LA SENTI QUESTA VOX? – NEL VOTO DI OGGI IN SPAGNA, MOLTO DIFFICILMENTE IL PARTITO POPOLARE OTTERRA’ I 176 SEGGI NECESSARI PER GOVERNARE DA SOLO. IN CASO DI MAGGIORANZA RELATIVA, AI POPOLARI SERVIRANNO I VOTI DI VOX, PER LA GIOIA DI GIORGIA MELONI (CHE SPINGE PER UN'ALLEANZA TRA CONSERVATORI E POPOLARI A BRUXELLES) – SE INVECE LA SOMMA DEI SEGGI TRA PP E VOX FOSSE INFERIORE A 176, SI RIAPRIREBBERO I GIOCHI PER SÁNCHEZ – L'IPOTESI DELLO STALLO E DELLA RIPETIZIONE DELLE ELEZIONI
-Estratto dell'articolo di Francesco Olivo per www.lastampa.it
La prima cosa da guardare dalle 20 di oggi in poi quando si apriranno le urne sono i seggi: per poter avere la maggioranza assoluta ne servono 176. Bisognerà quindi osservare la somma dei seggi conquistati dal Partito popolare e da Vox. L’obiettivo dei popolari è governare da soli, ma nessun sondaggio in questi mesi ha pronosticato questa possibilità e quindi servirà un altro governo di coalizione.
1) La maggioranza assoluta di destra
Se Alberto Núñez Feijóo dovesse ottenere la maggioranza relativa, cercherà di ottenere l'astensione dei socialisti, con l'argomento di non fare entrare Vox nel governo. Il Psoe di Sanchez con tutta probabilità rifiuterà l'offerta e allora si apriranno fatalmente le porte per un governo di coalizione tra Pp e Vox.
2) La chance di Sánchez
Se invece la somma dei seggi tra Pp e Vox fosse inferiore a 176 si riaprirebbero i giochi per Sánchez. Il premier uscente potrebbe a quel punto cercare gli appoggi di tutto gli altri partiti del parlamento, inclusi gli indipendentisti baschi e catalani, per governare insieme a Yolanda Diaz, leader di Sumar. Un'impresa, quella di una maggioranza omogenea, che gli è riuscita negli scorsi anni, ma che appare più complicata oggi.
3) La paralisi istituzionale
Lo scenario quindi in caso di mancata maggioranza assoluta del blocco di destra e quello di una paralisi istituzionale. La parola passerebbe quindi al re di Spagna, chiamato a dare un incarico che però avrebbe poche possibilità di aver successo in Parlamento.
4) La ripetizione elettorale
In questo caso l'ipotesi più verosimile potrebbe essere una ripetizione elettorale. È già successo due volte nel 2016 con Mariano Rajoy e nel 2019 con Pedro Sanchez. [...]