TRUMPONE QUESTA VOLTA RIVOLTERÀ L’ORDINE GLOBALE? – PER L’UCRAINA E PER L’EUROPA LA VITTORIA DI TRUMP È LO SCENARIO PEGGIORE: IL TYCOON HA PROMESSO ISOLAZIONISMO E DISIMPEGNO, AL GRIDO DI “AMERICA FIRST” – GLI STATI UE DOVRANNO INIZIARE A PAGARE PER LA PROPRIA DIFESA, E IL POVERO ZELENSKY POTREBBE ESSERE COSTRETTO ALLA RESA – I DAZI, LA CINA E LA TRANSIZIONE: FINO AL 20 GENNAIO 2025 ALLA CASA BIANCA C’È ANCORA BIDEN…
-Estratto dell’articolo di Stefano Stefanini per www.lastampa.it
Gli americani hanno scelto Donald Trump. […] La notte elettorale ha spazzato l’incertezza che, da mesi, gravava sull’America e teneva in attesa il resto del mondo. Aspettiamoci, abbastanza presto, la tradizionale “concessione” della sconfitta Kamala Harris - quella che, nel 2020, lo sconfitto Donald Trump non ebbe mai l’onestà di fare. Harris […] lo farà.
[…] La geopolitica internazionale non cambia ma uno degli attori, il principale in termini di grande potenza, cambia radicalmente guida, tattica e strategia. Gli effetti saranno avvertiti da tutti: Cina, Russia, Ucraina, Iran; amici e nemici.
L’Italia e l’Europa si devono preparare rapidamente alla seconda presidenza Trump. Le relazioni transatlantiche restano fondamentali ma […] con Trump non saranno le stesse che con Joe Biden. Possiamo contare ancora sugli Usa per la difesa dell’Europa? Sull’ombrello nucleare americano? Dobbiamo aspettarci dazi Usa a 360 gradi che manderebbero a soqquadro il commercio internazionale? Sono domande che noi europei abbiamo a lungo evaso. Adesso dobbiamo […] darvi risposte - e rapidamente. Le vacanze americane sono finite…
Donald Trump non entrerà alla Casa Bianca fino al 20 gennaio del 2025. Questo dà un paio di mesi per prepararsi - fino a un certo punto. A differenza di tutti i Presidenti “eletti” Trump comincerà a comportarsi come “Comandante in Capo” a partire da oggi. Il che creerà un periodo caotico.
A chi dare retta? Come gestire due amministrazioni americane, l’una uscente, l’altra entrante, che si parleranno molto poco e, probabilmente, si contraddiranno? Trump ha già detto che non vuole fare “transizione” – a meno che non cambi idea, ogni tanto lo fa.
In ogni caso non c’è tempo a perdere. Il “cosa fare” con Trump 2.0 diventa il centro dell’agenda dei leader che si ritroveranno domani e dopodomani a Budapest per la riunione della Comunità Politica Europea e il Consiglio europeo informale. Cerchiamo di non dividerci. Con un prossimo Presidente americano che rispetta solo la forza sarebbe un hara-kiri geopolitico.