TRUMP È ACCERCHIATO DAI GIUDICI – LA PROCURATRICE DELLA GEORGIA, FANNY WILLIS, HA ANNUNCIATO CHE LA DECISIONE SUL RINVIO A GIUDIZIO DELL’EX PRESIDENTE SARÀ PRESA “ENTRO L’ESTATE”. L’INCHIESTA RIGUARDA I TENTATIVI DI SOVVERTIRE I RISULTATI DELLE ELEZIONI 2020 NELLO STATO, ED È PERICOLOSO PER IL TYCOON. E INTANTO, A NEW YORK SI APRE UN ALTRO PROCESSO A SUO CARICO, QUESTA VOLTA PER STUPRO: AD ACCUSARLO È L’ES GIORNALISTA E. JEAN CARROLL, OGGI 79ENNE…
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1. PROCURATRICE GEORGIA, LA DECISIONE SU TRUMP ENTRO L'ESTATE ++
(ANSA) - La procuratrice della Georgia Fanny Willis, che sta indagando sui tentativi di Donald Trump e dei suoi alleati di sovvertire nello Stato i risultati delle elezioni 2020, ha annunciato che la decisione sul rinvio a giudizio dell'ex presidente sarà presa tra l'11 luglio e il 1 settembre. Lo riporta l'Associated Press.
2. ADESSO DONALD VA A PROCESSO PER STUPRO
Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”
Nel giorno in cui è attesa la ricandidatura di Joe Biden per il secondo mandato alla Casa Bianca, inizia a Manhattan un altro processo contro Donald Trump — che se vincerà la nomination repubblicana sarà il suo rivale nel 2024. Si tratta della causa intentata da E. Jean Carroll, oggi 79enne, che lo accusa di averla stuprata negli anni Novanta. Il fronte anti-Trump spera che il caso riporti l’attenzione sulle presunte molestie e aggressioni sessuali del tycoon emerse nel 2016 (benché allora non abbiano impedito la sua vittoria).
Il fronte pro-Trump lo userà per tornare a denunciare l’uso politico del sistema giudiziario contro di lui. Nel mese di aprile Trump è già volato due volte a Manhattan dalla Florida: per l’incriminazione legata ai pagamenti alla pornostar Stormy Daniels e per testimoniare nel procedimento della procura generale per frode fiscale. Ma mentre questi due casi riguardano la presunta falsificazione di documenti e tasse, le accuse di Carroll implicano uno stupro.
L’ex giornalista di «Elle», allora presentatrice anche del programma tv «Ask E. Jean», dice che incontrò casualmente il tycoon ai grandi magazzini di lusso Bergdorf Goodman di Manhattan, lui le chiese di aiutarlo a scegliere un regalo «per una ragazza» e lei accettò pensando di scrivere una storia divertente, ma Trump l’avrebbe trascinata in un camerino e violentata. Non ci sono testimoni: lei dice che non c’erano né staff né clienti. C’è un vestito, che secondo Carroll recherebbe tracce del Dna di Trump, ma per mancanza di accordo tra le parti non è stato analizzato. […]