IL ‘SISTEMA MALAGROTTA’ - TONNELLATE DI RIFIUTI DESTINATI ALLA DIFFERENZIATA FINIVANO NELLA MAXI-DISCARICA - NON SOLO CERRONI, INDAGATO ANCHE MARRAZZO


1 - RIFIUTI: ARRESTI; TONNELLATE DIFFERENZIATA IN DISCARICA
(ANSA) - Tonnellate di rifiuti destinati alla differenziata mai trattati e finiti nella discarica di Malagrotta, nonostante i proprietari dell'impianto di differenziazione incassassero diversi milioni di euro. Emerge dalle indagini dei carabinieri del Noe di Roma sul cosiddetto 'sistema Malagrotta' gestito dal patron della maxidiscarica Manlio Cerroni, oggi colpito da un'ordinanza di custodia cautelare.

Discarica di Malagrotta

Tale "sistema" inoltre implicitamente permetteva di dichiarare Malagrotta in costante emergenza proprio perche', secondo l'accusa, nel conteggio delle cubature di spazzatura finivano materiale non definibile rifiuto tout court come il Cdr (combustibile da rifiuti) e ciò che poteva essere riciclato. Dunque l'emergenza fittizia di Malagrotta produceva, per l'accusa, un nuovo business al gruppo visto che le amministrazioni erano costrette a trovare nuovi siti.

discarica malagrotta roma daLaStampa

2 - RIFIUTI: ARRESTI ROMA; 21 INDAGATI, ANCHE MARRAZZO
(ANSA) - Sono 21 gli indagati, e tra loro anche l'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, nell'inchiesta della procura di Roma sulla gestione dei rifiuti nel Lazio. L'ex Governatore è iscritto per le ipotesi di abuso d'ufficio e falso, in concorso con Manlio Cerroni, Avilio Presutti, Luca Fegatelli, in relazione all'emanazione di ordinanza che consentiva al consorzio Coema di avviare "l'attività per la realizzazione dell'impianto di termovalorizzazione di Albano Laziale", ordinanza ritenuta "illegittima in quanto il commissario straordinario aveva cessato i suoi poteri in data 30 giugno 2008 ed il presidente della Regione Lazio era pertanto divenuto incompetente", si nelle nell'ordinanza di custodia cautelare.

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Giampiero Marrazzo
Manlio Cerroni