TUTTI PARLANO, GIORGIA NO – AL PRIMO CONSIGLIO EUROPEO, “IO SONO GIORGIA” ERA MOLTO ATTESA E I GIORNALISTI SPERAVANO DI POTERLA “INTERROGARE” IN CONFERENZA STAMPA E INVECE NISBA – MACRON, SCHOLZ E SANCHEZ SI SONO OFFERTI AI CRONISTI, LEI NO – “LA STAMPA”: “NESSUNA CONFERENZA STAMPA, NESSUNA DOMANDA, NESSUNA RISPOSTA. SUONA COME UNA BARZELLETTA, MA NON FA RIDERE PER NIENTE…”

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Federico Capurso per “la Stampa”

 

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Primo Consiglio europeo di Giorgia Meloni. C'è grande attesa per il suo debutto al tavolo dei leader dell'Unione. Al suo arrivo, la presidente del Consiglio concede un rapido passaggio ai giornalisti, giusto di qualche minuto, senza che venga però comunicato a tutti l'appuntamento. Un errore, certo, ma si può sempre recuperare con la conferenza stampa al termine del vertice europeo. In fondo, è quello il momento più importante di confronto con la stampa.

 

Ed è lei, Meloni, la star di questo Consiglio, che suscita curiosità nei media stranieri, persino più del premier francese o del cancelliere tedesco. Tutti pronti a chiederle conto dell'approccio avuto durante il Consiglio, del suo rapporto con Parigi, di energia, immigrazione, Qatargate: i taccuini sono pieni.

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Così, con la sete che aumenta, i cronisti attendono di conoscere la sala dedicata alla conferenza stampa italiana. Il francese Emmanuel Macron, il tedesco Olaf Scholz e lo spagnolo Pedro Sanchez, così come gli altri leader, si presentano pian piano ai giornalisti e rispondono alle domande. L'italiana Meloni no: nessuna conferenza stampa, nessuna domanda, nessuna risposta. Suona come una barzelletta, ma non fa ridere per niente.

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