LA STELLA DEGLI ITALO-AMERICANI SI è SPENTA A 91 ANNI - Stella ha dedicato 21 anni alla NIAF come consigliere d’amministrazione, presidente e amministratore fino al 1999. E NEGLI ULTIMI TEMPI ERA TORNATO IN BALLO PER L’AFFAIRE TULLIANI: GAUCCI AVEVA CONSEGNATO UN MILIARDO DI LIRE AI TULLIANI PER PORTARLO A STELLA. UN PACCO DI SOLDI CHE NON ARRIVARONO MAI A DESTINAZIONE...
1- FRANK STELLA è MORTO A DETROIT A 91 ANNI...
Dagli account Twitter e Facebook della Niaf (National Italian American Foundation): \"la Niaf piange la morte del suo ex presidente Frank D. Stella. Stella ha dedicato 21 anni alla NIAF come consigliere d\'amministrazione, presidente e amministratore fino al 1999.\"
http://www.facebook.com/pages/The-National-Italian-American-Foundation-NIAF/110762143855
http://twitter.com/niafDC
2- «I TULLIANI DOVEVANO PORTARMI 500MILA DOLLARI MA I SOLDI DI GAUCCI NON SONO MAI ARRIVATI»...
Mary Giuffré per \"Libero\" - Il capo degli italoamericani, Frank Stella, conferma i suoi rapporti con i Tulliani brothers. Dopo il suo coinvolgimento nella vicenda, da parte di Luciano Gaucci, contattiamo il leader americano per farci raccontare la sua versione dei fatti. Stella è stato informato da un amico italiano, in merito agli ultimi avvenimenti, apparsi sui media. Andiamo a trovarlo a Detroit in Michigan, ma purtroppo, Frank Stella, al momento, non è in buona salute ed è ricoverato in ospedale, malgrado questo, anche se con fatica, decide di parlare della vicenda.
Conosceva bene Elisabetta e Giancarlo Tulliani e sapeva che non perdevano tempo per raggiungere i loro obiettivi. Frank Stella, 91 anni, un uomo tutto d\'un pezzo, d\'origine abruzzese, un quasi mancato diplomatico. Congedatosi nella seconda guerra mondiale, con onore, come maggiore dell\'Army Air Force. Vive in uno dei pochi quartieri per bianchi rimasto a Detroit, tutte le mattine va in chiesa e trascorre i fine settimana con la sua numerosa famiglia. È il ritratto dell\'italoamericano di successo, quello che ha conquistato con fatica il rispetto degli americani.
Ha supportato vari presidenti degli Stati Uniti, da Nixon, a Reagan, a Bush. Il vecchio Frank, così come lo chiamano gli amici, pesa bene ogni singola parola, dal suo viso non trapela nessuna emozione, nessun fastidio legato alla vicenda Gaucci-Tulliani, ma solo voglia di chiarire i fatti. È stato presidente e chairman di molte associazioni, per oltre 20 anni nel consiglio direttivo della NIAF che rappresenta gli italoamericani, membro del board dell\'Università e dell\'international opera theatre di Detroit.
Premiato dal governo italiano con l\'onorificenza di \"Grande ufficiale\". I Tulliani gli furono presentati proprio da Gaucci, li incontrava spesso nei suoi brevi soggiorni in Italia e spesso era lo stesso Gaucci a chiedergli dei favori per aiutare il giovane Giancarlo. Mr. Frank Stella, quando incontrò per la prima volta e chi le presentò i fratelli Tulliani? «Tanti anni fa e me li ha presentati Gaucci a Roma». Quali erano i suoi rapporti professionali con Giancarlo Tulliani? È vero che avevate una società immobiliare?
«Mah! Io ho tante società, molti amici e tanti conoscenti. A volte utilizzano il mio nome, anche solo quando mi stringono la mano o mi hanno conosciuto per una volta, per questo, pensano di poter usare la mia immagine, ovviamente, data la mia età e i miei acciacchi, non posso seguire tutto personalmente».
Quale fu la sua prima impressione sui Tulliani? «Avevano tanta voglia di fare...(fa una lunga pausa) Io non mi preoccupavo molto di loro due, mi furono presentati da Luciano e mi sono fidato di lui. Lei era la sua fidanzata, Luciano mi disse di essere molto innamorato. Giancarlo era il fratello, quindi, non avevo motivo di mettere in dubbio la loro buona fede. Luciano voleva aiutare questo ragazzo ed io, essendo suo suo amico, mi misi a disposizione, volevo aiutare la famiglia Gaucci, a me fa sempre piacere aiutare gli italiani».
Chi sono i suoi amici italiani? «Ne ho tanti. Un caro amico è stato Luciano Pavarotti, ma anche Giuliano Gemma, Valentino, Maurizio Costanzo e tanti altri tra politici, artisti e imprenditori». Ma in Italia ha altri partner societari? «Sì, tanta gente seria, ma non ho voglia, ora, di fare l\'elenco delle mie partnership, ne parliamo, forse, un\'altra volta, magari in un\'altra occasione». Da quanto tempo non sente i fratelli Tulliani? «Davvero da tanto tempo».
Successivamente, è venuto a conoscenza del rapporto tra il presidente della Camera, Fini e la Tulliani? «No, non ne sapevo nulla, non mi interessa». È vero che i Tulliani dovevano darle dei soldi per conto di Gaucci? «Dovevo ricevere un\'offerta da Gaucci, da devolvere a favore di fondazioni benefiche, ma stranamente, \"I don\'t know why\"(non so perché ndr) non ho mai ricevuto nulla». A quanto ammonta la somma? «Erano tanti soldi...».
Approssimativamente, può dirci quanti soldi le doveva dare? «Non ricordo». Ma si trattava, forse, di cinquecentomila dollari? «Circa, ma era comunque un\'offerta libera fatta per beneficenza, dettata dalla sua generosità, perché Luciano è bravo ed è molto generoso». Che tipo di favore aveva fatto a Gaucci? «Gli ho giusto presentato qualche amico. Ho semplicemente fatto delle connections».
Quando veniva in Italia, incontrava spesso Gaucci e i Tulliani? «Sì, durante i miei soggiorni a Roma, mi è capitato. Ultimamente, però, non viaggio spesso come un tempo, quindi, raramente vengo a Roma». Che ne pensa di questa situazione in cui sono coinvolti Gaucci e i Tulliani? «Sono molto dispiaciuto per Luciano, ci conosciamo da tanti anni, lui è una brava persona e mi dispiace davvero per lui. God bless you!».