SENZA DRAGHI, TANTI SALUTI AL “NUOVO RECOVERY” – CON “MARIOPIO” USCENTE E INDEBOLITO, L’ITALIA NON HA PIÙ VOCE IN CAPITOLO SULLE DECISIONI CHE CONTANO IN EUROPA. SUL TETTO AL PREZZO DEL GAS, CHE IL PREMIER CHIEDEVA DA MARZO, SE LA VEDRÀ LA VON DER LEYEN CON TEDESCHI E OLANDESI. E IL NUOVO FONDO A DEBITO COMUNE PER AFFRONTARE LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA IN UCRAINA È SEMPRE PIÙ IMPROBABILE…

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Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

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Tetto al prezzo del gas e a quello dell'energia elettrica, misure protettive rispetto alla speculazione finanziaria su derivati e prodotti energetici, e nuovi risparmi sui consumi. Ecco il piano che la Commissione europea sta preparando per affrontare la crisi del gas. Le misure principali sono pronte e potrebbero scattare già a fine mese.

 

[…] Il primo passaggio si consumerà tra quattro giorni. Al vertice dei ministri dell'energia si farà un primo punto della situazione. In particolare si saggeranno le posizioni di quei Paesi che fino ad ora si erano schierati contro il "price cap" sul metano. L'obiettivo sarà in primo luogo confermare la disponibilità della Germania a introdurre un tetto al prezzo del gas.

Nello stesso tempo la verifica riguarderà l'Olanda, la Svezia e l'Ungheria. Se il test sarà positivo, allora la Commissione procederà rapidamente con la formalizzazione dei vari pacchetti.

mario draghi olaf scholz emmanuel macron 2

 

[…] Nelle settimane scorse era stata discussa l'eventualità di creare un nuovo fondo simile al Recovery con ulteriore debito comune per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina. Questa soluzione, però, ha perso chance di successo in seguito alla crisi del governo Draghi. Il premier italiano ne era un sostenitore e anche tra i pochi in grado di convincere tutti gli altri 26 partner europei.

 

MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN MEME

La Germania è contraria, la Francia adesso meno convinta. Persuadere, ad esempio, i cosiddetti "frugali" del nord a imboccare nuovamente questa strada è diventato difficilissimo nella previsione che in Italia nasca un governo di centrodestra che già propone di "rivedere" il Pnrr. Non a caso, a questo punto, l'attenzione si sta concentrando su un Fondo che ricalcherebbe il Sure e punterebbe ad aiutare i lavoratori licenziati dalle imprese messe in difficoltà proprio dai rialzi dei prezzi dell'energia. Questo strumento sarà esaminato a fine ottobre. La guerra del gas è solo all'inizio

mario draghi ursula von der leyen
mario draghi ursula von der leyen
URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI