TORNA A CASA, RENZI! - IL PIANO B DEI DALEMIANI IN CASO DI VITTORIA DI MATTEO IL ROTTAMATORE MATTO: CONVOCARE UN CONGRESSO STRAORDINARIO PER ESPELLERLO DAL PARTITO IN DUE MESI LA RIVINCITA DEGLI APPARATI È SOLO UNA MINACCIA ELETTORALE PER IL SINDACO ERETICO? MARCATURA A UOMO SU RENZI DELLA BERSANIANA MORETTI, BECCATA A IMPALLINARLO DAL SALOTTO ROMANO DEGLI APERITIVI…


1- IL PIANO DEI DALEMIANI: SE RENZI VINCE, LO BUTTIAMO FUORI DAL PD
Fabrizio Rondolino per "Il Giornale"


Non la scissione, ma il congresso straordinario: con l'obiettivo di buttare Renzi fuori dal Pd. Se il sindaco di Firenze dovesse vincere le primarie, lo «scontro politico» preannunciato da Massimo D'Alema a Otto e mezzo si tradurrebbe nella richiesta di un congresso immediato, prima delle elezioni, per decidere chi comanda davvero.

IL CAMPER DI RENZI INVESTE UN PUPAZZO CON LA MASCHERA DI MASSIMO DALEMA jpeg

E per «espellere» il Rottamatore. A rivelare il «piano B» del fronte anti-renziano è un intellettuale di lungo corso, Beppe Vacca, per molti anni deputato del Pci e oggi direttore dell'Istituto Gramsci, politicamente vicino a Bersani e soprattutto, per sua stessa ammissione, a D'Alema. In una sorprendente intervista al Fatto, Vacca espone il piano di battaglia: «Se le primarie le vince Renzi si farà una lotta politica.

Con un regolamento di conti in un congresso. È chiaro che un segretario della statura di Renzi il Pd lo espelle rapidamente», perché «lui non ha il controllo dei delegati». Renzi - Vacca ne è convinto - «in un partito grande e complesso come il Pd non regge due mesi». E il congresso va convocato subito perché «è necessario per la salute dell'Italia».

MATTEO RENZI A PORTA A PORTA - SULLO SFONDO BERSANI

Se Vacca non ha parlato a caso, lo scenario che si profila è drammatico: per impedire la vittoria di Renzi alle elezioni politiche - questo significa «per la salute dell'Italia» - il Pd è pronto a rovesciare il responso delle primarie con un congresso, cioè con l'adunata generale dell'apparato, dei funzionari e dell'intero ceto politico periferico, chiamato in pompa magna a «espellere» il giovane eretico e a riprendersi il potere.

Che davvero il gruppo dirigente del Pd voglia usare la bomba atomica contro il sindaco di Firenze, sembra confermarlo anche una risposta sibillina consegnata venerdì da D'Alema ai giornalisti che gli chiedevano se, in caso di vittoria di Renzi alle primarie, lo avrebbe appoggiato alle elezioni. «Questo è un altro discorso - ha detto D'Alema - Renzi del resto non chiede di essere appoggiato: vuole mandarci in pensione, anzi, come ha detto, ai giardinetti». In realtà il Rottamatore ha sempre promesso lealtà a Bersani, in caso di sconfitta, e ha chiesto ripetutamente a Bersani di fare altrettanto.

Ma né lui né D'Alema hanno voluto accontentarlo. Tanto nervosismo nel fortino bersaniano si spiega con l'affluire dei sondaggi. Se l'Swg è convinta del netto vantaggio del segretario (38% contro il 23% di Renzi), altre ricerche più riservate documentano una crescita continua del consenso per il sindaco di Firenze, anche dopo la decisione di Veltroni e D'Alema di non ricandidarsi, e prevedono un pareggio fra i due entro i prossimi dieci giorni.

Renzi Finanziatori

La stessa ricerca sottolinea come molto dipenda dalla partecipazione: sopra i 3 milioni di votanti al secondo turno, Renzi può farcela. La corsa di Bersani, insomma, si sta facendo davvero difficile, anche perché il «piano A» - limitare per quanto possibile l'affluenza dei votanti ai gazebo - mostra qualche falla. Il doppio turno, infatti, sarà di fatto «aperto», grazie anche alle pressioni di Vendola e nonostante la tenace resistenza di Rosy Bindi: potrà insomma votare chiunque, anche chi non ha votato al primo turno. Per arginare la partecipazione - che è l'unico, vero spauracchio del Botteghino - Bersani sta lavorando a un nuovo ostacolo.

MASSIMO DALEMA CON LE MANI ALZATE jpeg

Fallito il tentativo di blindare il secondo turno, gli uomini del segretario sono ora concentrati sull'Albo degli elettori. L'idea è di obbligare i cittadini non soltanto a sottoscrivere un elenco pubblico di «elettori democratici e progressisti», ma di farlo in un luogo fisicamente distinto e separato dal gazebo dove poi si potrà votare. «Le regole - s'è lasciato sfuggire lo stesso Bersani al Cern di Ginevra, venerdì scorso - possono anche mettere in difficoltà qualcuno, viene qualcuno in meno ma si crea così una comunità di democratici e progressisti».

dalema MAGO

Se però anche questa parte del «piano A» dovesse fallire, e ai gazebo si presentasse qualche milione di italiani, le chances di vittoria di Renzi diventerebbero molto alte. Per questo è stato approntato, come documenta Vacca, un «piano B»: il congresso straordinario. Cioè la rivincita degli apparati contro gli elettori.


2- PRIMARIE CS: RENZI, ATTACCO ASTIOSO MA NON CREDO A SCISSIONI
(AGI) - "C'e una parte del gruppo dirigente che non ci sopporta, non capisco un attacco cosi astioso e personale". Lo ha detto Matteo Renzi al forum de Lastampa.it "Noi diciamo che se vinciamo cambiamo il Paese e l'idea di sinistra, se perdiamo siamo leali. Prima della campagna per le primarie ho fatto trenta feste dell'Unita e non ho incontrato lo stesso risentimento del gruppo dirigente che rischia di perdere la sedia".

DALEMA massimo
ALESSANDRA MORETTI

Scissione nel Pd in caso di vittoria di Renzi? Il sindaco di Firenze ribadisce di non crederci: "c'e qualcuno che lo minaccia perche cerca consenso, ma il Pd dopo le primarie e piu forte. Il 90% del gruppo dirigente sa che e solo una minaccia. Io se vince Bersani non penso di potergli imporre le mie regole".

3- LA BERSANIANA MORETTI MARCA A UOMO RENZI DAL SALOTTO ROMANO DEGLI APERITIVI...
Nella marcatura a uomo su Matteo Renzi i bersaniani schierano quotidianamente l'amazzone vicentina Alessandra Moretti, che si distingue per le dichiarazioni più dure nei confronti della campagna del rottamatore. Ad esempio: "Renzi è una primadonna come Berlusconi", "Reggi è il Casaleggio di Renzi", "Da Renzi luoghi comuni contro la sinistra", "Renzi non è abituato a discutere e confrontarsi negli organi collegiali ma nei teatri tra i fan", e via menando. L'ultima replica in video al sindaco di Firenze è arrivata nei telegiornali di ieri, domenica: la Moretti rispondeva al comizio torinese di Renzi direttamente da piazza di Pietra a Roma, il salotto chic per gli aperitivi della mejo gioventù romana...

ALESSANDRA Moretti