UNA TERRA FLORIDA PER TRUMP - IL "SUNSHINE STATE" SARÀ L'EPICENTRO DELLA NUOVA AMMINISTRAZIONE DI "THE DONALD" - IL TYCOON VIVE A MAR-A-LAGO, MA DALLO STESSO STATO VENGONO ANCHE SUSIE WILES, MARCO RUBIO, MATT GAETZ E MIKE WALTZ - LA FLORIDA HA FATTO UNA BRUSCA SVOLTA A DESTRA NEGLI ULTIMI ANNI: È PASSATA DA "BUEN RETIRO" DI INTELLETTUALI, IMMIGRATI E PENSIONATI, A ROCCAFORTE DEI CONSERVATORI E DEGLI SVALVOLATI-COMPLOTTARI, TRA LIBRI CENSURATI E...
-https://www.repubblica.it/esteri/2024/11/15/news/nomine_governo_trump_florida-423628505/
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
Si chiamerà amministrazione Trump, ma più che il governo Usa, sembra quello della Florida. E non è solo un fatto di colore, perché il dominio politico nazionale dello stato campione nel bando dei libri dalle scuole è anche una metafora della metamorfosi culturale americana, che ha riportato il presidente dell’assalto al Congresso del 6 gennaio nello Studio Ovale.
[…] Se guardi la lista della prossima amministrazione della superpotenza, pensi che Tallahassee sia la nuova capitale. Il presidente Trump vive a Mar-a-Lago da quando la sua New York liberal l’ha ripudiato, ma dallo stesso stato vengono anche la capo di gabinetto Susie Wiles, il segretario di Stato Marco Rubio, il contestatissimo ministro della Giustizia Matt Gaetz (se i colleghi senatori non lo silureranno prima, durante l’insidioso procedimento della conferma), e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz. In altre parole, almeno durante i weekend sarebbe più facile riunire il governo a Miami, invece di Washington. È una coincidenza, ma fino ad un certo punto.
Un tempo la Florida era lo stato incerto delle presidenziali per eccellenza. […] Era uno stato di pensionati, esuli e immigrati latini, famiglie in fuga dal freddo, che cambiava spesso demografia e quindi orientamento politico. […]
Poi è cambiato qualcosa. La vittoria dell’italiano Ron DeSantis nella corsa a governatore ha lanciato il segnale che gli equilibri si erano rotti, forse per la prevalenza di un gruppo demografico sull’altro. E lui ha consolidato il potere diventando un crociato della guerra culturale e dell’immigrazione. Ha assunto come consulente Chris Rufo, nemesi della “Critical race theory”, secondo cui il razzismo sistemico condiziona tutto negli Usa. Hanno vietato l’insegnamento dello schiavismo, per non turbare la coscienza degli studenti bianchi, e bandito i libri non appropriati nelle scuole.
In teoria quelli pornografici o strumento di indottrinamento, ma al macero sono finiti pure capolavori come Arancia Meccanica di Anthony Burgess, Mattatoio n. 5 di Kurt Vonnegut e Io so perché canta l’uccello in gabbia di Maya Angelou. Canta meno, adesso, visto che secondo i dati di Pen America rilanciati dal Washington Post , dal luglio 2021 a oggi nelle scuole della Florida sono stati rimossi dagli scaffali almeno 4.561 libri. […]
[…] Ora però la Florida è di Trump, come dimostra anche la bocciatura del referendum per abolire il divieto dell’aborto dopo la sesta settimana di gravidanza. E l’America ha seguito l’indirizzo, rimettendolo nello Studio Ovale.