SI METTE MALE PER ÍÑIGO ERREJÓN: IL LEADER IDEOLOGICO DELLA SINISTRA SPAGNOLA ED EX PORTAVOCE PARLAMENTARE DEL PARTITO "SUMAR" È STATO CONVOCATO DAL GIUDICE IL PROSSIMO 12 NOVEMBRE PERCHE' ACCUSATO DI AGGRESSIONE SESSUALE - DA TEMPO SI VOCIFERAVA DI “MANI LUNGHE” E “AVANCE NON GRADITE”, MA A DENUNCIARLO È STATA L’ATTRICE ELISA MOULIAÀ CHE HA RIVELATO: “MI HA SPINTO SUL LETTO E HA TIRATO FUORI IL SUO MEMBRO…”
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(ANSA) - Nuovo capitolo nel caso '#MeToo' che ha scosso la politica in Spagna: l'uomo al centro dello scandalo, ovvero il leader ideologico di sinistra Íñigo Errejón, è stato infatti convocato per il prossimo 12 novembre davanti al giudice che indaga su di lui per una denuncia di aggressione sessuale presentata da una donna. Lo riportano Efe ed altri media iberici.
Fino a poche settimane fa capogruppo dell'alleato di governo Sumar (partner dei socialisti del premier Pedro Sánchez), nonché a suo tempo co-fondatore del partito Podemos, Errejón è finito al centro di un caso scoppiato nel giro di poche ore: inizialmente, le accuse di molestie sessuali sono partite da un'utente anonima di Instagram, che ha raccontato in dettaglio le presunte condotte inadeguate del politico senza però farne il nome esplicitamente.
Ciò è stato però sufficiente per portare Sumar a chiederne le dimissioni, secondo quanto poi detto dalla leader di fatto della formazione, la vicepremier Yolanda Díaz. Poi, la questione si è allargata, con la denuncia di aggressione sessuale ora oggetto di inchiesta giudiziaria, espressa pubblicamente contro di lui dall'attrice Elisa Mouliáa (per fatti risalenti al 2021, secondo la sua testimonianza), una seconda denuncia sporta alla polizia ed altre accuse anonime.
Da allora, Errejón, che pure avrebbe ammesso a membri del suo partito comportamenti riprovevoli, è rimasto pubblicamente in silenzio, mentre lo scandalo si è allargato ulteriormente con denunce presentate anche contro due sindaci andalusi del Partito Popolare.