SIAMO ALLE SOLITE: LA COLPA È SEMPRE DEGLI ALTRI – GIORGIA MELONI VA A “PORTA A PORTA” E NON SI FA MANCARE NIENTE: ATTACCA A TESTA BASSA GIUDICI, FUNZIONARI PUBBLICI, SINDACATI E PURE JOHN ELKANN, PER NON AMMETTERE LE SUE RESPONSABILITÀ – PRIMA “RIVELA” DI ESSERE STATA “MINACCIATA DI MORTE DAI TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI”. POI RIDUCE IL MEGA SCANDALO DOSSIER AI “FUNZIONARI INFEDELI”, SENZA AMMETTERE CHE LE RETI ITALIANE SONO UN COLABRODO - A YAKI RIMPROVERA CHE STA “ASPETTANDO IL TAVOLO DEL GOVERNO”, MA NON DICE CHE L’ESECUTIVO HA TAGLIATO QUASI 5 MILIARDI ALL’AUTOMOTIVE (SENZA PROPORRE ALCUNA STRADA ALTERNATIVA) – “SIAMO PRONTI PER TUTTI I REFERENDUM”: A PERDERLI?
-MELONI, ELKANN HA MANCATO DI RISPETTO AL PARLAMENTO
(ANSA) - "Elkann non ha detto solo di no, ha detto no perché aspetto il tavolo del governo: temo che a John Elkann sfuggano dei fondamentali della Repubblica italiana" perché "sono due cose completamente diverse, una non esclude affatto l'altra, siamo una repubblica parlamentare, questa mancanza di rispetto verso il parlamento me la sarei evitata". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a 'Porta a porta' in onda questa sera su Rai 1.
MELONI, MINACCIATA DI MORTE DAI TRAFFICANTI DI ESSERI UMANI
(ANSA) - "Sono convinta che la ragione per cui si sta facendo qualsiasi cosa possibile per bloccare il protocollo con l'Albania, è che tutti capiscono che è la chiave di volta per bloccare le migrazioni irregolari". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella puntata di 'Porta a porta', in onda questa sera su Rai1. "Se lo scafista si ritrova fuori dai confini europei - ha aggiunto -, è il più grande deterrente che puoi mettere in campo. È la prima volta che i trafficanti di esseri umani mi hanno minacciato di morte".
MELONI, BISOGNA ESSERE IMPLACABILI COI FUNZIONARI INFEDELI
(ANSA) - "La cosa più importante riguarda l'infedeltà dei funzionari, l'hackeraggio non è il tema più importante, le nostre banche dati non sono violate da estranei ma da funzionari dello Stato che dovrebbero proteggerle ma usano il loro potere per fare altro con quei dati. Bisogna essere implacabili e non lo dico solo per loro ma anche per chi ha il dovere della vigilanza". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Porta a Porta, in onda questa sera su Rai 1 a proposito dell'inchiesta di Milano sulle attività di dossieraggio.
"Se è inaccettabile che un funzionario che deve proteggere una banca dati, in realtà violi quella banca dati - ha aggiunto la premier - è ugualmente inaccettabile che il suo superiore non si accorga che vengono fatte centinaia di migliaia di accessi abusivi. Quindi questa secondo me è la priorità".
MELONI, 'DA CGIL E UIL UN PICCOLISSIMO PREGIUDIZIO...'
(ANSA) - "Direi che c'è un piccolissimo pregiudizio da parte di Cgil e Uil...". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella puntata di 'Cinque minuti', in onda questa sera su Rai1, sottolineando che lo sciopero generale "è stato convocato qualche giorno prima della convocazione del governo sulla legge di bilancio".
"I sindacati confederali volevano la riduzione del precariato, ed è diminuito. Volevano l'aumento dei salari, abbiamo tagliato il cuneo e messo più soldi sui redditi più bassi - ha aggiunto -. Volevano l'aumento dell'occupazione ed è aumentata. Volevano l'aumento dell'occupazione femminile, ed è aumentata. Volevano che pagassimo i provvedimenti della legge di bilancio prendendo i soldi dalle banche e lo abbiamo fatto con 3,6 miliardi. Se confermano lo sciopero nonostante questo non siamo nel merito, siamo a un approccio...".
MELONI, SIAMO PRONTI PER TUTTI I REFERENDUM
(ANSA) - "Noi siamo pronti sempre per il voto cittadini, per tutti i referendum". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella puntata di 'Porta a porta', in onda questa sera su Rai1, commentando le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha auspicato un referendum sulla riforma della separazione delle carriere dei magistrati. Siete pronti, la domanda di Bruno Vespa, anche per il referendum sul premierato? "Su tutto - ha risposto Meloni -. Non cambio idea sul premierato, sono davvero convinta sia la madre di tutte le riforme. Non la sto facendo per me, perché questo governo è stabile. Se non approfitto di questa occasione per cambiare davvero questa nazione che ci sto a fare... Mi sono presa un impegno con cittadini, rispetto il programma".