C.MA. per “Libero Quotidiano”
laura boldrini a montecitorio fiducia
Per un Matteo Salvini che attacca una Laura Boldrini che scende in campo. Monsignor Nunzio Galantino ora ha trovato una «paladina» nella presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale , durante un' intervista a Radio Vaticana, vuole spiegare che «il capo della Cei esprime i principi del Vangelo, ed esprime (peraltro) anche i temi a cui ogni giorno dà voce lo stesso Papa Francesco. Per cui mi sembra normale che monsignor Galantino possa essere libero di esprimere le proprie posizioni. E chi lo attacca lo fa (a mio avviso) in modo strumentale».
Secondo la presidente della Camera, «ci sono professionisti delle polemiche nel nostro Paese, che sono quasi sempre privi di argomenti propri. Quindi si esercitano attaccando gli altri e a volte facendolo anche in modo pesante e volgare. Io ritengo che bisogna invece prospettare le soluzioni e agire quanto più possibile anche a livello esteso, a livello europeo».
E annuncia: «La riforma della cittadinanza sarà una delle leggi di cui ci occuperemo alla ripresa, a settembre. È stato depositato un testo. Mi pare che sia di fatto concentrato sulla cittadinanza dei minori». La Boldrini, però, si spinge ancora più avanti: «Se la legge sulla cittadinanza, però, è uno strumento di integrazione (e io credo che lo sia) allora ritengo che va bene occuparsi della cittadinanza e dei minori, ma ritengo che bisogna anche non escludere quella dei maggiorenni, quella degli adulti». Insomma, lo ius solis deve essere esteso anche agli adulti.
Matteo Salvini, dal canto suo, torna a rinfocolare la polemica contro i vescovi. Nel mirino, ancora una volta, soprattutto il segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, che torna ad attaccare via Twitter. «Altro che Galantino, questa era gente seria!», scrive infatti Salvini postando un articolo sui porporati Biffi e Maggiolini.In un altro post, il leader del Carroccio punta il dito contro la «diocesi di Vittorio Veneto che ha deciso di vietare la preghiera dell' Alpino a messa. Pazzesco.
Sono sempre più sconcertato da certi vescovi». Intanto, sul fronte degli sbarchi di immigrati, che continuano senza tregua, al molo centrale del porto di Catania sono scesi i migranti salvati dalla nave norvegese «Siem Pilot» nell' ambito dell' operazione Frontex, poi le salme dei 49 migranti morti all' interno della stiva di un' imbarcazione al largo della Libia, nell' ultima tragedia del mare. I superstiti sono 312, di cui 45 donne e 3 minori.
In una seconda operazioni di salvataggio sono state soccorse oltre cento persone. I migranti sopravvissuti saranno smistati in alcuni centri di accoglienza del Nord Italia. Le salme saranno trasferite all' ospedale Garibaldi di Catania, a disposizione dell' autorità giudiziaria. La Procura di Catania ha infatti aperto un' inchiesta sul tragico evento «per omicidio colposo e favoreggiamento dell' immigrazione clandestina», ha detto il procuratore della Repubblica facente funzione Michelangelo Patané.
«Bisogna accertare le cause della morte», ha aggiunto, «e svolgere altre indagini. L' ipotesi può essere che la morte sia dovuta ad asfissia tanto per la presenza di molte persone in un locale chiuso che a causa dei gas di scarico. Ne sapremo di più dopo le autopsie sui corpi delle vittime». E nella notte di domenica sono stati soccorsi al largo della Calabria altri 350 migranti a bordo di un barcone in difficoltà. L' intervento è stato particolarmente complesso dalle condizioni del mare. A bordo del barcone anche il cadavere di un uomo, morto probabilmente durante la traversata.