LA TUNISIA E’ IL NOSTRO VICINO DI CASA MA PER SALVARLA DAL CRAC SERVE L’OK DEL FONDO MONETARIO, CIOE’ DEGLI STATI UNITI – GIORGIA MELONI, URSULA VON DER LEYEN E IL PREMIER OLANDESE RUTTE VOLANO A TUNISI PER FIRMARE UNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA CON IL PRESIDENTE TUNISINO SAIED CHE PERO’ E’ ARIA FRITTA SENZA L’ACCORDO CON IL FMI - DA BRUXELLES ARRIVERANNO 150 MILIONI PER LE CASSE DI TUNISI E ALTRI 100 PER IL CONTROLLO DELL’IMMIGRAZIONE MA E’ POCA ROBA – SAIED RINTUZZA: “NON SAREMO LA GUARDIA DI FRONTIERA DI ALTRI STATI”

-


Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per www.lastampa.it

 

MARK RUTTE - URSULA VON DER LEYEN - GIORGIA MELONI IN TUNISIA

Una dichiarazione congiunta, per poi arrivare a un memorandum. L'Unione europea si presenta al palazzo presidenziale di Cartagine con un po' di soldi, 150 milioni di euro per le disastrate casse tunisine, altri 100 milioni per il controllo dell'immigrazione e la promessa di un sostegno nel negoziato più complesso: quello tra la Tunisia e il Fondo monetario. Solo in caso di un accordo con Washington l'Ue è pronta ad intervenire pesantemente per evitare il fallimento dei conti pubblici nel Paesi mediterraneo.

 

MELONI VON DER LEYEN E RUTTE IN TUNISIA CON KAIS SAIED

Dietro al linguaggio diplomatico, c'è un fatto e alcune incognite. Giorgia Meloni è tornata a Tunisi cinque giorni dopo l'incontro con il presidente Kais Saied, stavolta accompagnata […] dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il capo del governo dei Paesi Bassi. Il presidente tunisino, poche ore prima dell'arrivo dei tre, aveva già messo le mani avanti: «Non saremo la guardia di frontiera di altri Stati».

 

Al termine dell'incontro è stata firmata una dichiarazione congiunta: «[…] vogliamo arrivare al Consiglio europeo di fine giugno con un memorandum d'intesa già firmato. È un passo molto importante verso la creazione di un vero e proprio partenariato con l'Unione europea che possa affrontare in maniera integrata tanto la crisi migratoria quanto il tema dello sviluppo per entrambe le sponde del Mediterraneo». […]

MELONI VON DER LEYEN E RUTTE IN TUNISIA CON KAIS SAIED

 

Secondo la premier, l'immagine dei tre leader europei nel palazzo presidenziale di Cartagine, «rende l'idea di quanto siamo impegnati a dare una risposta ai nostri vicini tunisini». […] Von der Leyen dà qualche dettaglio in più sul negoziato in corso: «La Commissione europea valuterà l'assistenza macrofinanziaria non appena sarà trovato l'accordo (con il Fmi ndr.) necessario. E siamo pronti a mobilitare fino a 900 milioni di euro per questo scopo di assistenza macrofinanziaria. Come passo immediato, potremmo fornire subito un ulteriore sostegno al bilancio fino a 150 milioni di euro».

 

MELONI VON DER LEYEN E RUTTE IN TUNISIA CON KAIS SAIED

L'Ue resta alla ricerca di un punto d'equilibrio apparentemente impossibile: da una parte il Fondo monetario che, per concedere il finanziamento, pretende riforme, dall'altra Saied che per orgoglio nazionalista non ammette, almeno a parole, ingerenze sulle scelte di politica interna. In particolare il presidente tunisino crede di non poter assecondare il Fmi sul tema dei sussidi a larghe fasce della popolazione.