SILVIO RIMORCHIA DEL DEBBIO IN DIRETTA TV - CAV: “TRUMP HA VINTO PERCHE’ E’ STATO 14 ANNI IN TELEVISIONE. DOBBIAMO UN LEADER CHE HA FATTO TV, E MI SONO FISSATO SUL SUO NOME” - PAOLOTTO METTEREBBE D’ACCORDO ANCHE SALVINI - (E NON SI E’ CANDIDATO A SINDACO DI MILANO PERCHE’ PUNTA A PALAZZO CHIGI)
Paolo Emilio Russo per Libero Quotidiano
Doveva essere una partecipazione televisiva come le tante degli ultimi giorni, ma quella di ieri sera, mentre rispondeva alle domande di Paolo Del Debbio, si è rivelata tutta un' altra cosa. Silvio Berlusconi aveva scelto la trasmissione di Rete 4 che fa segnare grandi risultati di ascolti e che viene condotta dal professore che istruiva e testava ventidue anni fa quelli che sarebbero diventati i dirigenti di Forza Italia come penultima uscita televisiva prima del voto referendario, come asso nella manica per convincere gli indecisi.
Stuzzicato dal giornalista ed ex assessore al Comune di Milano, il Cavaliere ha provato a ricostruire quelle che sono state a suo dire le ragioni del successo di Donald Trump negli Stati Uniti. «Lui ha vinto anche per il fatto che è stato per 14 anni in televisione», ha ricordato. «Mi sono fatto una domanda: perchè anche noi nella ricerca di un leader non guardiamo ai personaggi che sono in televisione da tanto tempo? E mi sono fissato sul nome di Paolo Del Debbio», ha buttato lì, mettendo in grande imbarazzo il conduttore, con il quale appunto vanta una antica consuetudine. «Ci rifletta; con il sorriso, ma ho detto una verità», ha aggiunto nel corso della registrazione della trasmissione, intitolata questa settimana "Perchè Sì-Perchè No".
Il conduttore era stato corteggiato dal centrodestra già negli anni scorsi, ma aveva sempre chiesto di poter rimanere al suo posto in tv: «Del Debbio ha un cellulare, se lo faccia dare....», ha tagliato corto l' interessato. Certo il conduttore che Berlusconi, ma anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni avrebbero volentieri candidato a sindaco di Milano lo scorso giugno, potrebbe rimettere insieme il "vecchio" centrodestra che stenta a ritrovare una sua compattezza e magari addirittura scongiurare le primarie. Chissà.
Nonostante tutti i leader delll' opposizione si stiano spendendo molto per il No (pure il segretario della Lega ha riconosciuto lo «straordinario» impegno dell' ex premier), Fi, Lega e Fdi non hanno voluto organizzare una manifestazione unitaria di chiusura della campagna: Berlusconi oggi sarà in tv e su internet, Salvini a Milano e Bergamo, Meloni nella Capitale.
«Meglio dividersi per essere in più posti», ha provato a spiegare il leader della Lega. Di candidati e su come strutturare la "ripartenza" si riparlerà. Restano tesissimi i rapporti con Angelino Alfano, sponsor del Sì. Se l' ex premier aveva accusato a Porta a Porta il ministro dell' Interno di essere un «traditore», ieri il leader Ncd è stato altrettanto pesante: «Berlusconi è come Maradona, talento puro annegato in un mare di sregolatezze. Ai miei figli dirò di non prendere esempio da lui...». Il Cavaliere voterà domenica a Roma, dove ha la residenza dal 2013, e poi tornerà ad Arcore per seguire lo spoglio.