UCCIDERESTE HITLER DA PICCOLO? IL SONDAGGIO CHOC AI LETTORI DEL “NEW YORK TIMES MAGAZINE” ALZA UN POLVERONE MEDIATICO, TRA CHI AVREBBE UCCISO “IL MALE” PER SALVARE MILIONI DI VITE E CHI CREDE CHE OLOCAUSTO E SECONDA GUERRA MONDIALE NON SI SAREBBERO COMUNQUE EVITATI
Matt Ford per “The Atlantic”
Il “New York Times Magazine” ha condotto un sondaggio sui lettori, chiedendo loro se, potendo tornare indietro nel tempo, ucciderebbero Adolf Hitler da piccolo. La reazione è stata una valanga di tweet. La questione morale posta è la seguente: potresti uccidere un neonato per salvare milioni di vite? La mia risposta personale è no, anche perché si potrebbero vagliare alternative per evitare che Hitler salga al potere. Rapirlo e portarlo in Australia, non farlo crescere in Germania, oppure non fare incontrare mai i suoi genitori, ma poi, cambiare la storia per evitare la nascita di qualcuno, non è ugualmente omicidio?
La mia vera motivazione è soprattutto storica. L’assenza di Hitler, sono convinto, non avrebbe evitato la Seconda Guerra Mondiale né l’olocausto. Non ha inventato lui il fascismo, il militarismo, l’anti-semitismo. I meccanismi dell’Olocausto, dagli squadroni della morte alle camere a gas, sono indubbiamente prodotti di Hitler e dei suoi discepoli, e probabilmente non sarebbero esistiti senza di lui, ma focalizzarsi sulla sua diretta responsabilità per l’Olocausto ci distoglie da verità più inquietanti del ventesimo secolo.
La sua assenza dalla storia non cancellerebbe le ideologie politiche e i movimenti sociali che alimentarono la sua ascesa. Le teorie eugenetiche esistevano prima che lui salisse al potere, così come l’antisemitismo, la supremazia razziale e le gerarchie etniche. Hitler ebbe un ruolo centrale ma non si possono ignorare i migliaia che lo hanno aiutato, in Germania e nei territori occupati d’Europa. Non è assurdo pensare che in un clima di razzismo scientifico e depressione economica, un altro leader potesse optare per un genocidio, anche con metodi diversi.
Rimuovendo Hitler dalla storia, Francia e Gran Bretagna avrebbero resistito con la forza ai movimenti nazionalisti in Africa e in Asia? Il Giappone imperiale avrebbe vinto con la Cina? La guerra iniziò prima di Hitler, l’Unione Sovietica era già una superpotenza con 27 milioni di morti e città distrutte. Senza la Seconda Guerra Mondiale, gli Stat Uniti sarebbero stati più deboli nel 1945, e l’America non sarebbe quella che conosciamo oggi.
Senza Hitler scienziati e chimici non avrebbero trovato rifugio in America, inclusi quelli che hanno fondato la scienza moderna, Albert Einstein, Niels Bohr, Enrico Fermi, Leo Szilard. Che sarebbe successo se il potere intellettuale fosse rimasto in Europa? Se Fermi avesse creato il primo reattore nucleare nell’Italia di Mussolini invece che all’università di Chicago? Se le bombe atomiche fossero state usate non per finire la guerra ma per iniziarla?
Bisogna essere umili e ammettere che non sappiamo come sarebbe stato un mondo senza Hitler. La sua assenza, non è escluso, avrebbe potuto portarci anche a qualcosa di peggiore. Le recenti esperienze dovrebbero farci capire che gli eventi umani vanno contro la nostra volontà. Bush pensava di portare la democrazia in Medio Oriente e ora abbiamo guerre civili, Isis, pulizia etnica, instabilità. Viviamo in tempi cinici, ma anche straordinari.
Le atrocità esistono ancora ma oggi i diritti umani sono la norma da applicare. Esistono conflitti ma non siamo finiti in un’altra guerra mondiale. Non è questo il futuro per cui la Germania nazista ha lottato. Rimuovere Hitler dalla storia significherebbe anche rimuovere una verità inconfutabile: lui ha perso.