UNA STORIELLA ITALIANA – LA RESISTIBILE ASCESA DI LICIA RONZULLI – FOLGORATA SULLA VIA DI ARCORE NEL 2003, QUANDO SI RITROVÒ A FARE DA INFERMIERA A BERLUSCONI, HA CONQUISTATO PUNTI GRAZIE ALLE FONDAMENTALI MANSIONI DA ORGANIZZATRICE DELLE SERATE CON LE “PAPI GIRL” (“DAVO UNA MANO SE NON C’ERA LA SEGRETARIA”) – È DIVENTATA LA “PLENIPOTENZIARIA CON DIRITTO D’AGENDA E TELEFONO” (PAROLA DI FORZISTA) – DA EX CAPOSALA SOGNAVA IL MINISTERO DELLA SALUTE, ED È FINITA A GUIDARE LA TRUPPA DI SENATORI CHE SOGNA A OCCHI APERTI DI FAR CADERE L'ODIATA MELONI (SENTIMENTO PIÙ CHE RICAMBIATO)…


Marianna Aprile per “Oggi”

 

licia ronzulli silvio berlusconi

Durante l’inarrestabile ascesa di Giorgia Meloni verso Palazzo Chigi, ci si è chiesti come avrebbe fatto ad arrivarci avendo per alleati due leader maschi avvezzi al comando e restii (eufemismo) a riconoscerle la leadership della coalizione. E invece lo scoglio principale della sua corsa è stata una donna, Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia, la persona più vicina a Silvio Berlusconi.

 

E rischia di esserlo ancora. Un ministero “di peso” per lei è stata per giorni la principale richiesta del Cavaliere a una Meloni che si preparava a giurare. Un’impuntatura per ammorbidire la quale la premier ha dovuto ricorrere alla – inedita - mediazione di Marina e Pier Silvio Berlusconi. Alla fine, Ronzulli il ministero non l’ha avuto, è stata eletta Capogruppo di Forza Italia al Senato, e l’esecutivo Meloni è partito. Ma la vicenda lascia sul tavolo due domande: perché Meloni non ha voluto Ronzulli nel suo governo? E cosa invece rendeva così irrinunciabile per Berlusconi quella presenza? La risposta a entrambi i quesiti non può che partire da lei, Licia Ronzulli.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

NATA AI BORDI DI PERIFERIA

In comune con Meloni, Ronzulli ha molto. Come lei ha iniziato dal basso e lontana da centro storico e salotti. Se la premier è cresciuta in una famiglia poco abbiente nel quartiere (allora) popolare della Garbatella, a Roma, Ronzulli, figlia di maresciallo dei Carabinieri e di impiegata delle Poste, lo ha fatto a Baggio, periferia di Milano. Hanno entrambe iniziato presto a cavarsela da sole.

 

Ronzulli ha iniziato a lavorare a 17 anni, si è diplomata con scuole serali, è diventata infermiera professionale, ha preso una laurea in psicologia e un master in economia sanitaria che l’ha portata a lavorare nelle risorse umane dell’Ospedale Galeazzi di Milano (Gruppo San Donato). Ha raccontato di aver conosciuto Berlusconi al decennale di Forza Italia, nel 2004, con l’allora fidanzato, Renato Cerioli, amministratore delegato del gruppo ospedaliero San Donato e di Confindustria Monza e Brianza.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI MEME

Sostiene Ronzulli che con Renato avvicinarono il Cavaliere per “estorcergli” una donazione per una Onlus con cui collaborava. In altre occasioni, però, fa risalire l’incontro al 2003. Alcune cronache lo associano a un periodo di convalescenza di Silvio in cui Ronzulli sarebbe stata impegnata come infermiera. Comunque sia andata, Licia entra presto nelle simpatie del fondatore di Forza Italia (che lei chiama «capo» o «Dottore») e che nel 2008 le fa da testimone di nozze e la candida alle Politiche: sarà la prima dei non eletti nelle Marche.

 

Finisce quindi in lista per le Europee del 2009, accanto alle “veline eurodeputate” che Veronica Lario, andandosene, definì «ciarpame senza pudore». Ronzulli ha sempre rispedito al mittente le allusioni («Poteva informarsi meglio prima di parlare») e le accuse. Come quella di Barbara Montereale, “Papi girl” coinvolta nel processo a Giampy Tarantini per le feste ad Arcore, che – interrogata – disse che Ronzulli curava la logistica delle trasferte delle giovani ospiti del Cavaliere. «Davo una mano se non c’era la segretaria », replicherà lei. Nel frattempo, sta al Parlamento Europeo, mette al mondo Vittoria, divorzia da Renato. Ma è tra la fine del 2013 e il 2014 che inizia la corsa che la porta a diventare la «plenipotenziaria con diritto d’agenda e telefono» che è oggi ( parole di un suo collega di partito).

 

silvio berlusconi licia ronzulli.

CARO B., TI PRESENTO MR BEE

Da eurodeputata, Ronzulli tesse relazioni che saranno molto utili quando nel 2014, non rieletta, tornerà in pianta stabile a Milano. E adArcore. Una di quelle relazioni porterà l’imprenditore thailandese Bee a trattare la vendita del Milan con Berlusconi (e Ronzulli). Un’altra relazione, quella con Matteo Salvini, sarà preziosa per avvicinare la Lega a Forza Italia dopo un periodo di grande freddo. Nel primo caso, l’intercessione di Licia toglie al Cavaliere qualche castagna dal fuoco; nel secondo, ne ha aggiunte e rischia di farlo ancora.

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI

Ronzulli si fa spazio ad Arcore con dedizione, pazienza e, all’inizio, con discrezione. Gode della simpatia e del sostegno di Marina e anche di Barbara Berlusconi. Quando il “cerchio magico” formato da Maria Rosaria Rossi (anche lei senatrice) e Francesca Pascale (ex compagna del Cavaliere) entra in crisi, lei è lì, fa asse con il compianto avvocato Niccolò Ghedini e insieme gestiscono agenda e impegni del Dottore.

 

Poco dopo arriva anche Marta Fascina, anche se la sua apparizione “improvvisa” nelle liste elettorali di Forza Italia avverrà solo nel 2018 e nelle cronache sulla vita privata del Cav solo nel 2020. Tra Ronzulli e Fascina si crea in quegli anni un rapporto solido e complice che oggi è plasticamente rappresentato dalla presenza costante di entrambe accanto a Silvio, Marta in privato, Licia in pubblico. Accudimento a tenaglia. Alla cerimonia per il finto matrimonio tra Berlusconi e Fascina, a marzo scorso, è la figlia di Licia, Vittoria, a portare le fedi che i due non-sposi oggi indossano. Tutti d’amore e d’accordo, ad Arcore. In Forza Italia un po’ meno.

 

NESSUN DELFINO, C’È LA SIRENA

LICIA RONZULLI GIORGIA MELONI

La “LineaRonzulli” non piace. I parlamentari la accusano di filtrare in modo interessato i contatti che Berlusconi ha con loro e di tramare per spostare il partito su posizioni vicine alla Lega del suo amico Salvini. Nel corso della legislatura appena finita, proprio su questo si sono create profonde spaccature in Forza Italia che hanno portato, in coda di Governo Draghi, a uscite pesanti: Elio Vito, Renato Brunetta, Maria Stella Gelmini, Mara Carfagna.

 

Da quelle parti c’è chi descrive Ronzulli come un muro tra Silvio e una parte del suo partito, quella più moderata, europeista e meno “salviniana”. Quella del Ministro degli Esteri Antonio Tajani, insomma. Lui sì scelto da Meloni per il governo (suo figlio Filippo sedeva accanto al compagno della premier Andrea Giambruno, al giuramento). Tajani è stato fin qui coordinatore nazionale di Forza Italia, ora – dicono – Berlusconi vorrebbe passare l’incarico a Ronzulli. Che diventerebbe l’altra “donna forte” del Governo.

 

SLIDING DOORS E CONVIVENZE

silvio berlusconi licia ronzulli ??by istituto lupe

C’è una sliding door che le coinvolge Ronzulli e Meloni e si colloca in una manciata di mesi a cavallo tra il 2013 e il 2014 dopo che Giorgia Meloni, lasciato il Pdl e rotto con Silvio Berlusconi, aveva fondato Fratelli d’Italia. Nello stesso periodo Licia Ronzulli tesse la sua rete di relazioni che spenderà per scalare posizioni alla “corte” di Arcore e in Forza Italia. La prima lascia un partito al maschile per fondarne uno suo, la seconda ci resta, cercando di avere la meglio non solo sugli uomini ma anche sulle donne che ruotano attorno al potere di Berlusconi.

 

licia ronzulli al senato 2

Le due si ritrovano insieme in maggioranza, ma su sponde opposte e in una tregua armata in cui ciascuna ha fatto qualcosa che l’altra ritiene imperdonabile. La prima deve governare, la seconda guida i senatori su cui può reggersi o cadere la maggioranza. Pop corn.

SILVIO BERLUSCONI ALESSANDRO CATTANEO E LICIA RONZULLI VANNO AL QUIRINALE PER LE CONSULTAZIONI
licia ronzulli a villa grande
licia ronzulli si vaccina
licia ronzulli.
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LICIA RONZULLI
LICIA RONZULLI
SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI
GIANNI LETTA E LICIA RONZULLI
licia ronzulli ignazio la russa