DELLA TANGENTOPOLI LIGURE, CHE HA SPAZZATO VIA TOTI, AGLI ELETTORI NON E’ FREGATO NULLA! IN CONSIGLIO ENTRANO ANCHE I FEDELISSIMI DELL’EX GOVERNATORE TOTI – DIETRO LA VITTORIA DI BUCCI C’E’ UN GRANDE PIANO DI INFRASTRUTTURE: LA GRONDA, IL TERZO VALICO, L’ALTA VELOCITA’ LA NUOVA DIGA E LA SANITÀ, CON LA COSTRUZIONE DI QUATTRO NUOVI OSPEDALI – “A UNA SOCIETÀ DEPRESSA BUCCI HA DATO UNA SPERANZA, POI LE PERSONE NON SI PREOCCUPANO DI VERIFICARE SE È VERO O NO QUELLO CHE RACCONTA”
-gia.tim. per “la Stampa” - Estratti
Perché Marco Bucci sia diventato imbattibile lo spiega a modo suo il penultimo che se l'è vista con lui.
«A una società depressa Bucci dà una speranza, poi le persone non si preoccupano di verificare se è vero o no quello che racconta», spiega Ariel Dello Strologo. Era il candidato del centrosinistra che due anni fa cercò di opporsi alla rielezione del già sindaco di Genova. Vinse Bucci, neanche a dirlo. Questa volta Bucci ha insistito sul nodo delle infrastrutture: la Gronda di Genova, il terzo valico e la nuova diga. Ha promesso anche l'alta velocità Genova-Torino e il miglioramento dei collegamenti tra la costa e l'entroterra. Ma la sanità rappresenta il punto focale del suo programma con la costruzione di quattro nuovi ospedali.
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Ecco, su una cosa da maggio a ieri Bucci non ha mai risposto o commentato: il rapporto tra la sua candidatura, le liste e i partiti che lo sostengono e l'esperienza dei nove anni di governo regionale a guida Toti. «Non commento il lavoro dei giudici». Così ha fatto e comunque sul caso Toti, negli ultimi tre mesi si è concentrata la maggioranza delle voci degli avversari.
E poi il caso Report, andato in onda a urne aperte, le accuse al centrodestra sulle elezioni del 2020, che Toti ha definito anche ieri «una gigantesca serie di calunniose suggestioni». Quanto abbia pesato quell'esperienza resta ancora un mistero nei commenti dei vincitori, mentre il primo a parlare per gli sconfitti è Brando Benifei. Eurodeputato del Pd, spezzino, sostiene: «Noi del caso Toti ne abbiamo fatto un caso politico, non giudiziario».
Sarà, ma è lecito dire che la differenza non si è notata. E che visti i risultati agli elettori che sono andati a votare non è importato nulla. E allora, in questo groviglio di politica e inchieste e affari, aspettando un commento, basterà un dato. C'era una lista a sostegno di Bucci, è il simbolo di Vince Liguria, non porta più (ovvio o meno) il nome dell'ex governatore.
Al suo interno si è candidata Jessica Nicolini, che di Toti è stata portavoce e Giacomo Giampedrone già assessore alla Protezione Civile e il collega con delega alla Sanità Angelo Gratarola e il capogruppo della fu Lista Toti, Alessandro Bozzano. In Liguria sfiorano la doppia cifra e vola pure Orgoglio Liguria, che arriva oltre il 5 per cento e a Genova aveva come capolista Stefano Anzalone, indagato nell'inchiesta ligure. Però questa sembra acqua passata, almeno per gli elettori.