1. AL TG1 DI MACCARI (A CACCIA DI UN POSTO) VA IN ONDA LA BERSANIZZAZIONE DELLA RAI: SETTE MINUTI SETTE DI INTERVISTA A CULATELLO! E I TELESPETTATORI SI RIBELLANO - 2. ALTRO CHE PANINO! CAUSA IL DAGO-SCOOP, IL TELEGIORNALE DELLA RETE AMMIRAGLIA SCODELLA UNA SALSICCIA LUNGA E INDIGESTA DI BEN 15 MINUTI AI “FANTASTICI 5” DELLE PRIMARIE DEL PD CHE REGALA AL TG5 IL SORPASSO: 21,5% CONTRO 21 DI SHARE! - 3. DOMANDE INESISTENTI, ATMOSFERA LUGUBRE, SERVIZI PALUDATI, UN CONFRONTO FINTO SENZA POSSIBILITÀ DI BATTI&RIBATTI: E IL TG1, BALBETTATO DA GIORGINO, VA SOTTO - 4. LA “FILOSOFIA” RAI: “NON ESISTE LA PAR CONDICIO PER UNA COMPETIZIONE DI PARTITO” - 5. LA GAFFE DEI BERSANIANI SCATENA “BALLARÒ”: “RENZI TRE VOLTE DA NOI? AVEVAMO INVITATO ANCHE BERSANI MA HA MANDATO ALESSANDRA MORETTI E PIERO FASSINO…”. OHIBO’, IL SEGRETARIO DEI DEMOCRATS DECIDE ANCHE GLI OSPITI DELLE TRASMISSIONI? -


CASINI BERSANI ALFANO

. DAGOREPORT
La toppa alla fine è arrivata, ma come scrive Aldo Grasso sul "Corriere" è stata peggiore del buco: "una lunga e indigesta salsiccia". La mega ospitata a Culatello Bersani, un endorsement neanche troppo mascherato del Tg1 per il segretario Pd dato in testa dai sondaggi, si è trasformata in "una lunga e indigesta salsiccia" (ancora Grasso dixit). Il conteggio certosino dei tempi lo fa Elisa Calessi su "Libero": "Il primo servizio è dedicato al flop del vertice europeo: un minuto e 52 secondi. Segue servizio su Mario Draghi e la Bce: un minuto e 40 secondi. Quattro minuti e nove secondi a Renzi. Tre minuti scarsi a Vendola, Tabacci, e Puppato. Sette minuti abbondanti a Bersani, inframmezzati dai servizi su Alfano e Casini".

renzi, vendola, bersani
BERSANI ALLA POMPA DI BENZINA DI BETTOLA

Insomma, a Bersani ben sette minuti di monopolio tv nell'edizione principe delle 20 del principale tg Rai. E che l'intenzione del direttore Maccari fosse quella di regalare una porzione faraonica di tg al segretario Pd lo spiega senza troppi problemi il conduttore delle 13.30 Marco Frittella, in un messaggio su twitter (@mfrittella): "Infondata la pretesa di par condicio tra candidati ad una competizione interna di partito. Ridicola critica alla ripresa di Bersani al Tg1".

ALBERTO MACCARI

Insomma: per le primarie del centrosinistra non esiste nessuna par condicio. Canone applicato nel corso di tutta la competizione: basta andare a vedere i tempi parola dei vari candidati al Tg1 nelle ultime quattro settimane, con Bersani che surclassa senza storia tutti gli altri, a partire dallo stesso Renzi. E sempre la Cesaretti riporta l'affondo di Paolo Gentiloni, su twitter: "Bene le primarie al Tg1. E se le facessimo anche per il prossimo direttore?".

Alessandra Moretti

Ma la vera gaffe i bersaniani la confezionano nella replica all'assalto renziano condotto ieri dalla portavoce Simona Bonafé. "Non mi pare che qualcuno si sia scandalizzato per la partecipazione di Renzi a Ballarò per tre volte nell'ultimo mese", hanno detto i fedelissimi del segretario, mentre lo stesso Bersani dichiarava alle agenzie di non sapere nulla della querelle: ("Non so niente di queste cose. Francamente sono paritario al massimo. Non so come sia spuntata questa cosa").

Laura Cesaretti sul "Giornale" svela gli altarini di Culatello, con la replica "irritata" della redazione di "Ballarò": "Abbiamo invitato Renzi tre volte nell'intera stagione, e non in un mese. E anche Bersani è stato invitato tre volte, solo che una volta è venuto lui e le altre due ci ha chiesto di ospitare al suo posto la Moretti e Fassino". Insomma, il segretario Pd decide gli ospiti delle trasmissioni Rai. Aridatece Bonaiuti...

MATTEO RENZI A PORTA A PORTA - SULLO SFONDO BERSANI
Ezio Mauro

PS - Tutti i quotidiani oggi hanno registrato il nostro scoop, che ieri ha mandato in bambola il servizetto pubblico. L'unico che proprio non ce la fa a scrivere Dagospia è "La Repubblica"...

2. TWEET DI PAOLO CALVANI (@paolocalvani1)
Segnali televisivi/1 Ieri sera TG1 con lunga pagina su primarie csx 21,0%, TG5 21,5%.

3. UNA LUNGA E INDIGESTA SALSICCIA
Aldo Grasso per "Il Corriere della Sera"


Peggio il taccone del buco. Nel pomeriggio di ieri, era uscita la notizia che il Tg1 avrebbe intervistato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, a conclusione della campagna elettorale per le primarie. Apriti cielo! I renziani sono partiti all'attacco, accusando il Tg1 di favorire smaccatamente un candidato, «in barba a tutte le regole di par condicio».

SOMIGLIANZE - LA FOTO DI UN GIOVANE PIERLUIGI BERSANI ACCANTO A QUELLA DI CARY GRANT

Così il Tg1, in stile Tg1, è corso subito ai ripari, dando spazio ai cinque pretendenti, ma soprattutto dedicando una parte cospicua del tg al Pd. In Rai, si sa, hanno le antenne lunghe, capiscono al volo quando il vento fa il suo giro; per di più, il direttore Alberto Maccari sta per lasciare la poltrona.

FRANCESCO GIORGINO E FIDANZATA

Meglio mettersi subito a favore di vento. In realtà, sarebbe stata auspicabile un po' più di professionalità perché lo spettacolino che abbiamo visto ieri sera è stato veramente imbarazzante. Il conduttore, Francesco Giorgino, già addetto stampa del ministro Giuliano Urbani durante il governo Berlusconi, ha confezionato il solito panino: ha intervistato prima Matteo Renzi, poi, con l'aiuto di Natalia Augias (la giornalista che si occupa da vicino delle vicende della sinistra) ha messo in mezzo, a mo' di companatico, tre servizietti su Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato, per poi chiudere il tutto con un'intervista sacramentale con il segretario Bersani.

GIORGINO
PIERLUIGI BERSANI E CHIARA GELONI

Che bello se Renzi e Bersani (per citare i due che erano in diretta) avessero inserito nelle loro dichiarazioni un discorsetto sulla lottizzazione, del tipo: «Ci piacerebbe una Rai non governata dai partiti, un Tg1 capace di riconquistare prestigio e autorevolezza». Invece niente, ognuno a tirare acqua al suo mulino. I giornalisti devono stare attenti a non prendere buchi, ma se il taccone è peggiore del buco, tanto valeva intervistare il solo Bersani, avendo il coraggio di schierarsi apertamente.