SI FA PRESTO A DIRE KAMALA: QUALI SONO LE POSIZIONI POLITICHE DELLA HARRIS? - LA VICEPRESIDENTE HA IDEE PIU’ RADICALI DI BIDEN SUL GREEN DEAL: E’ FAVOREVOLE INVESTIRE UNA CIFRA DIECI VOLTE SUPERIORE A QUELLA STANZIATA DA “SLEEPY JOE” E DOVRÀ VEDERSELA COL CONGRESSO E COI VINCOLI DI BILANCIO - VUOLE ELIMINARE I SUSSIDI AI PETROLIERI E VIETARE IL FRACKING: LA TECNICA DI ESTRAZIONE CHE HA RESO GLI USA LEADER MONDIALE NELL’OIL AND GAS MA CHE ASSORBE MOLTA ACQUA E PRODUCE FRATTURE NEL SOTTOSUOLO - SU ABORTO E DIRITTI LGBTQ+ È PIU’ IMPEGNATA DEL CATTOLICO BIDEN MA IN POLITICA ESTERA E’ UNA MEZZA PIPPA...
-Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Se sarà presidente Kamala Harris continuerà a sostenere l’Ucraina contro l’invasore russo, ma, se incontrerà Putin, non potrà certo sfidarlo dicendogli «ti guardo negli occhi e vedo che non hai un’anima» come fece Joe Biden anni fa. E in Medio Oriente cercherà un nuovo equilibrio tra il sostegno a Israele e il contrasto alle mosse spregiudicate di Netanyahu, ma senza avere alle spalle, come il presidente, 40 anni di frequentazioni col leader dello Stato ebraico.
[…] Kamala è rimasta nella scia del presidente condividendone tutte le politiche. A volte con accenti diversi: ad esempio la maggior enfasi sui mutamenti climatici e un appoggio più deciso al Green New Deal della sinistra democratica.
Alcune differenze ci saranno: su questioni come l’aborto o i limiti all’industria petrolifera la Harris, da senatrice della California, ha scelto posizioni più radicali. Biden, poi, ha sempre sostenuto che i rapporti interpersonali sono parte essenziale della costruzione di una politica estera. Harris tutta questa esperienza non ce l’ha. Ma negli ultimi anni, si è impegnata nel sociale — aborto, istruzione e (senza successo) immigrazione — costruendo una rete di alleanze (e di finanziatori). E ha preso dimestichezza con la politica estera, il suo punto debole […]
In che cosa potrà differire la Harris da Biden? Vediamo qualche punto-chiave. Intanto una differenza di metodo: con meno esperienza sarà più cauta negli incontri […] Conta, perché la macchia nera di Biden, il disastroso ritiro dall’Afghanistan, dipese, oltre che da carenze dei militari, dalla precipitazione del presidente che, considerandosi padrone della materia, ascoltò poco i consiglieri.
Kamala ascolterà il suo consigliere Philip Gordon, un veterano delle amministrazioni Clinton e Obama (del quale apprezzò l’accordo sul nucleare con l’Iran ma non la rinuncia a punire militarmente la Siria dopo l’uso di armi chimiche). C’è, poi, da vedere se gli uomini della politica estera di Biden — Blinken e Sullivan — continueranno a collaborare anche con Harris. Che certamente coltiverà il rapporto solido con Nato e Ue, mentre in Asia proseguirà il contenimento di Pechino.
Con un maggiore accento, sostiene il New York Times , sullo sforzo di de-risking: eliminare i fattori che potrebbero portare a una guerra.
Essenziale anche per Kamala il rapporto con lo Stato ebraico, ma la sua maggiore sensibilità per le sofferenze dei palestinesi […] la spingeranno a coordinarsi di più con la Ue e gli alleati del mondo arabo.
Stessa linea del presidente, ma Kamala vorrebbe investire, contro il global warming, una cifra dieci volte superiore a quella stanziata da Biden. Dovrà vedersela col Congresso e coi vincoli di bilancio. Come Biden, vuole eliminare i sussidi ai petrolieri ma, a differenza del presidente, vuole anche vietare il fracking: la tecnica che ha fatto impennare la produzione rendendo gli Usa leader mondiali nell’oil and gas ma che assorbe molta acqua e produce fratture nel sottosuolo. […] Aborto e diritti Lgbtq+ Il presidente si è impegnato su questi fronti […] Kamala promette di combattere con più grinta del cattolico Biden. […]