TAJANI SI IMPUNTA: PRIMA RIBADISCE IL NO ALLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI, POI RIPARTE AL CONTRATTACCO CON LO IUS SCHOLAE – IL MINISTRO DEGLI ESTERI: “DECIDERE COSA È EXTRA E COSA NON È EXTRA È DA CULTURA SOVIETICA. NON POSSIAMO METTERE PAURA AGLI ITALIANI” – “LA FRASE DI GIORGETTI? È STATO MALE INTERPRETATO" - POI PRESENTA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLO "IUS ITALIAE", CHE FA VENIRE L'ORTICARIA A MELONI E SALVINI: DIVENTI ITALIANO PERCHÉ TI SEI FORMATO DA ITALIANO"
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Tajani, resteremo contrari alla tassa sugli extra profitti
(ANSA) - "Continueremo ad essere contrari a qualsiasi tassa, anche alla tassa sugli extra profitti. Decidere cosa è extra e cosa non è extra, forse, forse è da cultura sovietica". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, alla 'Giornata dell'Economia' promossa da Forza Italia a Milano. "Oltretutto è dannoso e si scoraggiano i mercati, non possiamo mettere paura agli italiani - ha aggiunto - che vogliono investire, e a chi vuole investire in Italia".
Tajani, una frase di Giorgetti è stata strumentalizzata
(ANSA) - "Giorgetti è stato male interpretato nelle parole dell'altro giorno. Non vuole aumentare le tasse, noi siamo fermissimi ma nessuno nel governo vuole aumentare le tasse, nè la Lega nè Fratelli d'Italia". Lo ha detto il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani a margine della 'Giornata dell'economia' promossa da FI a Milano. "Mi pare che Giorgetti ha detto una frase che qualcuno ha strumentalizzato", ha concluso.
FI presenta a Milano pdl su cittadinanza,arriva ius Italiae
(ANSA) - Il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, assieme ai capigruppo azzurri al Senato e alla Camera, Maurizio Gasparri e Paolo Barelli presenterà a Milano la proposta di legge sullo 'Ius Italiae', cioè sullo Ius Scholae. "È definito così perché - come ha spiegato lo stesso Tajani - diventi italiano perché ti sei formato da italiano". Il testo sarà presentato al termine della Giornata dell'Economia, in corso a Milano.
Tajani, 'nessuna nuova tassa. Extraprofitti concetto alieno'
(ANSA) - "Il ministro Giorgetti sta lavorando seriamente con i ministri alla nuova legge di Bilancio. Tutti devono contribuire, pagando le tasse che già ci sono". Così alla Stampa il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani.
"Finché saremo al governo non ci sarà nessuna nuova tassa" aggiunge. "Il concetto di "extraprofitto" è incomprensibile - dice - Cosa vuol dire? Che è un profitto illegale? Allora si chiama la Guardia di Finanza. Ma se qualcuno guadagna molto pagherà le tasse in base al sistema fiscale che abbiamo. Extraprofitto è un concetto extraterrestre. Il dialogo con le banche deve essere sempre aperto, anche per rassicurare gli investitori stranieri che sono interessati all'Italia".
Alla manovra mancano circa 10 miliardi: "La nostra spesa pubblica è di mille miliardi: 10 miliardi rappresentano l'1% di questa spesa, che possiamo recuperare con una maggiore efficienza di gestione, tagli agli sprechi, privatizzazioni, vendita del patrimonio non utilizzato, liberalizzazioni. Ma ricordo che soprattutto dobbiamo ridurre il costo del debito pubblico.
Dobbiamo fare tutto il possibile per far scendere i tassi d'interesse e diminuire il costo del denaro. Serve liquidità nelle tasche di imprese e famiglie. Credo che le parole di Giorgetti siano state male interpretate. E infatti il calo in Borsa è durato poche ore".
Sullo Ius Scholae: "Credo che poco alla volta anche i partiti con cui siamo saldamente alleati si apriranno a una discussione pratica e responsabile". Rispetto alla 'campagna acquisti' di FI: "Sono loro che vengono da noi. Quello che abbiamo fatto è cercare di allargare il nostro mondo, cerchiamo di colmare quel grande spazio politico che va 'dalla Meloni alla Schlein'". Sul voto sì all'aumento dei dazi sulle auto elettriche cinesi: "Gli aiuti che lo Stato cinese ha offerto al suo settore automobilistico rischiano di far chiudere il nostro settore".
Tajani,abbassare le tasse per la crescita, il governo è concorde
(ANSA) - Per quanto riguarda la manovra "la nostra posizione è chiara, l'obiettivo è la crescita, che si realizza abbassando la pressione fiscale, non aumentando le tasse. Mi pare che su questo tutto il governo è concorde, non bisogna male interpretare alcune parole dette l'altro giorno".
Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'evento promosso da Forza Italia a Milano, 'Giornata dell'economia'. "Andremo avanti per mantenere il taglio del cuneo fiscale, per la riduzione dell'Irpef, cerchiamo di farla arrivare anche con una piattaforma fino a 60mila euro, abbassando le percentuali dal 35 al 33%", ha aggiunto.
A chi gli ha chiesto se le risorse sono sufficienti per realizzare la manovra che vorrebbe il governo, il leader di FI ha risposto che "non ci sono tantissime risorse perché c'è un nuovo patto di stabilità che ci obbliga a rientrare entro sette anni. I dati sono positivi ma certamente dobbiamo ogni anno fare dei risparmi - ha aggiunto -, quindi dobbiamo fare in modo che la linea sia sempre quella della riduzione fiscale, senza poter fare tutto quello che vorremmo". "Però non cambia la linea politica, la direzione di marcia, faremo tutto ciò che possiamo con le risorse e impegnandoci per il rispetto degli impegni presi con Bruxelles - ha concluso - e per il rispetto del patto di stabilità".