SE SOLO FOSSE UN GIOCO - UNO STUDIO DELLA BANCA AMERICANA MERRILL LYNCH CI FA SOGNARE - BASANDOSI SULLA TEORIA DEL GENIO MATEMATICO JOHN NASH, LA BANCA HA PREVISTO LE CONSEGUENZE DI UN'IPOTETICA DISGREGAZIONE DELL'EURO E... SORPRESA! SAREMMO SALVI INSIEME ALLA GERMANIA E ALL'IRLANDA, E ADDIRITTURA CI GUADAGNEREMMO - MA MARRO (SOLE 24 ORE) CI RIPORTA SULLA TERRA: “È UNA PREVISIONE TROPPO SEMPLICISTICA”...


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Da "Blitzquotidiano.it"

Bank_of_America_Merrill_Lynch

Se crolla tutto l'Italia si salva, anzi quasi ci guadagna. Si salva, insieme all'inossidabile Germania, anche un altro Paese in crisi nera, l'Irlanda. Va male, invece a tutti gli altri. Sembra uno scherzo e invece è un gioco, ma un gioco "serio", frutto di un'analisi richiesta dalla banca Usa Merril Lynch.

MONTI MERKEL

Immaginate lo scenario peggiore: la Bce non salva l'euro, la Germania non attenua le sue rigidità, la Spagna non chiede aiuti, la Grecia schiacciata dalle pressioni sociali si chiama fuori. Immaginate che salti tutto, che in un giorno X prossimo venturo l'Eurozona si disintegri, e l'Euro come area politica ma soprattutto come moneta, non esista più. Cosa succederebbe? Chi sarebbe a rimetterci e chi a guadagnarci?

Enda Kenny

Una risposta, basata sulla a teoria dei giochi, quella che consentì al matematico Steve Nash di prendere il premio Nobel e che è nota anche al grande pubblico grazie al film "A beautiful mind", arriva da un'analisi di Bank of America Merrill Lynch. Ed è una risposta che sorprende non poco. Perché se crolla tutto, e non serviva uno studio, se la cavano i tedeschi. Ma se crolla tutto, e questo fa decisamente più impressione, secondo la teoria se la cava anche l'Italia. Che insieme all'Irlanda sarebbe (e il condizionale è assolutamente tassativo e vincolante) il Paese che da un'uscita dall'Euro avrebbe i maggiori benefici.

ANTONIS SAMARAS

Ad uscirne con le ossa rotte, invece, sarebbero la Grecia (che benissimo in verità non sta neppure con l'Euro), Portogallo e soprattutto Spagna. L'analisi, costruita sulla teoria dei giochi, prende in esame i possibili impatti di un'uscita dei diversi Stati dall'eurozona. Ma si limita, osserva Enrico Marro sul Sole 24 ore, a due soli parametri: bilancio pubblico e partite correnti:

"Un po' troppo semplicistico, ma le conclusioni sono intriganti. In testa alla classifica c'è infatti la solita Germania ma l'Italia arriva al terzo posto, grazie soprattutto al suo avanzo primario; la Francia è solo in nona posizione e la Spagna ultima, dopo la Grecia". Ipotizzando che la lira si svaluti rispetto all'euro di appena l'11% (un po' poco, per la verità) e il marco tedesco si apprezzi del 15%, Irlanda e Italia avrebbero benefici dall'uscita dalla moneta unica mentre la Germania verrebbe duramente colpita (con un Pil a -7%). Attenzione però: quella di Bank of America Merrill Lynch è una simulazione divertente ma molto, troppo semplice".