LA TURBOATLANTISTA GIORGIA HA LE ARMI SPUNTATE – AL TERMINE DEL SUMMIT DELLA NATO, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE L’ITALIA FATICHERA’ AD AUMENTARE LA SPESA MILITARE OLTRE IL 2% DEL PIL, PERCHÉ LE CASSE DELLO STATO SONO VUOTE: “MANTENIAMO L'IMPEGNO PRESO, COMPATIBILMENTE CON LE NOSTRE POSSIBILITÀ” – IL MESSAGGIO AI LEADER EUROPEI: “BISOGNA IMMAGINARE SOLUZIONI INNOVATIVE SUL PIANO FINANZIARIO”. TRODOTTO: LA DUCETTA PRETENDE DI SCORPORARE LE SPESE PER LA DIFESA DAL NUOVO PATTO DI STABILITÀ…

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(ANSA) - "Chiaramente noi continuiamo a mantenere l'impegno preso dieci anni fa, mantenuto da tutti i governi, di arrivare al 2% (del Pil per le spese della difesa, ndr). Incrementiamo compatibilmente con le nostre possibilità. Però è importante anche ricordare l'impegno italiano in termini di uomini ed è importante ricordarlo anche perché mentre noi contribuiamo alla sicurezza dei nostri alleati sul fianco est non possiamo essere lasciati da soli sul fianco sud": Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del summit Nato.

 

GIORGIA MELONI - VERTICE NATO A WASHINGTON

"E qui chiamo in causa soprattutto i miei colleghi dell'Unione europea perché bisogna immaginare soluzioni innovative per dare risposte a queste sfide, soprattutto sul piano finanziario", ha aggiunto. Un'allusione all'intenzione italiana di chiedere di scorporare le spese per la difesa dal nuovo patto di stabilità licenziato dall'Europa. 

GIORGIA MELONI - VERTICE NATO A WASHINGTON
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