SPUTTANARSI CON POCO - L'ASSESSORE VENETO A PARI OPPORTUNITÀ E LAVORO, ELENA DONAZZAN, SU FACEBOOK ACCUSA IL “BASTARDO” E “MAGREBINO DI MERDA” CHE HA PROVATO A RUBARLE LA BICI E RINGRAZIA IL “CAMERATA PATRIOTA” CHE L’HA AIUTATA A RECUPERARLA


ELENA DONAZZAN

Da "il Fatto Quotidiano"

 

“Magrebino di m...", quello che cerca di rubargli la bicicletta, più oltre anche "bastardo", mentre chi le dà una mano a recuperarla è un "patriota". E quelli che si scandalizzano per questo linguaggio, non precisamente da assessore regionale all' istruzione, sono naturalmente "anime belle".

 

Elena Donazzan, 43 anni, di Forza Italia, non è nuova all' uso disinvolto del linguaggio. Titolare degli assessorati di istruzione, lavoro e pari opportunità della giunta regionale veneta guidata dal leghista Luca Zaia, Donazzan ha un palmares di rispetto. Ma anche la cronaca non scherza.

POST DI ELENA DONAZZAN - MAGREBINO DI M

 

Ieri a Sanremo - racconta lei stessa su Facebook - in vacanza con il fidanzato Vittorio, esce da un ristorante sul filo di mezzanotte e invece delle mountain bike trova solo i lucchetti.

 

Elena-Donazzan

Parte la caccia verso la stazione, e mentre Vittorio cerca nel pericoloso covo di nordafricani "io riconosco la mia bici con sopra un maghrebino di m..." (sic, con i puntini). Lo blocca, una turista "camerata patriota" aiuta a inseguire l' altro, e il fidanzato "becca tre magrebini, si fa giustizia da solo e riporta a casa la bici". "Risultato, Magreb 0 Italia 2".

 

La precedente esperienza politica dell' assessore veneto, Alleanza nazionale, ha lasciato tracce. Come nel caso del 25 aprile del 2011, in cui un bel gruppo di giovani dell' allora Pdl festeggiò l' anniversario della Liberazione facendo il saluto fascista - e facendosi fotografare. Con loro, non immortalata, c' era anche Elena Donazzan.

 

Ma la nuova filiazione, Forza Italia ha lasciato segni anche più incisivi.

ELENA DONAZZAN
ELENA DONAZZAN
ELENA DONAZZAN
ELENA DONAZZAN

Come alle elezioni del 2015, quando molti anni dopo Lauro e molto pochi dopo il veronese Tosi - fece distribuire pacchi di pasta con il suo santino azzurro sopra. "Questa non è made in China", si difese. Venne eletta. Rinunciò solo per restare in Regione.