SEMPRE SIA LODATO DON VERZÈ! - IL PRETONE HA INSEGNATO AI ROTELLI COME SI GESTISCE LA SANITÀ IN LOMBARDIA (E POI SI VEDE CHE SUCCEDE DURANTE UNA PANDEMIA): LEGAMI STRETTISSIMI CON POLITICA, ISTITUZIONI E SERVIZI SEGRETI. DOPO AVER INGAGGIATO ALFANO, MARONI, IANNINI E CAPELLI, ARRIVA ANCHE IL NUMERO DUE DEI SERVIZI, GIUSEPPE CAPUTO, CHE FORNIRÀ LA SUA ESPERIENZA PER AIUTARE IL GRUPPO SAN DONATO-SAN RAFFAELE A ESPANDERSI NEL MERIDIONE ED EVITARE LE INFILTRAZIONI CRIMINALI
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DAGONEWS
Ricordate il San Raffaele di Don Verzè, i legami strettissimi con la politica, le istituzioni e i servizi segreti del prete, che hanno portato grandi successi per il gruppo della sanità e parecchi guai a personaggi come Roberto Formigoni? Certi rapporti non finiscono: dopo la morte del prete, avvenuta mentre la sua fondazione Monte Tabor era a un passo dal crac, la famiglia Rotelli con il suo gruppo San Donato ha preso il controllo dei redditizi ospedali e università. Il patron Giuseppe è nel frattempo scomparso, lasciando gli affari in mano al figlio Paolo.
Che ha imparato la lezione del vecchio don, grande amico di Berlusconi e Pio Pompa. Infatti il presidente della San Donato è Angelino Alfano, ex ministro di vari governi, ex delfino berlusconiano e attuale partner dello studio legale più grande d'Italia, Bonelli Erede.
Roberto Maroni invece, dopo aver guidato per anni la sanità lombarda e dunque i rimborsi miliardari che arrivano al gruppo San Donato, è stato ingaggiato nel cda dei loro ospedali brianzoli, mentre l'ex consigliere regionale di Ncd Angelo Capelli in quelli della bergamasca. Non solo.
Augusta Iannini, già magistrato e capo dell'Ufficio legislativo del ministero della Giustizia e poi vicepresidente del garante Privacy. Moglie di Bruno Vespa, è nel cda sia della San Donato che in quello del S. Raffaele.
E oggi, scrivono Barbacetto e Pacelli sul ''Fatto Quotidiano'', si aggiunge l'ultimo tassello:
Giuseppe Caputo, generale della Guardia di finanza arrivato all'Aise molti anni fa e che ora ha presentato domanda di "collocamento a riposo", ossia pensione, con decorrenza da fine luglio. Caputo poi andrà al San Donato, il gruppo che conta 19 tra ospedali e cliniche, più di 5 mila posti letto, 4,3 milioni di pazienti curati ogni anno, 16 mila addetti e che nel 2018 ha fatturato di 1,65 miliardi, in buona parte provenienti dai rimborsi pubblici regionali per la sanità accreditata.
Caputo entrerà nell'"Ufficio compliance, protezione aziendale e relazioni con le istituzioni", che cura la security del gruppo e tiene i contatti politici e istituzionali. Affiancherà un vecchio collega, Claudio di Sabato, anch' egli ex generale della Gdf ed ex ufficiale dell'Aise, arrivato al San Donato nel 2019 e che resta il numero uno. Caputo dovrà occuparsi delle relazioni istituzionali e della sicurezza, in vista della programmata espansione del gruppo San Donato nei territori del Sud Italia.
"Avevamo bisogno di una figura professionale come la sua per operare in un territorio complicato come il Meridione, a rischio di infiltrazioni criminali", spiegano fonti del gruppo.
Insomma, porte girevoli molto discrete e molto milanesi, ma non di meno ''pesanti''…