IL SOTTI-LETTA FINIRA’ SCHIACCIATO DALLO SCAZZO CALENDA-FRATOIANNI? – IL CHURCHILL DEI PARIOLI CHIEDE AL PD DI "PRENDERE POSIZIONE" SULL’AGENDA DRAGHI – L’ALLARME DI TABACCI: “BASTA FATWE E ATTACCHI RECIPROCI, COSI’ SALTA LA COALIZIONE” – SALVINI FA CAMPAGNA ACQUISTI NEL GOVERNO E APRE ALLA CONFERMA DI CINGOLANI MINISTRO - "SI È FATTO CARICO PIÙ DI UNA VOLTA DI USARE IL TERMINE NUCLEARE FACENDO ARRABBIARE PD E MOVIMENTO 5 STELLE”
Da corriere.it
Azione: «Dubbi su agenda Draghi? Il Pd parli»
«La tensione di queste ore nasce dalla constatazione che di fronte ai continui attacchi personali di Bonelli e Fratoianni, alla continua messa in dubbio dell’agenda Draghi e al voto contrario all’allargamento della Nato di Fratoianni, il Pd non ha preso posizione». È quanto viene spiegato da fonti di Azione.
«Divorzio»tra Italexit e Alternativa
«Il quadro di possibile accordo elettorale fra Alternativa e Italexit è sciolto. Laddove c’era un consenso di fondo su una serie di importanti nomi da presentare come candidati, nella composizione in dettaglio delle liste presentata da Italexit abbiamo riscontrato la presenza - anche in ruoli di capolista - di candidati organici a formazioni di ispirazione neofascista». È quanto si legge in una nota di Alternativa.
Salvini su Cingolani ministro: «Ne sarei felice»
«Cingolani futuro ministro? ne sarei felice. Si è fatto carico più di una volta di usare il termine nucleare facendo arrabbiare Pd e Movimento 5 Stelle. Non credo che lui abbia tessere di partito in tasca, non è della Lega, ma se fosse a disposizione ne sarei felice». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso dell’incontro con la stampa a Lampedusa.
L’allarme di Tabacci: «Così salta la coalizione»
«Avendo una certa età mi permetto di suggerire a tutti coloro che non vogliono regalare il Paese alla destra di smetterla con critiche, fatwe e attacchi reciproci». Lo dichiara Bruno Tabacci, leader di Impegno Civico - Centro Democratico. «La mia preoccupazione - prosegue - è dettata dalla convinzione che serva senso di responsabilità da parte di tutte le forze del centrosinistra. Il primo problema da affrontare è di metodo: non si regge una coalizione in cui alcuni decidono da soli chi può farne parte e chi no e a quali condizioni