SPUNTANO GLI SPIONI! – ALFREDO ROMEO INCONTRO’ PURE UN UOMO DEI SERVIZI E LO RACCONTA A BOCCHINO, A CUI GARANTIVA LO STESSO STIPENDIO DI DEPUTATO (15 MILA EURO AL MESE) – UN PIZZINO PER IL TESORIERE BONIFAZI – CARLO RUSSO VOLEVA FINANZIARE ''L’UNITA’'' ED AVEVA IL “PASSI” PER IL NAZARENO


Dario Del Porto Conchita Sannino Maria Elena Vincenzi per la Repubblica

 

Gli agenti spioni di Banksy

«L' unica soluzione? È sotto la mattonella ». Così, in uno dei loro colloqui intercettati, Alfredo Romeo pensava a come versare soldi in nero a Carlo Russo, il faccendiere amico di Tiziano Renzi. Nell' interpretazione degli investigatori, che ora passa al vaglio dei magistrati di Roma, l' imprenditore napoletano si riferiva al denaro destinato proprio al papà dell' ex premier, quel genitore definito, dal superteste Alfredo Mazzei in interrogatorio, un tipo «spregiudicato».

 

TIZIANO HA APPREZZATO L' ATTO?

tiziano renzi

Nel corso del dialogo, Romeo lamenta di aver fatto in passato «donazioni in maniera tutta registrata, un sistema che secondo noi però non ha funzionato». Perciò, Romeo pensa di cambiare strategia: vecchio sistema, «sotto la mattonella». Poi Romeo chiede a Carlo Russo, l' intermediario con Renzi senior. «Ma il dottore ha apprezzato l' atto?». Secondo i carabinieri del Noe, si riferisce a Tiziano, destinatario della somma concordata con Russo. Denaro che il padre del premier ha però categoricamente negato di aver preso.

 

ROMEO E I SERVIZI

carlo russo

Un capitolo dell' inchiesta, condotta in coordinamento tra Roma e Napoli, è dedicato a incontri tra la coppia Alfredo Romeo-Italo Bocchino e alcuni presunti esponenti degli apparati di sicurezza. È Romeo a riferire a Bocchino, secondo quanto ricostruito da Repubblica, di un incontro avuto con un esponente graduato dei Servizi. Racconta di essere stato rassicurato: è in un elenco di una decina di persone che sono tutelate, in una lista segreta, e informate di qualunque cosa arriva al capo.

 

francesco bonifazi

Si tratta di millanterie? Romeo è vicino a Russo, che con Tiziano Renzi è accusato di traffico d' influenze. Ed è sempre con Romeo il top manager con cui interloquiscono vertici della direzione nazionale del Pd con l' intento di proporgli un investimento nella storica testata L' Unità.

 

LA MONTAGNA DI SOLDI

L' indagine di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Ielo e dal pm Palazzi, punta agli altri corrotti. D' altronde è lo stesso a gip a parlare dell' uso di «nero» da parte di Romeo. «Nel solo 2016 - si legge - Romeo ha prelevato presso una banca napoletana, denaro contante mediante cambio di assegni intestati a me medesimo per un importo di 351mila euro». Dato che emergeva anche nell' inchiesta napoletana dei pm Henry John Woodcock e Celeste Carrano.

 

ALFREDO ROMEO

BONIFAZI E PESSINA NEL PIZZINO

Tra gli appunti di "lavoro", foglietti sfusi sui quali Romeo e Bocchino appuntano nomi e cifre per scongiurare intercettazioni, ve n' è uno che reca altri nomi. Uno è "Bonifaz", riferito al tesoriere Pd Francesco Bonifazi. L' altro è "Pess" e indicherebbe l' editore Massimo Pessina, che detiene il 40 per cento del quotidiano L' Unità. Che sarebbe stato favorito negli affari.

 

UN FACCENDIERE AL NAZARENO

La trattativa per l' eventuale ingresso di Romeo all' Unità viene seguita da Carlo Russo. Romeo vuole anche andare «a Firenze anche ogni mese». L' imprenditore pensa di entrare per compiacere sempre più il Giglio magico. E Russo viene pedinato e fotografato dai carabinieri mentre entra al Nazareno. Il deputato fiorentino che ruolo ebbe? Repubblica lo ha cercato più volte. Invano. Ma in serata lui invia una nota.

UNITA BERLINGUER

 

«Ho incontrato Russo per 10 minuti. Mi ha riportato un potenziale interesse da parte dell' imprenditore Romeo ad entrare come socio dell' Unità. Spiegai l' impossibilità di dare seguito a tale interessamento perché - per policy della mia tesoreria - vi è una preclusione ad avere rapporti di natura economica con soggetti sottoposti a pendenze giudiziarie. Russo mi sottolineò che Romeo risultava essere stato assolto da ogni accusa. Per mera cortesia gli chiesi di darmene prova, così mi fu fornito un documento che non ho neppure letto perché la decisione di non dar seguito ad altri incontri l' avevo già presa. Da quel giorno non ho mai più avuto contatti di nessun tipo con Russo».

 

IL TOP CONSULENTE

Quasi 15mila euro in contanti trovati in casa di Russo. Tensioni a casa di Bocchino: durante la perquisizione della Finanza, l' ex deputato An ha provato a sottrarre le agende degli anni 2007 e 2008, secondo lui coperte da immunità. Verifiche dei pm di Napoli sulla reali prestazioni di Bocchino, consulente di Romeo per 15mila euro al mese.

 

ITALO BOCCHINO

LA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA

Nel mirino dei pm ci sarebbero anche rapporti, più volte esibiti da Romeo, con avvocati e magistrati amministrativi che lo avrebbero aiutato ad ottenere sentenze favorevoli. Anche queste millanterie? I pm lo hanno chiesto a Gasparri, non ne sapeva nulla. Ma le indagini sono in corso.