SINISTR-ELLY COLPISCE ANCORA: IL SINISTRATO FURFARO NUOVO CAPO DELLA SEGRETERIA PD - LA MOSSA DI SCHLEIN MANDA IN TILT I DEM: LA SEGRETARIA MULTIGENDER NON HA INTENZIONE DI ASSECONDARE IL PRESSING DELLA MINORANZA, CHE DA TEMPO CHIEDE PIÙ SPAZIO NEL PARTITO, E SCEGLIE FURFARO PER UN INCARICO DA QUASI VICE-SEGRETARIO, OGGI AFFIDATO A UN'ALTRA SUA FEDELISSIMA, MARTA BONAFONI. LA QUALE, PERÒ, PUNTA A UNA CANDIDATURA DA CAPOLISTA ALLE EUROPEE IL PROSSIMO GIUGNO...

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Andrea Bulleri per "Il Messaggero"

furfaro schlein

 

Una promozione sul campo. Di più: un'investitura, di fatto, a numero due del Nazareno. Nelle chat degli eletti del Pd, l'operazione viene data praticamente per fatta: Marco Furfaro, attuale responsabile di Iniziative politiche, welfare e contrasto alle disuguaglianze del partito, si avvia a diventare il prossimo coordinatore della segreteria dem. Un incarico da quasi vice-segretario, oggi affidato a un'altra fedelissima di Elly Schlein, Marta Bonafoni.

 

La quale, però, punta a una candidatura da capolista alle Europee il prossimo giugno. E visto che sulla corsa sarebbero arrivate garanzie dalla leader in persona, almeno secondo le voci, al Nazareno si è già aperta la corsa per la successione. Una partita che però pare già chiusa prima di cominciare.

 

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marco furfaro elly schlein foto di bacco

Già, perché Furfaro, 43 anni, deputato alla prima legislatura, nel 2009 fu tra i fondatori di Sinistra ecologia e libertà con Nichi Vendola, con cui si era candidato alla Camera quattro anni più tardi. Poi la corsa in Ue con la lista (tutta a sinistra) de L'altra Europa con Tsipras, e l'adesione al Campo progressista di Giuliano Pisapia. Infine, l'approdo al Pd, e la promozione in segreteria con l'avvento di Schlein. Che lo ha accolto nella cerchia dei collaboratori più fidati.

 

Prova ne è il fatto che sarà proprio lui, Furfaro, a condividere con la segretaria il palco più importante della Festa nazionale dell'Unità che si apre oggi a Ravenna: quello del comizio finale la sera del 10 settembre tradizionalmente affidato all'intervento del (o della) leader.

 

SCHLEIN SUONA LA CHITARRA a castiglione del lago

Una scelta che nelle chat Whastapp dei parlamentari non è passata inosservata. E che anzi viene letta come la prova dell'investitura anzitempo a numero due. Ma la decisione non manca di sollevare alcune critiche, soprattutto tra chi continua a invocare la necessità di una guida più «collegiale» del partito: «E invece no, a quanto pare si sfoga a taccuini chiusi più di un esponente dem Elly continua a dare spazio solo a chi le è fedele».

 

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A stupire, più che l'invito in sé che testimonia la volontà di Schlein di insistere sulla strada dell'asse rosso-giallo è stata la scelta di far partecipare il capo dei pentastellati a un dibattito con il presidente del Pd, Stefano Bonaccini. Che di conseguenza, dovrà fare a meno di un palco interamente a lui dedicato. Criptico e piuttosto evasivo il titolo scelto per l'evento: «Si riparte». Giallo, infine, sulla presenza di Carlo Calenda: il frontman di Azione dovrebbe partecipare alla Festa venerdì sera, in duo con l'ex segretario Pierluigi Bersani. Ma la sua presenza non è stata ancora confermata: «Impegni familiari», dicono dallo staff di Azione

 

bonaccini schlein
schlein festa unita

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