IL SOSPETTO “SMILE” DEI RUSSI E LE CONDOGLIANZE PELOSE DI MACRON: L’ANALISI DEL VOTO VISTO DALL’ESTERO – MOSCA CONTENTA PER SUCCESSO DI LEGA ED M5S: “SONO STATI IN CRIMEA” – IL TOY BOY DI BRIGITTE, INVECE, ATTRIBUISCE LA SCONFITTA DEL PD AGLI IMMIGRATI (CHE LUI BLOCCA A VENTIMIGLIA)
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A.M. per Libero Quotidiano
È ancora presto per dare la colpa agli hacker russi agli ordini di Vladimir Putin. Attoniti, i giornali stranieri non avanzano ancora ipotesi sulle cause del terremoto elettorale italiano. Ma appena si riprenderanno dallo shock, potranno ripartire con gli esercizi di dietrologia trovando la prova delle interferenze del Cremlino sulle parole del presidente della commissione per gli affari internazionali della Duma di Stato (camera bassa del parlamento di Mosca), Leonid Slutskij: «Non ho alcun dubbio che con questi risultati elettorali le relazioni russo-italiane si svilupperanno in maniera costruttiva. Sia i partiti che entreranno nella coalizione sia il secondo alle elezioni, il Movimento 5 Stelle, sostengono lo sviluppo di un partenariato con la Russia e la rimozione delle sanzioni illegali dell' Unione Europea contro il nostro Paese».
Tanto che confida nei rappresentanti dei partiti vincitori che «sono stati in Crimea, si sono incontrati con le autorità e la popolazione della repubblica e hanno tratto le loro conclusioni sul fatto che la penisola è stata annessa alla Russia sulla base della volontà dei suoi cittadini». Ma quel che preoccuperà di più sarà l' osservazione di Slutskij secondo il quale «i dati preliminari delle elezioni parlamentari in Italia non sono inaspettati», anzi, «in linea di principio, corrispondono alle tendenze paneuropee, in cui posizioni di leadership sono state assegnate a forze di destra».
Il parlamentare russo azzarda perfino una previsione: «Credo che a questo progresso politico sia legato il futuro non solo dell' Italia, ma anche la formazione dell' architettura politica europea nei prossimi anni».
Sul fronte opposto intanto parte subito la caccia al responsabile del tracollo elettorale della sinistra. Emmanuel Macron, che se ne intende perché ha contribuito a cancellare i socialisti dal panorama politico francese, dà la colpa agli stranieri, cioè al contesto di «forte pressione migratoria» che ha «innegabilmente» interessato l' Italia, per spiegare la vittoria dei cosiddetti populisti. Per evitare la stessa sorte, non gli resta che affidarsi a Sergio Mattarella, ma è consapevole che «nel mondo in cui viviamo, possiamo difendere delle belle idee ma non possiamo difenderle astraendoci dalla brutalità del contesto».
Anche la Commissione europea spera nel Quirinale per «facilitare la formazione di un governo stabile» e il governo tedesco ricorda che «l' Italia è un Paese profondamente amico e partner» della Germania e auspica «un governo stabile per il benessere del Paese e dell' Europa».
Ma non tutti sembrano preoccupati per la presunta ingovernabilità. Il gruppo europeo Efdd, di cui fa parte M5s, sottolinea «la grandiosa avanzata dei partiti anti-establishment ed euroscettici», mentre la leader del Front National francese, Marine Le Pen ritiene che «l' arrivo in testa alla coalizione della Lega guidata dal nostro alleato e amico Matteo Salvini è una nuova tappa del risveglio dei popoli!».