1. TRA I TANTI NEMICI (COMPRESO IL SUO DELIRIO), IL PIÙ TEMIBILE PER PUTIN SI CHIAMA INTERNET
2. DAGOREPORT: DISCONNETTERE IL WEB, BLOCCARE FACEBOOK E TWITTER E INSTAGRAM, SBATTERE IN GALERA (PENA MASSIMA DI 15 ANNI) CHI OSA POSTARE SMS E FOTO, VUOL DIRE CHE PUTIN NON HA COMPRESO CHE È LA SOCIETÀ CHE CAMBIA LA TECNOLOGIA E NON VICEVERSA
3. PUTIN NON PUÒ INGANNARE IL MONDO QUANDO OGNI UCRAINO HA UN TELEFONINO CHE INVIA FOTO DI SOLDATI RUSSI CATTURATI E VIDEO DI DONNE E BAMBINI UCCISI DALLE BOMBE RUSSE 
4. ECCO: SE INTERNET FOSSE ESISTITO AL TEMPO DEL NAZISMO, PROBABILMENTE LA SHOAH NON SAREBBE STATA POSSIBILE: IN TEMPO REALE OGNI ANGOLO DEL MONDO AVREBBE RICEVUTO L’ATROCE TESTIMONIANZA DELL’OLOCAUSTO, ANZICHÉ SCOPRIRLO AL TERMINE DELLA GUERRA


roberto d'agostino

Roberto D’Agostino per Dagospia

 

Tra i tanti nemici (ivi compreso il suo delirio), l’avversario più temibile per Vladimir Putin si chiama Internet. Tant’è che Mad Vlad ha annunciato che la Russia sta iniziando i preparativi per disconnettersi dalla rete Internet globale ideata dall’informatico britannico Tim Berners-Lee nell’anno di grazia 1989 (sì, proprio l’anno della caduta del muro di Berlino), lavorando su un computer chiamato NEXT prodotto da Steve Jobs. 

 

Putin internet

Perché lo Zar del terzo millennio teme il Web più della resistenza del popolo ucraino, più delle parole di condanna del Pontefice e “J’accuse” del mondo intero? La risposta lo troviamo nelle parole usate da Berners-Lee per definire il World Wide Web: una ragnatela percorribile da tutti, in cui tutti i documenti del mondo, che siano testi, foto, suoni video, saranno a portata di mano. Una frase chiave è: “Non c’è un top nel Web. Puoi guardarlo da molti punti di vista”. 

Putin internet

 

Ad una civiltà che da secoli era stata abituata a cercare la struttura del mondo mettendolo in fila dall’alto in basso, dal più grande al più piccolo, quell’informatico britannico stava dicendo che il Web era un mondo senza un inizio o una fine, senza prima e dopo, senza sopra e sotto: ci potevi entrare da qualsiasi lato, e sarebbe stata sempre la porta principale, e mai l’unica porta principale. La connessione ti dà questa emozione di generare un ampliamento di realtà, una moltiplicazione del mondo.

Putin internet

 

Con la tecnologia moderna di Internet i tentativi del leader russo di sopprimere la verità sulla guerra con l'Ucraina sono destinati a fallire: non può ingannare il mondo quando da Kiev e Odessa ogni giorno rimbalzano messaggi e video di un conflitto brutale e infame. La filosofia comunicativa del ‘going public’ di Internet scassina le stanze del potere per renderne trasparenti processi e decisioni. 

 

Putin internet

Ogni ucraino ha un telefono cellulare che considera ormai una estensione di se stesso che invia immagini di soldati russi catturati in lacrime, foto di bambini uccisi dalle bombe russe e video della distruzione delle città ucraine. La verità si sta diffondendo attraverso le vie e le vite digitali, articolazioni del suo stare al mondo destinate a cambiare l’idea stessa di cosa debba essere l’esistenza. 

UCRAINA, LE FORZE RUSSE COLPISCONO LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA

 

Putin internet

Sottolinea lo scrittore californiano Stewart Brand (a lui si deve l’espressione ‘’personal computer’’): “Puoi provare a cambiare la testa della gente, ma stai solo perdendo tempo. Cambia gli strumenti che hanno in mano e cambierai il mondo”. Non aveva in mente un progetto preciso se non questo, affascinante e molto hippie: niente più confini, niente più élite, niente più caste mediatiche, politiche, intellettuali. Questo è l’unico principio ideologico del Web. Basta un computer su ogni scrivania per avere un “potere personale” per liquidare con un click il ‘900.

Putin internet

 

Ecco: se Internet fosse esistito al tempo del nazismo, probabilmente la Shoah non sarebbe stata possibile perché tutti noi avremmo ricevuto in tempo reale sui display l’atroce testimonianza dell’Olocausto, anziché scoprire i forni crematori di Dachau al termine della guerra, dopo ben cinque anni di eccidi. 

 

Putin internet

L’universo digitale ha dato vita infatti all’accantonamento, nel campo informativo, di ogni mezzo di mediazione: giornali, radio, televisione, etc. La linea, oggi, non la dà più il telegiornale delle 20 o l’editoriale in prima pagina. Oggi gli individui-utenti si trovano a interagire attraverso modalità completamente differenti rispetto al passato. 

 

VLADIMIR PUTIN STACCA INTERNET IN RUSSIA 3

La Rete è il riconoscimento che la cultura è circolare o meglio, labirintica, mischia elementi di epoche diverse, non ha il senso moderno dell’andare avanti su un’unica strada giusta e implacabile, ma gira intorno alle incertezze in un continuo scambio di alto e basso, sopra e sotto. 

 

russia internet 1

Non era solo una questione tecnica, di ordinamento del materiale: era una questione di struttura mentale. E’ un modo di muovere la mente, e sta a te la scelta di come muovere la mente, poiché l’uomo non è schiavo del web ma il suo artefice e controllore. E la cultura non è più solo il bottino dei vincitori di cui parlava Karl Marx, ma anche quella della gente comune che mangia davanti agli schermi goffamente e poi carica i video sui social raggiungendo milioni di visualizzazioni. La differenza è che oggi non siamo protagonisti del ‘’Grande Fratello’’, come avremmo potuto immaginare leggendo Orwell di ‘’1984’’ o de ‘’La fattoria degli animali’’, ma ne siamo registi e autori.

anonymous ucraina russia

 

Il fenomeno della cosiddetta disintermediazione è ovviamente inconcepibile per un tipino svezzato nei servizi segreti dell’ex-Kgb, un mondo di segretezza totale (e totalitaria), che procede secondo il modello verticistico della propaganda di Stato, antitesi completa alla trasparenza del Web. E, dunque, Internet significa che Vladimir Putin non può ingannare il suo popolo per sempre. 

Putin

 

Bloccare Facebook e Twitter e Instagram, disconnettere il Web e sbattere in galera (pena massima di 15 anni) chi osa postare messaggi e immagini di opposizione al regime di Mosca, vuol dire che Putin non ha compreso che è la società che cambia la tecnologia e non viceversa. Oggi immaginiamo che l'essere umano sia fatto come un computer, con hardware e software, che le macchine stiano prendendo il sopravvento sulle nostre vite, che siano loro a dettare nuovi comportamenti, a cambiare il modo in cui comunichiamo. Ma in effetti è il contrario. 

 

Internet shutdown 1

Esattamente il contrario: gli strumenti non ci usano, siamo noi che usiamo loro. Alla radice di tutto c'è la nostra mentalità. Abbiamo sviluppato questa tecnologia digitale della rete, questo codice binario, perché ci permette di interagire con il mondo in maniera conforme a come immaginiamo noi stessi. Ci consente di connetterci e comunicare in modi che riflettono ciò che empiricamente immaginiamo. Ci dà la possibilità di manifestare una realtà che rafforza la nostra attuale, limitata, comprensione dell'universo.

bomba dei russi su Lysycansk ucraina

russia internet 2

 

Questa è una battaglia che Putin non può vincere, una battaglia che alla fine, inevitabilmente, farà a pezzi il suo regime. Ogni russo ha un telefono cellulare e sono più dipendenti dalle app, più dipendenti dagli sms, di quanto lo siamo anche noi in Occidente. Gli ucraini chiamano i loro amici e parenti in Russia. Così anche i russi che vivono in Europa, Nord America e Israele. Significa che Putin non sarà in grado di sopprimere la verità sulla guerra con l'Ucraina, nonostante i suoi tentativi di imporre uno stato totalitario.

 

Navalny 3

Inoltre, e questo potrebbe sorprendere qualcuno in Italia, i russi si sono abituati alla libertà di parola. Più di 100 milioni nel paese non hanno ricordi adulti della vita prima del crollo dell'Unione Sovietica nel 1991. La libertà di espressione è estranea a Putin, che è stato addestrato a opporsi al dissenso ai suoi tempi come agente del KGB. Ma la repressione non ha potuto impedire ai russi di usare i loro telefoni. 

 

MANIFESTAZIONE PER Alexei Navalny

I camionisti hanno utilizzato i cellulari per organizzare un blocco delle città russe. Il leader dell'opposizione Alexei Navalny (che attualmente è in prigione) ha sputtanato pesantemente Putin con un video su YouTube sul suo lussuoso palazzo, che ha attirato più di 100 milioni di visualizzazioni. Più di 1,2 milioni di russi hanno firmato una petizione online contro la guerra. Le proteste di un gran numero di professionisti stanno circolando su Internet. I russi analogici, dai sessant’anni in su, sono ancora prigionieri della propaganda del Cremlino. 

 

kiev

Pensano che il loro esercito sia lì per sradicare i nazisti e gay e combattere l’invasione delle forze della NATO in Ucraina. Ma hanno davanti morti e macerie. Attraverso il Web, i russi vedranno la brutalità di questa guerra. Gli è stato detto di aspettarsi una rapida vittoria. Sapranno che Putin ha mentito. A parte gli oligarchi, il tenore di vita del ceto medio è peggiorato drasticamente a causa della politica corrotta da parte del Cremlino: la loro vita ora sprofonderà a causa delle sanzioni. 

 

A quel punto, Putin potrà anche disconnettere l’energia l’elettrica ma, come osservava Aldous Huxley, ‘’I fatti non smettono di esistere solo perché li nascondiamo’’. Il Web è diventato il nuovo sistema nervoso del mondo poiché esso diventa in qualche modo un ampliamento della nostra intelligenza e della nostra memoria. Non è il mondo che si fa globale ma noi. Perché l’uomo nuovo non è quello che ha prodotto quel computer camuffato da telefono chiamato smartphone: l’uomo nuovo è quello che lo ha inventato. La tecnologia, attraverso delle macchine, scioglierà Putin in un clic.

il palazzo colpito da un missile a kiev

 

POST SCRIPTUM

Riavvolgiamo il nastro della memoria: nelle ultime due decadi quanti insulti e invettive avete letto e sentito sui i rischi e i pericoli delle Rete e delle sue App? Per anni ci hanno martellato i coglioni che Internet era “infernet”, un inferno, come tuonò Umberto Eco, che dà “diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano al bar dopo un bicchiere di vino e ora hanno lo stesso diritto di parola dei Premi Nobel”. 

 

E scattò l’allarme rosso degli “analogici”. Se deleghiamo i pensieri alle app o a Google diventeremo stupidi come criceti sulla ruota? Ciò che la Silicon Valley vuole costruire sarà un paradiso per i robot? Tra fake, haters, troll, saremo destinati ad essere prigionieri di un algoritmo, ostaggi dei “leoni da tastiera”, tutti sempre a caccia di una connessione wi-fi?

volodymyr zelensky

 

Quindi, non perdete tempo a domandarvi che tipo di potere oscuro può generare l’uso di Instagram e di Google, chiedetevi piuttosto che tipo di mente ha generato uno strumento come Instagram e Google.

bambina nata in un rifugio antiaereo di kiev

 

 

missile colpisce un palazzo di kiev

Esplosione a Donetsk Ucraina Russia