TAJANI, UNO CHE PARLA SENZA DIRE NULLA – ECCO IL MONDO IMMAGINARIO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI: “A ME NON RISULTA CHE GIORGETTI VOGLIA TASSARE DI NUOVO GLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE E QUESTA NON E’ UNA BATTAGLIA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI: NON NE AVEVO PARLATO CON MARINA”, “FORZA ITALIA DECIDE AUTONOMAMENTE”, “INCONTRO DRAGHI-MARINA? NESSUNO DEVE PREOCCUPARSI”, “PARLO SPESSO CON MARINA E PIER SILVIO E NON HO MAI ASCOLTATO UNA PAROLA CONTRO GIORGIA MELONI”, “GENNARO SANGIULIANO ERA UN COLLEGA CHE STAVA LAVORANDO BENE”

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Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”

 

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

Antonio Tajani risponde dalla Sardegna e legge i dati dei sondaggi: «Forza Italia è in crescita continua, secondo Techné siamo il terzo partito italiano, davanti al M5S». […]

 

Antonio Tajani, il governo ha di nuovo in mente di tassare gli extraprofitti delle banche?

«A me non risulta. Giorgetti ha negato anche recentemente di voler fare un intervento di questo tipo e non mi ha mai detto di aver cambiato idea».

 

All'Ecofin di Budapest è emerso che il tema tornerà sul tavolo e il Ministero dell'Economia si è detto interessato, voi cosa ne pensate?

«Non voteremo mai un provvedimento come quello presentato e poi modificato nell'estate del 2023, il sistema bancario ora è sano ma vanno tutelati i piccoli istituti. Il ministro Giorgetti ha escluso questa ipotesi. È ovvio che le banche debbano contribuire al rientro del debito pubblico, ma non con una tassa di quel tipo».

 

GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI

Questa battaglia è una richiesta della famiglia Berlusconi?

«Assolutamente no. I fratelli Berlusconi sono amici con i quali parlo spesso e sono i figli del nostro fondatore, ma il partito decide autonomamente. Sugli extraprofitti abbiamo fatto, la scorsa estate, una nostra battaglia della quale non avevo nemmeno parlato con Marina Berlusconi. Lei soltanto dopo ha detto di essere contraria a quel decreto, parlando come imprenditrice».

 

Sapeva dell'incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi?

«Si tratta del capo di una grande azienda che incontra l'autore di un importante documento sulla competitività, non mi sembra sia una grande notizia. Draghi, immagino, farà vari incontri di questo tipo. Nessuno si deve preoccupare».

antonio tajani

 

Nemmeno Giorgia Meloni? In molti dicono che la famiglia sia scontenta del governo.

«Non è così, le assicuro. Parlo spesso con loro e non ho mai ascoltato una parola contro Giorgia Meloni. D'altronde una grande impresa ha una naturale propensione alla stabilità politica. Cosa altro vorrebbero fare?».

 

La presidente Christine Lagarde, dopo le sue critiche, ha ribadito l'indipendenza della Bce, davanti alle pressioni politiche.

«Nessuna la mette in discussione. Io ho fatto delle critiche legittime in pubblico, ma non ho mai interferito, né parlato con un solo membro della Bce. Dico solo che Lagarde riferisce al Parlamento europeo, perché indipendenza non vuol dire che si può agire senza essere messi in discussione».

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Sullo Ius Scholae avete fatto marcia indietro?

«Nelle cose in cui credo non faccio marcia indietro. Siamo un partito serio».

 

Alla Camera è stato presentato un emendamento di Azione che introduceva la cittadinanza per i minori stranieri e voi di Forza Italia avete votato no.

«Quella era una provocazione, una riforma così importante non si introduce con un emendamento all'interno di un decreto che non ha nulla a che vedere con il tema della cittadinanza. I gruppi parlamentari di Forza Italia stanno lavorando a uno studio approfondito per arrivare a una proposta di legge organica che presenteremo ai nostri alleati».

antonio tajani dopo le europee.

 

Matteo Salvini però ha detto che non la voterà mai, Giorgia Meloni non è certo entusiasta di questa ipotesi: come pensa di convincerli?

«Ora c'è la manovra, ci sarà tempo di parlarne in maniera approfondita».

 

[…] L'ex governatore ligure Giovanni Toti ha detto di essersi sentito abbandonato da alcuni alleati, si sente chiamato in causa?

«Io l'ho sempre difeso, noi poi non facevamo parte della sua giunta, quindi non so con chi ce l'avesse».

 

Perché non riuscite a nominare i nuovi vertici della Rai?

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia

«Ogni volta è stato così, non ci sono problemi particolari».

 

Avete rinunciato a indicare Simona Agnes presidente?

«No. Per noi la sua resta l'unica candidatura e non solo per il nome che porta, ma per il grande lavoro che ha svolto».

 

Giorgia Meloni le ha chiesto di fare un'altra proposta?

«Mai».

 

Non ci sono i voti delle opposizioni.

«Intanto si nomina il consiglio d'amministrazione. Forza Italia dopo la nomina dei vertici è pronta a discutere della riforma della Rai, ne parleremo con i nostri alleati ma intanto il Cda deve essere eletto con le regole attuali. E poi decideremo il presidente. Lei è il nome su cui puntiamo».

 

Puntate anche su Giampaolo Rossi come ad?

ANTONIO TAJANI PIANGE AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

«Rossi è un bravo dirigente, io non ho preclusioni nei confronti di nessuno».

 

Gennaro Sangiuliano ha fatto bene a dimettersi?

«Sicuramente ora potrà difendersi meglio. Mi è dispiaciuto perché era un collega che stava lavorando bene».

 

Cosa pensa della richiesta di condanna per Matteo Salvini nel processo Open Arms?

«Mi sembra una richiesta irragionevole. Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro dell'Interno per difendere la legalità. Chiedere 6 anni di carcere per questo motivo appare una scelta irragionevole e per giunta senza vero fondamento giuridico».[…]