TU MI OSTACOLI? E IO TI DI DISTRUGGO – LA “SVOLTA TRUMPIANA” DI ELON MUSK È TUTTA MERITO DEL PARTITO DEMOCRATICO – PRIMA DEL SUO ENDORSEMENT A DONALD TRUMP, “MR. TESLA” SI DICHIARAVA UN DEMOCRATICO CENTRISTA, SOSTENITORE DI OBAMA E NEL 2020 AVEVA VOTATO PER BIDEN – TUTTO È CAMBIATO DURANTE L’AMMINISTRAZIONE DI “SLEEPY JOE”: PRIMA SONO ARRIVATE LE “PRESSIONI NORMATIVE” SULLE SUE AZIENDE, POI LE PROPOSTE DI TASSARE I MILIARDARI E L’ESCLUSIONE DI TESLA DA UN SUMMIT SUI VEICOLI ELETTRICI ALLA CASA BIANCA, MA LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA…
-Estratto dell’articolo di Virginia Della Sala per il "Fatto Quotidiano"
C’è un articolo di Newsweek di ottobre il cui titolo riassume perfettamente cosa sia successo nella testa e nelle intenzioni del miliardario vertice di Tesla e SpaceX negli ultimi anni: “Come Joe Biden ha spinto Elon Musk tra le braccia di Donald Trump”, recita.
Già, perché è possibile identificare diversi momenti che hanno spostato la traiettoria di Elon Musk dall’essere sostenitore di Obama nel 2007 al fare il cristallino endorsement di luglio che lo ha reso, dopo l’attentato, a Donald Trump, il suo principale consigliere. Il patron di Tesla, […] era noto per apparire in pubblico come un democratico centrista. In particolare, si è molto speso per Obama e anche per la Clinton.
Nel 2017 disse alla Cnbc che Trump non era “il tipo di carattere che si addice agli Stati Uniti”. […] Nel 2020, vota per Biden. Poi, qualcosa si rompe. Le critiche all’amministrazione Biden iniziano subito: si trasferisce in Texas dalla California in piena pandemia, definendo “fasciste” le restrizioni imposte dal governo per il Covid-19, poi vi trasferisce la sede centrale di Tesla. […]
Parallelamente, iniziano quelle che molti definiscono “pressioni normative” sulle sue aziende e le sue iniziative, con indagini da almeno sette agenzie federali negli ultimi quattro anni che spaziano dalle accuse di discriminazione alle preoccupazioni sulla conformità ambientale. Già nel 2022, Musk fa sapere che se in passato aveva votato per i Democratici, da quel momento avrebbe votato per i Repubblicani.
“Erano (per lo più) il partito della gentilezza – twittò – ma sono diventati il partito della divisione e dell’odio, quindi non posso più sostenerli”. Sullo sfondo, le proposte dem di tassare i miliardari e il contentino ai sindacati (da cui Musk si tiene alla larga) sugli incentivi fiscali alle auto elettriche, la difesa della libertà di espressione.
Storia vuole, però, che nel 2021 Tesla sia stata pure esclusa da un summit sui veicoli elettrici alla Casa Bianca. […] Tra i possibili motivi, ancora una volta, la presenza del sindacato United Auto Workers alla cerimonia. L’accelerazione dell’endorsement estivo verso Trump, però, è stata anche conseguenza della nuova norma firmata dal governatore della California che vieta ai distretti scolastici di richiedere agli insegnanti di informare i genitori sui cambiamenti nell’orientamento sessuale e nell’identità di genere di uno studente.
In quel caso, Musk, che ha una figlia transgender ed è sensibile alla tematica, ha deciso di spostare in Texas anche la sede di X e Space X. “Questa è la goccia che fa traboccare il vaso – aveva commentato – Ho detto chiaramente al governatore che leggi di questo tipo avrebbero costretto le famiglie e le aziende a lasciare la California per proteggere i loro figli”. […]