TAJANI SULLE ORME DEL CAV: SI TRASFORMA IN CAPOTRENO – FORZA ITALIA VUOLE AFFITTARE DUE FRECCIAROSSA “BRANDIZZATI” PER LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE A NAPOLI, IL 6 GIUGNO - MA QUANTO PAGHERÀ IL PARTITO? SECONDO “IL FATTO” SGANCERA’ 100 MILA EURO IN TUTTO. TRENITALIA: “SARANNO APPLICATE LE TARIFFE DI MERCATO”. MA IL CONTRATTO NON È ANCORA STATO FIRMATO – IL TUTTO CADE MENTRE I VERTICI DELLA CONTROLLATA DI FS SONO DA RINNOVARE…

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Estratto dell’articolo di Carlo Di Foggia e Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

antonio tajani

Forse per la paura di non riempire la – pur modesta – piazza Matteotti a Napoli. O forse per la voglia di viaggiare comodi dei sostenitori forzisti. Fatto sta che Forza Italia ha deciso nientemeno che di affittare due interi Frecciarossa “brandizzati” per chiudere la sua campagna elettorale a Napoli. L’appuntamento è per il 6 giugno alle 17 nella piccola piazza partenopea, stesso giorno in cui Matteo Salvini chiuderà la sua in piazza Santi Apostoli a Roma.

 

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SILVIO BERLUSCONI CON IL CAPPELLO DA CAPOTRENO

Forse è per l’euforia, ma il messaggio con tanto di treno che sfreccia nello sfondo rigorosamente blu è stato mandato ai giornalisti mentre si stava ancora negoziando il contratto con Trenitalia, che conferma solo le interlocuzioni in corso. […]

 

Per il primo treno, l’appuntamento è alle 15 da Roma Termini, direzione Napoli Centrale. L’altro parte da Lecce alle 11, stessa destinazione, passando per Brindisi, Bari, Barletta e Foggia, anche qui andata e ritorno. Sulla locandina gli orari sono ancora indicativi, a dimostrazione che il contratto non è siglato.

 

E qui viene il bello. Quanto si paga? Il servizio è il cosiddetto “charter ”, un intero treno affittato a un cliente. Non è molto comune, di solito lo si fa per grandi eventi, anche sportivi. È diventato famoso quello in occasione del festival di Sanremo, concesso alla Rai per portare giornalisti e vertici aziendali, peraltro contestatissimo da Salvini, pur sempre il ministro titolare dei Trasporti, con tanto di retroscena al veleno. Quel treno è costato circa 230 mila euro (saldati dalla Rai con un “cambio merce”, cioè con spazi pubblicitari, secondo quanto spiegato dalle Ferrovie).

ANTONIO TAJANI A BORDO DI UN TRENO FRECCIAROSSA

 

[...] Contattata dal Fatto, Trenitalia spiega che “si tratta di treni charter, ancora da contrattualizzare, che hanno natura commerciale e sono, pertanto, un servizio a mercato. Il treno (o i treni, ndr) sarà interamente pagato da Forza Italia con le stesse tariffe di mercato e alle stesse condizioni degli altri treni charter già organizzati in passato e offerti quotidianamente da Trenitalia”.

 

La società non spiega se ci sono precedenti e qual è il prezzo che si sta negoziando. Dafonti di mercato, per latratta di Napoli di solito la tariffa è di circa 20 mila euro, andata e ritorno fanno 40mila. Per quella di Lecce circa 35 mila a tratta. Insomma, potrebbe arrivare a costare circa 100 mila euro, sempreché il contratto alla fine si chiuda. Queste cifre non considerano però gli sconti, sempre possibili.

 

STEFANO CUZZILLA

La trattativa cade in momento delicato, coinvolge un partito di governo e una società controllata dalla holding Ferrovie dello Stato, i cui vertici sono scaduti. Meloni ha deciso di rinviare a dopo le Europee le nomine. I vertici, guidati da Luigi Ferraris, non dovrebbero essere rinnovati, e in pole per il ruolo di Ad c’è l’ex Terna Stefano Donnarumma. Per la presidenza, però, è probabile che la pedina tocchi a Forza Italia.

 

D’altronde il presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla, è stato nominato a maggio 2023 in quota FI e, stando ai rumors, ambirebbe a ricoprire lo stesso ruolo nella controllante.

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