SPADAFORA, FUORI LO SPADONE! - “CHE IPOCRITA CHI CRITICA DI MAIO DA RUOLI AVUTE GRAZIE A LUI - DI BATTISTA È RIMASTO FUORI DA PARLAMENTO E GOVERNO E SI PUÒ PERMETTERE IL LUSSO DI PARLARE PIÙ LIBERAMENTE DI NOI - PARAGONE? HA GIOCATO UNA SUA PARTITA PERSONALE. ED È STATO ESPULSO PERCHÉ NON HA RISPETTATO LE REGOLE - LA TENUTA DEL GOVERNO? TEMO PIÙ LE NOSTRE TENSIONI CHE LE REGIONALI…”

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Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”

vincenzo spadafora foto di bacco

 

Ministro Spadafora, il M5S è in agonia?

«Il Movimento è in una fase di evoluzione. Ha rivoluzionato con il suo arrivo il panorama politico che si basava su un finto bipolarismo che serviva solo a spartirsi il potere. Ha varato leggi che hanno cambiato questo panorama. Ora non c' è dubbio che ci siano fibrillazioni, ma è solo perché il M5S segue la sua natura di continuo cambiamento».

 

L' occasione per cambiare sarà agli Stati generali? Si preannunciano come il momento dello scontro e della scelta tra chi vede il M5S come terza via o chi come parte del centrosinistra.

«Chi immagina gli Stati generali come uno scenario di guerra è un folle. Piuttosto vediamo quali proposte e soprattutto quali persone si candideranno ad assumere delle responsabilità che finora sono ricadute tutte sulle spalle di Di Maio».

di battista di maio

 

Sì, però il tema della collocazione politica sarà determinante.

«Non direi. Si tratta di un argomento di fatto superato con la proposta di legge proporzionale, che non obbliga più i partiti ad allearsi ma consente a ognuno di far valere il proprio consenso».

 

Grillo sì è speso molto per una confluenza con i dem: scegliere di essere "terzi" non significherebbe sconfessarlo?

«Anche io ho sempre detto che sono più a mio agio con questo governo che con quello precedente, ma con il proporzionale non è necessaria nessuna confluenza stabile con nessun partito».

 

Di Maio è in discussione: deve lasciare?

«Luigi è stato protagonista dello straordinario percorso che ha portato il M5S dove è e che ha rotto il sistema del finto bipolarismo. Questo giustifica gli attacchi dall' esterno, ma sono gravi quelli interni. Sono frutto solo di un cieco cinismo. È un' illusione pensare che sostituire Luigi possa essere una vittoria. Alla fine si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle inascoltate».

vincenzo spadafora foto di bacco (2)

 

Ora però Di Maio è bersaglio di molte critiche...

«Lui è stato scelto e votato: La sua figura è prevista dallo statuto. E mi lasci dire che è ingiusto e ipocrita criticarlo da posizioni e ruoli che si ricoprono che sono il frutto del lavoro svolto da Di Maio. La riconoscenza è proprio vero che è quel breve momento tra una richiesta e l' altra».

 

Intanto si parla di una gestione collegiale. Si fanno i nomi di Paola Taverna di Stefano Patuanelli.

«Luigi è riuscito far camminare insieme le diverse anime del M5S, i volti storici e quelli nuovi. Ci sono tante persone in grado di dare un contribuito, che si possono candidare a nuovi ruoli ma saranno gli Stati generali la sede per farsi avanti».

 

IL DITO MEDIO DI GIAN LUIGI PARAGONE

Di Battista fa il battitore libero: prima punge poi elogia il leader...

«Di Maio, Fico, Taverna e Di Battista sono sempre un faro per gli attivisti e gli elettori. Di Battista per sua scelta è rimasto fuori dal Parlamento e dal governo e si può permettere il lusso di parlare più liberamente di noi».

 

Era giusta l' espulsione di Paragone?

«Paragone viene dalla Lega. Ha diretto la Padania. È stato in Rai in quota Lega. Ha giocato una sua partita personale. Ed è stato espulso perché non ha rispettato le regole».

 

rousseau il sistema operativo

Anche lei è accusato di essere un volto esterno.

«Intanto io sono da cinque anni nel M5S. Certo, molto dopo rispetto ai volti storici, ma da quando ho l' onore di rappresentare il M5S, mi sono speso per conquistare la fiducia degli elettori che mi hanno votato. L' apertura alla società civile è stata vista come una delle chiavi della vittoria del 2018: è un po' comodo prendere le persone quando ti servono e poi additarle».

 

Rousseau sarà inglobato nel M5S: è una soluzione o una toppa alle critiche?

«Non so se sarà inglobato. Rousseau è uno strumento a disposizione del M5S ma credo che sia giusto trovare una soluzione condivisa».

vignaroli stefano e paola taverna

 

Che destino ha il governo se M5S finisce al 5% in Emilia-Romagna?

«Certo, nel caso di un risultato deludente ci potranno essere altre fibrillazioni nel M5S ma la tenuta del governo per tanti motivi è salda e di lunga durata. Influiscono comunque di più le tensioni interne al nostro gruppo che le Regionali in Emilia-Romagna sull' esecutivo».

 

Non suona ambiguo toccare la legge elettorale ora?

«Prima delle elezioni sarebbe ambiguo, non tre anni prima della fine della legislatura».