LA STORIA NON CI HA INSEGNATO UN TUBO: ABBIAMO SMESSO DI COMPRARE GAS DA PUTIN, E ORA LO PRENDIAMO DAGLI AMICI DI HAMAS – DOPO L’ATTACCO AD ISRAELE, L’ALGERIA SI È SUBITO SCHIERATA CON I TERRORISTI PALESTINESI. È LO STESSO PAESE A CUI L’ITALIA SI È RIVOLTA PER SOSTITUIRE LE FORNITURE DI METANO DELLA RUSSIA, DOPO LA GUERRA IN UCRAINA – LO STESSO È SUCCESSO CON L’AZERBAIGIAN: NON ABBIAMO PROFERITO PAROLA DOPO LA PULIZIA ETNICA DEGLI ARMENI IN NAGORNO KARABAKH

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Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

GIORGIA MELONI IN ALGERIA

Il ritorno della guerra in Medio Oriente non farà che ricordare ai governi occidentali un’ovvietà spesso rimossa in questi ultimi mesi: la crisi dell’energia, innescata dall’aggressione della Russia all’Ucraina, è rientrata in buona parte al suo stato latente; ma non è certo risolta.

 

Lo si è avvertito […] quando sabato il ministero degli Esteri algerino ha pubblicato una dichiarazione che è un compendio delle contraddizioni e delle fragilità europee di questa fase. Nel pieno dell’attacco di Hamas contro migliaia di civili in Israele, il governo di Algeri ha condannato la risposta dell’aeronautica dello Stato ebraico su Gaza e espresso «piena solidarietà per il popolo palestinese».

 

israeliani presi in ostaggio da hamas

È stata, con quella dell’Iran, una delle reazioni più favorevoli per Hamas [...]. Questa è la stessa Algeria alla quale l’Italia si è rapidamente rivolta per sostituire le forniture di gas della Russia dall’inizio della guerra in Ucraina. Fra il 2021 e l’anno scorso l’import di metano in Italia [...] dall’Algeria è cresciuto da 22 a 26 miliardi di metri cubi.

 

Ora il principale fornitore di gas in Italia è il Paese nordafricano più vicino a Hamas, oltre ad essere legato a Mosca da una relazione storica che prosegue anche in questi mesi. [...]

PUTIN E IL GAS - BY EMILIANO CARLI

 

Ma la reazione di Algeri ci ricorda che non tutto va come nel migliore dei mondi possibili. L’Unione europea di fatto non ha potuto reagire quando il mese scorso l’Azerbaigian ha aggredito il Nagorno-Karabakh, avviando la pulizia etnica degli armeni: il gas azero è un’altra fonte vitale con la quale stiamo sostituendo la Russia. E quanto alle forniture di Vladimir Putin, sicuramente sono molto ridotte; ma l’Europa non aveva mai comprato tanto gas russo attraverso la Turchia come sta facendo in questi mesi.

 

Restiamo profondamente insicuri ed esposti: anche a un’esplosione dei prezzi del petrolio, se adesso la reazione israeliana coinvolgesse l’Iran. La lezione è che l’Europa e l’Italia devono accelerare la diversificazione più ampia possibile delle fonti di energia, sia geografica che tecnologica. Perché in questa parte sempre più pericolosa del mondo, non possiamo più permetterci di dipendere da nessun altro se non da noi stessi.

abdelmadjid tebboune giorgia meloni
giorgia meloni ad algeri
giorgia meloni ad algeri
i corpi dei partecipanti al rave uccisi da hamas
nicole shanie louk 2
il rave party nel deserto israeliano dopo l attacco di hamas
l arrivo dei terroristi di hamas al rave party nel deserto israeliano 2
il rave party nel deserto israeliano dopo l attacco di hamas
l arrivo dei terroristi di hamas al rave party nel deserto israeliano 1
israeliani presi in ostaggio da hamas 1
israeliani presi in ostaggio da hamas 4
israeliani presi in ostaggio da hamas 3
giorgia meloni e il primo ministro algerino aymen benabderrahmane
israeliani presi in ostaggio da hamas 5
giorgia meloni abdelmadjid tebboune
giorgia meloni e il primo ministro algerino aymen benabderrahmane
giorgia meloni in algeria