FRA LE SPESE DEL PD AL PIRELLONE, COME RISULTA DAL SITO DEL PARTITO, FIGURANO ANCHE LE PUBBLICAZIONI DI DUE LIBRI DEI CONSIGLIERI BORGHETTI E SPREAFICO - LA BADANTE ROSI MAURO INTANTO SI PRENDE LA SUA RIVINCITA: HA ACQUISTATO I FAMOSI DIAMANTI CON 100 MILA € PROVENIENTI DAL SUO CONTO CORRENTE: “MI HANNO DIPINTO COME UNA DELINQUENTE MA NON HO USATO SOLDI DELLA LEGA”...


Giuseppe Guastella e Andrea Senesi per il "Corriere della Sera"

Sono in venti faldoni e sei scatoloni i documenti sulle spese rimborsate tra il 2008 e il 2012 dalla Regione Lombardia ai gruppi di Pd, Idv, Sel, Udc, Pensionati e gruppo misto che da ieri si aggiungono alle migliaia di pagine già acquisite nei mesi scorsi dalla Guardia di Finanza al Pirellone negli uffici di Pdl e Lega. Dopo i 62 nomi di consiglieri della maggioranza finiti sul registrato degli indagati per peculato in relazione a spese per circa due milioni, ora l'inchiesta della procura di Milano rischia di coinvolgere anche le opposizioni.

ROSI MAURO

Mentre il 14 dicembre i pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Antonio D'Alessio facevano notificare dalle Fiamme gialle gli inviti a comparire ai primi consiglieri di Pdl e Lega, la stessa Gdf chiedeva l'acquisizione dei documenti dei partiti dell'opposizione, ma c'è voluto quasi un mese prima che fossero materialmente consegnati agli inquirenti i quali, come per quelli della maggioranza, ora esamineranno ricevuta per ricevuta, scontrino per scontrino.

CARLO SPREAFICO jpeg

I pm vogliono verificare se i rimborsi ottenuti per spese di rappresentanza, comunicazione, contratti di consulenza e collaborazione dalle opposizioni rientrino in quelli previsti dalla legge per «l'espletamento del mandato» o se invece, come è accaduto per i 62 consiglieri della maggioranza, siano da ritenere spesso totalmente ingiustificati ed illegali. L'obiettivo è di chiudere l'inchiesta entro la fine di gennaio, prima delle elezioni.

Per avere un'idea di cosa abbiano pagato con le loro tasse i lombardi basta uno sguardo al sito del gruppo del Pd, l'unico per la verità ad aver pubblicato online una lista di uscite. Ci sono i 1.700 euro versati per celebrare la festa della donna, dei quali 960 investiti per piccoli regali destinati alle 24 dipendenti dell'ufficio, cento andati in mimose e 600 per un pranzo «collettivo». Oltre alla galanteria da otto marzo, ci sono tanti taxi, un po' di pranzi e qualche pernottamento in hotel sempre «per missioni istituzionali».

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C'è poi il consigliere Carlo Borghetti che si è fatto rimborsare dalla cassaforte del gruppo 9.360 euro per aver dato alle stampe il volume «I miei primi due anni da consigliere regionale», bilancio di metà mandato con tanto di comunicati, interrogazioni e progetti di legge presentati.

Discorso simile per il «collega» Carlo Spreafico che ha stampato a spese del gruppo (ma a costi decisamente inferiori: «solo» 2.607 euro) il volume «Tramonto celeste, alba democratica». Dal Pd sostengono di essere in grado di giustificare una per una ciascuna uscita, tanto che il capogruppo Luca Gaffuri è categorico: «Abbiamo sempre rispettato le leggi».

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Coinvolta come ex consigliere regionale per un acquisto di materiale informatico da 7.500 euro (la sua posizione va verso l'archiviazione), la ex pasionaria del Carroccio Rosi Mauro ieri si è presentata spontaneamente in procura come teste nell'altra inchiesta, quella sui rimborsi elettorali nazionali della Lega in cui non è indagata.

Le indagini hanno chiarito che la Mauro ha acquistato i famosi diamanti con 100mila euro provenienti da un suo conto corrente e che i fondi passati dalla Lega al Sinpa, il sindacato da lei guidato, sono ritenute «irrisorie» non avendo superato i 200mila euro in 4 anni. «Sono venuta per chiedere di fermare questo fango mediatico. Mi hanno dipinto come una delinquente tanto da farmi vergognare per strada, ma non ho usato soldi della Lega. Solo i miei in un investimento per la mia vecchiaia», ha detto ai pm e ai cronisti cedendo a tratti alla commozione.