1. SIAMO ARRIVATI ALLE COMICHE FINALI: LA CENA-SUMMIT GRILLO-BOLDI DA PUNY A PORTOFINO (DI NUOVO L’ITALIA DIMOSTRA DI ESSERE L’UNICA PATRIA DELLA COMMEDIA DELL’ARTE) 2. CIPOLLINO: “SONO DELUSO DELLA SITUAZIONE ATTUALE, GRILLO HA FATTO BENE AD ANDARE IN POLITICA, STO PENSANDO DI STARE CON LUI. NON SI PUÒ MAI DIRE, MA CI STO PENSANDO” 3.E BERLUSCONI? “È TANTO DEMOTIVATO, LO VOGLIONO FARE FUORI. PIÙ DI CHIAMARLO PER DIRE “CORAGGIO TI SONO VICINO”, IO NON SO COSA FARE. COSA AVRÀ FATTO DI MALE?” 4. “BEPPE È SCALTRO, SI TIENE A LATERE. PREDICA QUELLO CHE VUOLE LA GENTE E VUOLE IL POTERE. DICE COSE ANCHE POLITICAMENTE GIUSTE, MA FA SEMPRE IL COMICO, FA RIDERE”


Alessandro Trocino per Corriere della Sera

BEPPE GRILLO E MASSIMO BOLDI A PORTOFINO

Fare politica è una roba seria, quasi come fare i comici. E a volte i due mestieri finiscono per intrecciarsi. Massimo Boldi, già Cipollino e Mago di Napoli, a far ridere ci prova da anni, con risultati alterni. Il secondo mestiere lo ha tentato nel '92, candidandosi nel morente Psi. «Me lo chiese Bettino, visto che c'era già Gerry Scotti». E come andò? «Primo dei non eletti».

BEPPE GRILLO E MASSIMO BOLDI A PORTOFINO

Non male per uno noto per il «Drive in» e «Vacanze di Natale», no? «I primi tre della lista finirono subito in galera». E quindi subentrò? «Ma no, dio bono, mi è crollato giù tutto. Neanche Fantozzi». È così che Boldi torna a fare i cinepanettoni. La sua parabola passa da Teo Teocoli a Christian De Sica, con un'unica stella polare politica: Silvio Berlusconi.

Fino all'altro ieri, quando Boldi viene immortalato a Portofino a cena con il nemico giurato del Cavaliere, Beppe Grillo. Che è stato comico (e un po' lo è ancora) ed è politico (senza esserlo ancora del tutto).

Boldi, che ci faceva con Grillo?
«Eravamo da Puny, il ristorante dei vip. Un posto che si prenota l'anno prima. Ci pensa? Con la crisi che c'è, ci son locali ancora così».

E c'è chi se li può permettere.
«Noi non abbiamo neanche pagato. Hanno avuto il piacere di ospitarci».

BEPPE GRILLO E MASSIMO BOLDI A PORTOFINO

Anche Grillo?
«Sì, credo di sì».

E dunque, l'incontro?
«Casuale. Due tavolate diverse: ci siamo visti e abbracciati».

Ma lei non era berlusconiano?
«Che c'entra, Beppe lo conosco dagli anni 70. Avevamo la stessa agenzia».

Che vi siete detti?
«Beppe è stato affettuoso. Si è ricordato di un mio sketch del Derby. Facevo Fidelio Cam, il mobiliere brianzolo che vendeva mobili da 140 mila lire a 8 milioni e mezzo e poi diceva che ci stava appena dentro».

Grillo ha nostalgia del teatro?
«Mi fa: io ormai mi sono buttato in politica. E hai fatto bene, dico. Io invece sto lottando, ma sono deluso. Mancano i soldi, l'anno scorso ho ridotto il mio cachet del 90 per cento. Ma niente».

Grillo l'ha consolata?
«Mi ha detto di buttarmi su Internet. Fatti un'app e fai pagare i tuoi sketch un euro. Ma non so, sono ancora tradizionale».

BEPPE GRILLO E MASSIMO BOLDI A PORTOFINO

Anche nella politica non era capace ma ci ha provato.
«Lo dissi a Bettino: non sono capace. Ma lui: perché, gli altri sono capaci? Andò male quella campagna. Me ne dicevano di cotte e di crude. Mi ricordo una telefonata a una tv privata. Uno di Calolziocorte: "Boldi, vai a cagare. Non fai ridere neanche come comico figurati come politico". Terribile».

I leader com'erano?
«Andai da Cossiga e gli chiesi: devo far politica? E lui: ma certo, caro. È tutto un teatrino, ti puoi divertire quanto vuoi. Qualche volta mi divertii. Nello spot elettorale facevo Cipollino che leggeva il tg. Davo la parola a Ferrara e poi a Berlusconi, che parlava del Milan».

Ora Silvio è in difficoltà.
«Sì e sono molto dispiaciuto. Ha fatto errori, ma lui è un extraterrestre. Mica è Mussolini da appendere a piazzale Loreto, ha fatto solo peccati veniali. Resterà nella storia come grande statista».

BEPPE GRILLO E MASSIMO BOLDI A PORTOFINO

E Grillo? Voterà per lui?
«Mai dire mai. Non abbandonerò mai Silvio, ma l'amicizia non è la politica. A me piace Letta, è un premier straordinario, preparato, spero che resista. Beppe è una prima donna, uno che ha sempre avuto una marcia in più. Quando mi sono scusato con lui, per un fraintendimento con Berlusconi, mi ha risposto: "Ma che ti frega, dobbiamo essere solidali, facciamo i comici, mica i politici"».

CRAXI-BERLUSCONI

Ma come? Lui ha fondato i 5 Stelle.
«Sì ma Beppe è scaltro, si tiene a latere. Predica quello che vuole la gente e vuole il potere. Dice cose anche politicamente giuste, ma fa sempre il comico, fa ridere».

Lei ci riproverebbe in politica?
«Non so, la politica è un impegno serissimo, sarei a disagio. Se facessi comizi, farei come Totò: vota Boldi, vota Boldi, vota Boldi».

silvio berlusconi E CRAXI

Meglio il cinema.
«Ma va male. Ho pronto il nuovo film: "Un Natale, un matrimonio, un funerale". Ma la Medusa non ha soldi. Pensi che a Venezia non porta neanche un film».

Medusa (Berlusconi) l'ha fatta lavorare. Sta passando sul carro dei vincitori?
«Lo so che si dirà questo. Ma Beppe è solo un amico, è stata una cena carina».