TAJANI, MA CHE MINISTRO SEI: GUIDI LA FARNESINA E GLI AMBASCIATORI NON TI RACCONTANO UN CAZZO? IL MINISTRO MERLUZZONE DI FORZA ITALIA SCAGIONA ORBAN (“NON C’ENTRA NIENTE”) E SOSTIENE DI AVER SAPUTO “SOLO IERI” DELLE MANETTE A MANI E PIEDI DI ILARIA SALIS. MA IL PADRE DELLA 39ENNE ITALIANA ARRESTATA IN UNGHERIA LO SBUGIARDA: “L'AMBASCIATA HA PARTECIPATO AD ALMENO QUATTRO UDIENZE IN CUI MIA FIGLIA È STATA PORTATA IN QUESTE CONDIZIONI DAVANTI AL GIUDICE. NOI FINO AL 12 OTTOBRE NON AVEVAMO EVIDENZA DEL TRATTAMENTO CHE STAVA SUBENDO NOSTRA FIGLIA. GLI UNICI CHE LO SAPEVANO E NON HANNO DETTO NULLA SONO LE PERSONE DELL'AMBASCIATA ITALIANA IN UNGHERIA"
-TAJANI,SAPUTO SOLO IERI DI MANETTE AI MANI E PIEDI A SALIS
(ANSA) - "Dell'accompagnamento con le manette a mani e piedi l'abbiamo visto ieri, io non lo sapevo e non ero mai stato informato di questo. Come veniva trasportato il detenuto io non lo sapevo sinceramente. Noi abbiamo chiesto e abbiamo protestato che questo non accada" più, "vediamo dalla prossima volta che cosa faranno".
Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando del caso Salis lasciando palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri. "Le visite consolari sempre state fatte, sono state portate alla detenuta tutte le cose che lei chiedeva, non avevamo notizie di trattamenti di detenzione particolari”.
UNGHERIA: TAJANI, SALIS? 'ORBAN NON C'ENTRA, NON È GOVERNO CHE FA PROCESSI'
(Adnkronos) - “Se ho parlato con Meloni” del caso di Ilaria Salis “visto il rapporto che c’è con Orban? Se vogliamo parlare in punta di diritto, Orban non c'entra niente. Non è che il governo decide il processo ma la magistratura" e "la magistratura è indipendente”. Lo puntualizza il ministro agli Affari esteri Antonio Tajani, incalzato dai cronisti sul caso Salis all'uscita da Palazzo Chigi post Cdm.
“Il problema è vedere se sono state rispettate le regole prima o dopo, non è che noi possiamo intervenire, l'Ungheria è uno Stato sovrano. Noi possiamo soltanto fare delle proteste - prosegue - perché è detenuta lì per un reato ipotetico commesso lì. Noi possiamo intervenire per far sì che ci sia il rispetto del trattamento del detenuto" ma "non ne avevamo notizia", spiega, dicendo di aver visto solo ieri che la donna era in udienza con mani e piedi incatenati. Dunque, "abbiamo chiesto che vengono rispettate tutte le norme che riguardano la tutela dell'imputato. Questo è quello che abbiamo fatto appena siamo stati informati”.
“Della vicenda siamo stati informati e l’abbiamo sempre seguita” aggiunge, spiegando che “tutto ciò che” Salis “ha richiesto gli è stato dato: le cose che lei aveva richiesto gli sono state portate in carcere, le viste consolari sono sempre state fatte, la famiglia è sempre stata seguita. Il papà ha parlato anche con il ministro Nordio. Io ho parlato con il ministro degli esteri ungherese”.
TAJANI, NON POSSIAMO INTERFERIRE CON LA GIUSTIZIA UNGHERESE
(ANSA) - "Noi non possiamo interferire sull'attività giudiziaria. Noi possiamo intervenire perché siano rispettate le norme comunitarie sul trattamento dei detenuti". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato sul caso di Ilaria Salis fuori da Palazzo Chigi al termine del Cdm.
TAJANI, PER SALIS POSSIBILE CHIEDERE I DOMICILIARI IN UNGHERIA
(ANSA) - "Per quanto riguarda la questione degli arresti domiciliari devono essere chiesti dall'avvocato in Ungheria, il trattato prevede che si possa chiedere di avere gli arresti domiciliari in Italia soltanto se ci sono gli arresti domiciliari là". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani interpellato sul caso di Ilaria Salis.
"Se il detenuto è in carcere - spiega -non c'è la possibilità né di farla tradurre in carcere in Italia né gli arresti domiciliari. L'estradizione non è prevista perché non è che ha commesso un reato in Italia ed è stata arrestata in Ungheria: il reato ipotetico è stato commesso in Ungheria quindi deve essere processata in Ungheria".
ROBERTO SALIS, L'AMBASCIATA SAPEVA DI MIA FIGLIA IN CATENE
(ANSA) - "Credo che l'Ambasciata italiana abbia partecipato ad almeno quattro udienze in cui mia figlia è stata portata in queste condizioni davanti al giudice. Noi fino al 12 ottobre, quando mia figlia ha scritto una lettera, non avevamo evidenza del trattamento che stava subendo nostra figlia. Gli unici che lo sapevano e non hanno detto nulla sono le persone dell'Ambasciata italiana in Ungheria". Lo ha detto ad Agorà Rai Tre Roberto Salis, il padre di Ilaria, mostrata ieri in catene davanti al tribunale di Budapest.
ROBERTO SALIS, OGGI ABBIAMO APPUNTAMENTO CON L'AMBASCIATORE
(ANSA) - "Alle 10 abbiamo l'appuntamento con l'ambasciatore (italiano in Ungheria ndr). Mi aspetto delle azioni, abbiamo fatto tante chiacchiere. Questa è la prima volta che ho il piacere di parlare con l'ambasciatore. Evidentemente in questi 11 mesi ha avuto impegni molto più gravosi che occuparsi di mia figlia". Lo ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, ad Agorà Rai Tre.
TAJANI,MINISTRO BUDAPEST SENTE PROCURA SU CONDIZIONI SALIS
(ANSA) - All'ora di pranzo "il nostro ambasciatore ha chiesto al ministro della Giustizia ungherese di chiedere al procuratore generale di valutare le condizioni di detenzione di Ilaria Salis e di riferirgli a stretto giro. Il ministro gli ha garantito che lo richiamerà subito dopo aver riparlato con il procuratore generale" cosa che "ha già fatto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nelle repliche dell'audizione alle Commissioni Esteri. "Aspettiamo una risposta", ha aggiunto.
FONTI UNGHERIA, 'NO COMMENT SU ILARIA SALIS,CASO DELICATO'
(ANSA) - "Non commentiamo, sono questioni delicate". E' quanto spiegano fonti diplomatiche ungheresi interpellate dall'ANSA sul caso della detenzione di Ilaria Salis. Budapest non ha confermato inoltre che ci sia in programma un bilaterale per discutere del caso tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese, Viktor Orban a margine del vertice dei 27 di giovedì a Bruxelles.
SERVIZIO CARCERI UNGHERIA, 'FALSITÀ SU CONDIZIONI SALIS'
(ANSA) - "Le accuse mosse dai media italiani e ungheresi" sulle condizioni della detenzione di Ilaria Salis "sono false e l'organizzazione carceraria le respinge con forza". Lo si legge in una nota del servizio statale penitenziario ungherese che bolla come "triste e immorale il fatto che queste calunnie siano riportate dalla stampa senza consultare la controparte". La nota cita le accuse di Carmen Giorgio, ex compagna di cella di Salis, che ha raccontato di letti pieni di cimici, topi, maltrattamenti e uso di catene da parte del servizio carcerario di Budapest. Il sistema penitenziario ungherese è sotto supervisione del ministero dell'Interno.
FARNESINA,PER SALIS BUDAPEST VALUTI ALTERNATIVE AL CARCERE
(ANSA) - Su istruzioni del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il segretario generale della Farnesina, Ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato questa mattina al Ministero degli Esteri l'incaricato d'Affari della Repubblica di Ungheria. "Nel ribadire la protesta del Governo italiano per le condizioni" in cui Ilaria Salis è detenuta e viene trattenuta nelle udienze, Guariglia "ha espresso la ferma aspettativa del Governo" affinché alla Salis sia accordato "al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea, incluse misure alternative alla detenzione in carcere".
L'ambasciatore Guariglia ha richiamato i principi cardine previsti dalla normativa europea e internazionale relativi al rispetto delle garanzie a tutela della dignità delle condizioni detentive, incluse le modalità di traduzione degli imputati in tribunale e delle garanzie di un equo processo. Il segretario Generale si è inoltre soffermato sull'assoluta necessità che "alla signora Salis e ai suoi legali siano garantiti l'accesso alla traduzione in italiano degli atti di accusa, come già richiesto dalla difesa, e la visione del video di sorveglianza alla base dell'imputazione, per assicurare il pieno godimento del diritto alla difesa e un equo processo". Guariglia ha infine confermato che l'Ambasciata a Budapest continuerà ad assicurare ogni assistenza alla Signora Salis e ai suoi familiari, in collaborazione con i suoi legali.
LEGALE SALIS,AMBASCIATORE APPOGGERÀ RICHIESTA DOMICILIARI
(ANSA) - "C'è stato un primo incontro con l'ambasciatore e per la prima volta c'è un concreto interesse ad appoggiare la nostra richiesta che Ilaria torni a casa e sia liberata. E questo si può realizzare con la misura dei domiciliari in Italia". Eugenio Losco, uno dei legali italiani di Ilaria Salis, da 11 mesi detenuta in Ungheria con l'accusa di aver partecipato all'aggressione a due estremisti di destra, ha spiegato all'ANSA in questo modo il faccia a faccia avuto oggi con l'ambasciatore Manuel Jacoangeli, insieme al padre di Ilaria. "Oggi l'ambasciatore ha un primo incontro al ministero della Giustizia ungherese che affronterà il caso".
ILARIA SALIS INCATENATA, ATTACCO M5S-PD CONTRO MELONI: "QUALI SONO I SUOI INTERESSI?"
Estratto da www.liberoquotidiano.it
Il Movimento 5 Stelle e Pd all'assalto della premier Giorgia Meloni sul caso di Ilaria Salis, la 39enne italiana in carcere a Budapest con l'accusa di aver partecipato al pestaggio di due esponenti di estrema destra. […] Secondo le opposizioni […] il governo "amico di Victor Orban" non ha fatto nulla per risolvere la situazione della Salis.
"Le scioccanti immagini di ieri di Ilaria Salis, ammanettata in modo indegno nel tribunale di un Paese di cui Giorgia Meloni si vanta di essere amica, ci lasciano esterrefatti - accusa Francesco Silvestri, capogruppo dei 5 Stelle alla Camera -. All'apertura dell'Aula chiederemo subito un'informativa urgente alla Presidente del Consiglio.
La gravità della situazione richiede informazioni e interventi immediati. Vogliamo capire se il governo, tramite la Farnesina, già sapeva delle condizioni di Ilaria. Ci auguriamo che Giorgia Meloni metta gli interessi dei cittadini italiani prima di quelli di Orban".
"Ma cosa altro occorre aspettare per un intervento serio, deciso, efficace che ponga fine al trattamento disumano di Ilaria Salis in Ungheria? Lascia interdetti il ritardo con cui il governo sta agendo - è l'invettiva di Anna Ascani, vicepresidente dem della Camera -. E soprattutto l'assordante silenzio della presidente del Consiglio. Come ama dire, ci metta la faccia e mostri di avere a cuore la tutela della dignità di una cittadina italiana e la difesa delle regole minime della civiltà giuridica". "Continuare a tacere - aggiunge - non fa che confermare il sospetto di una insuperabile subalternità al suo amico Orban".
[...] Molto dura anche Laura Boldrini, anche lei deputata del Pd: "Ospite di una trasmissione tv, Roberto Salis, padre della donna detenuta in Ungheria e mostrata ieri in catene in tribunale, ha dichiarato che la nostra ambasciata sapeva che Ilaria viene regolarmente portata in tribunale in catene. Davvero l'ambasciata italiana sapeva di questo trattamento disumano e fuori da ogni regola civile verso una cittadina italiana?
Ha avvertito la Farnesina? Com'è possibile che siamo arrivati alla scena vista ieri nel silenzio totale delle nostre autorità? Pur di non disturbare un amico della presidente del Consiglio, il governo è disposto a sopportare tali violazioni dei diritti umani basilari? Alla luce del trattamento riservato alle persone detenute e per molte altre questioni che riguardano la separazione dei poteri, il rispetto dei diritti di donne, delle persone LGBTQIA+ e la libertà di espressione è legittimo chiedersi: su quali basi l'Ungheria è ancora parte dell'UE?". [...]