LA SECONDA VITA DI INGROIA: AVVOCATO DEI MAFIOSI E POLTRONARO - NONOSTANTE L'INCHIESTA PER PECULATO CHE LO COINVOLGE, L'EX PM DI PALERMO SI PIAZZA PER ALTRI TRE ANNI AL VERTICE DI 'SICILIA DIGITALE'. E CHE È? È LA STESSA SOCIETÀ DOVE LO AVEVA PIAZZATO CROCETTA, SOLO CHE HA CAMBIATO NOME. PER AGGIRARE IL SEMESTRE BIANCO IN CUI IL GOVERNATORE SICULO NON POTRÀ NOMINARE NESSUNO...
Mariateresa Conti per 'il Giornale'
Antonio Ingroia esce dalla porta e rientra dalla finestra. E si piazza stabilmente per altri tre anni alla guida della vecchia-nuova società, col nome cambiato. Grazie al suo grande amico governatore di Sicilia che per riprendersi la poltrona deve almeno essere votato.
Nonostante l' inchiesta per peculato che lo coinvolge per una storia di spese e rimborsi, l' ex pm non molla la poltrona pubblica. Rosario Crocetta, per ora in vena di nomine a raffica, per sistemare gli amici prima delle elezioni regionali, lo ha blindato. Come racconta il sito Live Sicilia, Sicilia e-Servizi, la società regionale di cui Ingroia era amministratore unico ha infatti cambiato il suo nome diventando una spa, Sicilia digitale. E chi guida la nuova spa? Ma Ingroia, ça va sans dire, che così si assicura lo stipendio a prescindere dalle sorti di Crocetta e da governatore che vincerà.
Tutto si è svolto in silenzio, dopo una strana assemblea convocata per il 28 febbraio scorso con all' ordine del giorno il rinnovo degli organi in scadenza. In scadenza, in verità, non c' era nessuno, tanto che l' assessorato all' Economia guidato da quell' Alessandro Baccei che Renzi ha messo alle costole di Crocetta a mo' di commissario aveva chiesto chiarimenti. Ma tant' è, Ingroia s' aveva da nominare, in fretta come frettolosamente in questi giorni sono andate in scena altre nomine prima che scatti il semestre bianco, alias il lasso di tempo prima del voto per le Regionali in cui si possono al massimo designare dei commissari.
E così è andato in scena il seguente teatrino: Ingroia presenta il piano triennale degli interventi di Sicilia e-Servizi e quindi si dimette, visto che la società deve diventare spa. Dalle ceneri di Sicilia e-Servizi nasce dunque Sicilia digitale spa. E ad amministrarla - assente alla riunione Crocetta ma presente la sua fedelissima vicepresidente Mariella Lo Bello - viene naturalmente designato il vecchio amministratore unico.
E cioè ancora una volta Ingroia. Una blindatura che è saltata agli occhi. Come del resto le altre nomine visto che Crocetta si sta sbracciando per garantire ai suoi un futuro. Anche, eventualmente, senza di lui come governatore.