ma avevano faticosamente convinto proprio il senatore della Lega, Simone Pillon, a farsi carico delle tante modifiche richieste. Unendo al suo disegno di legge (firmato anche da 4 senatori M5S) quelli presentati dalle altre forze politiche.
L' accelerazione impressa da Spadafora e appoggiata dal vicepremier Luigi Di Maio cambia il quadro. Sui diritti i 5 stelle cercano sempre di più una sponda nel Pd, mettendo in allarme, e all' angolo, il partito di Salvini. È successo sull' emendamento sul revenge porn che Pd e Leu volevano inserire nel "codice rosso", le norme sulla violenza contro le donne all' esame della Camera: un accordo M5S- Lega aveva deciso di non appoggiare la modifica proveniente dal centrosinistra. Perfino Giulia Sarti, la deputata M5S vittima di revenge porn, non lo aveva votato ritenendolo insufficiente. Da Washington però Di Maio aveva ordinato il dietrofront. Così oggi l' emendamento passerà, anche se targato Forza Italia. E sarà probabilmente votato all' unanimità.
Altro fronte che vede la Lega da una parte e M5S e Pd dall' altra è l' inserimento della castrazione chimica, sempre nel codice rosso.
« Non c' entra nulla » , ha detto il capo politico M5S, invitando i suoi a non approvarla nonostante i parlamentari del Carroccio non vogliano rinunciarci.
Così sull' affido condiviso, mentre Salvini difende l' impostazione di Pillon, i senatori 5 stelle sono in attesa di un testo targato dem cui sta lavorando Valeria Fedeli. E vorrebbero ripartire da quello, nonostante il contratto di governo non preveda alleanze variabili. «Se vuole Pillon alla fine può pure firmare la legge - dice chi ci sta lavorando per il Movimento - ma quella divisione del tempo da passare con i figli fatta a priori e l' estromissione della figura del giudice dalle decisioni sull' affido non possono assolutamente passare».
Non bastasse, a Palazzo Madama i senatori M5S Gianluca Ferrara e Mattia Crucioli stanno per depositare una nuova proposta scritta in antitesi alla Lega: prevede la limitazione del porto d' armi per chi ha disturbi mentali, creando un' anagrafe delle persone considerate a rischio che i medici dovrebbero condividere con le forze dell' ordine. In base a quell' elenco, il porto d' armi potrà essere sospeso o revocato. Con lo scopo dichiarato di limitare la diffusione di pistole e fucili (nonostante il Movimento abbia contribuito all' allargamento delle maglie della legittima difesa votando la legge della Lega).
In prospettiva, ci sono poi le norme sul fine vita, su cui la Consulta ha invitato il Parlamento ad agire e che il presidente della Camera Roberto Fico caldeggia. Anche su questo, il M5S potrebbe creare un asse alternativo che faccia pressione sugli alleati. Sempre che il gioco - e la spregiudicatezza delle ultime ore non sfuggano di mano.